Recensione Nothing Ear (stick): cresce il prezzo, ma non solo

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master

È passato circa un anno e mezzo dal lancio dei Nothing Ear (1), i primi auricolari true wireless di Nothing. La nuova azienda di Carl Pei (già co-fondatore di OnePlus) aveva deciso di debuttare con un prodotto audio e la scelta ha pagato: i Nothing Ear (1) sono piaciuti molto e ad oggi ne sono state vendute più di 560.000 unità. Dopo il Phone (1), la società torna alla carica con un nuovo paio di cuffiette senza fili, che non sono un'evoluzione diretta degli Ear (1) ma un'alternativa per chi non ama gli in-ear. C'è sempre lo stelo trasparente che non passa inosservato e c'è una nuova custodia iconica che si farà notare, ma soprattutto c'è la forma half in-ear che potrebbe piacere molto a chi non va d'accordo coi gommini. E poi tante novità interessanti qui e lì, che ci fanno capire che Nothing ha ancora molto da dire sul fronte audio.

PRO

  • Design iconico
  • Comode e leggere
  • Buona qualità sonora
  • Microfoni sopra la media
  • Certificazione IP52
  • Ottimi controlli a pressione (personalizzabili)

CONTRO

  • La custodia non convince
  • Niente ricarica wireless
  • Prezzo più alto che in passato
  • Per controllare il volume lo swipe è più comodo

Confezione

Per Nothing le confezioni di vendita sono un marchio di fabbrica, caratterizzate da un packaging ricercato e da linguette da tirare, per tagliare la confezione e accedere al prodotto.

La confezione di Nothing Ear (Stick) è cilindrica e le linguette sono due, una in alto per sfilare il case con le cuffie, una in basso per sfilare una piccola scatola circolare che contiene la manualistica e un cavetto USB/USB-C dalle dimensioni striminzite. Divertente l'esperienza di unboxing, ma nessun contenuto di rilievo.

Costruzione e comodità

Come i prececenti Ear (1), anche i nuovi Ear (stick) sono auricolari che non passano inosservati, questo è sicuro. L'astina delle cuffiette è trasparente e praticamente identica a quella del primo modello di Nothing, ormai iconico. Chapeau come sempre per il lavoro di ingegnerizzazione per realizzare una cosa simile.

Ma quel che stupisce di più in questo caso è forse la custodia: un cilindro (ovviamente trasparente) con una sezione ruotante all'interno che contiene gli auricolari.

Nothing è sempre attentissima al design e il case è veramente ricercato e pieno di dettagli: il materiale poroso della sezione bianca che spicca al tatto rispetto al cilindro esterno lucido, la placca rossa che indica a colpo d'occhio dove si trova il connettore USB-C, il piccolo tasto metallico per il pairing che spicca su tutto il resto. 

Esteticamente il case mi piace moltissimo, ma non sono sicuro che la ricercatezza del design si sposi bene con l'usabilità. La custodia mi sembra infatti inutilmente ingombrante rispetto alla maggior parte dei case, più scomoda da tenere in tasca. Inoltre, è praticamente impossibile pulire l'interno del cilindro trasparente, dove già dopo alcune settimane vedo accumularsi piccoli residui (e temo che a lungo andare la situazione peggiorerà).

Per quel che riguarda gli auricolari, la forma dei Nothing Ear (stick) per me è assolutamente promossa. Sono leggeri (solo 4,4 grammi l'uno) e comodissimi, anche per lunghi periodi di ascolto; inoltre, considerando l'assenza di gommini, sono anche sorprendentemente stabili alle orecchie.

Super consigliati per ergonomia, soprattutto a chi non vuole avere a che fare con gommini.

Non manca neanche la protezione per polvere e liquidi, garantita dalla certificazione IP54.

Qualità sonora

Per i suoi nuovi Ear (stick), Nothing ha realizzato un driver custom da 12,6 mm, che si comporta davvero molto bene in termini di qualità sonora.

Ovviamente c'è da tener conto che l'isolamento acustico è molto scarso e questo influisce molto quando si ascolta musica in luoghi affollati: ascoltare musica in metropolitana o in contesti molto rumorosi è molto difficile, come per tutti gli auricolari senza gommino.

Al netto di questo, la qualità audio è notevole e anche le frequenze più basse, solitamente le più sacrificate dagli auricolari senza gommino, hanno una loro dignità. Il merito è anche di Bass Lock, una tecnologia proprietaria di Nothing che monitora in tempo reale la perdita di bassi (dovuta al design half in-ear) e compensa regolando l'equalizzatore di conseguenza.

Il suono è anche personalizzabile dalla (nuova) applicazione, selezionando uno dei 4 preset o regolando le 3 tre barre dell'equalizzatore (con un design davvero particolare).

App e funzioni

Per il lancio di Ear (stick), Nothing ha rifatto l'applicazione, che ora si chiama Nothing X (disponibile per Android e iOS).

L'applicazione è ben realizzata, non ci sono moltissime funzioni ma quel che c'è funziona bene. È possibile modificare l'equalizzatore (selezionando uno dei 4 preset o regolando manualmente bassi, medi e alti) e personalizzare i controlli, con una scelta veramente capillare per i comandi.

Inoltre, è possibile far squillare gli auricolari per ritrovarli in caso di perdita, attivare la modalità a bassa latenza (utile soprattutto per i giochi) e abilitare o meno il rilevamento auricolare (ossia il Play/Pausa automatico quando sfiliamo e indossiamo gli auricolari).

In caso di utilizzo con un Nothing Phone (1), le impostazioni sono integrate nello smartphone e la modalità a bassa latenza si attiva automaticamente quando vengono avviati i giochi.

Connettività

I Nothing Ear (stick) hanno Bluetooth 5.2, supportano codec SBC e AAC e c'è il supporto a Fast Pair e Swift Pair per l'associazione rapida con Android e Windows.

Purtroppo non c'è il multipoint, che sarebbe stato una bella aggiunta al pacchetto.

Controlli

Con i Nothing Ear (stick) cambia completamente il sistema di controlli, non più basato su comandi touch ma sullo schiacciare l'astina, in stile AirPods Pro.

Questo sistema di controlli è quello che preferisco in assoluto negli auricolari true wireless e Nothing fa molto bene, aggiungendo al clic dei chiari feedback audio che sembrano quasi suoni meccanici. Davvero un'eccellente attenzione ai dettagli.

È possibile anche regolare il volume, tenendo premute a lungo le astine (SX per abbassare, DX per alzare). Anche in questo caso c'è un chiaro feedback uditivo che segnala quando state abbassando il volume (e di quanto). In generale funziona bene, ma trovo che lo swipe dei precedenti ear (1) sia un gesto più comodo e immediato.

I controlli sono compeltamente personalizzabili dall'app Nothing X: l'unico comando che non è possibile personalizzare è il singolo clic, ma in compenso c'è perfino un comando non assegnato che è possibile utilizzare. Non mancano i senori in-ear detection, che mandano automaticamente in pausa la musica quando rimuoviamo gli auricolari e ripendono la riproduzione quando li indossiamo nuovamente.

Di default, i comandi sono:

  • Auricolare SX:
    • Clic: Play/Pausa (non modificabile)
    • Doppio clic: Traccia successiva
    • Triplo clic: Traccia precedente
    • Clic prolungato: abbassa volume
    • Doppio clic e tieni premuto: (non assegnato)
  • Auricolare DX:
    • Clic: Play/Pausa (non modificabile)
    • Doppio clic: Traccia successiva
    • Triplo clic: Traccia precedente
    • Clic prolungato: alza volume
    • Doppio clic e tieni premuto: (non assegnato)

Autonomia

Nothing dichiara un'autonomia di 7 ore con una singola ricarica; è una buona autonomia, ma non eccezionale, considerando che non c'è cancallazione attiva del rumore. Il case fornisce altre 22 ore di carica, per un'autonomai complessiva di circa 29 ore.

C'è la ricarica rapida (2 ore di autonomia dopo 10 minuti di carica), ma manca la ricarica wireless, che era invece presente sui Nothing Ear (1).

Microfoni

I microfoni dei Nothing Ear (stick) sono superiori alla media, specialmente in questa fascia di prezzo.

Ci sono 3 microfoni per ogni auricolare, aiutatida una tecnologia proprietaria chiamata Clear Voice, che cattura la voce isolando i rumori di fondo. I risultati sono veramente notevoli. Non solo la voce mantiene una buona naturalezza, senza artefatti (salvo in rari casi), ma le cuffiette riescono ad eliminare completamente i rumori di fondo: nel secondo audio che trovate qui sotto ero davvero molto vicino al tram, che faceva un rumore notevole, sono genuinamente sorpreso che sia stato eliminato così bene dalla registrazione.

Prezzo

Il prezzo di listino dei Nothing Ear (stick) è di 119€: è un costo più alto rispetto al prezzo di lancio degli Ear (1) (che erano a 99€, ma sono saliti di prezzo recentemente), ma non eccessivo, specialmente considerando che per gli auricolari senza gommini le alternative valide non sono moltissime.

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Giudizio Finale

Nothing Ear (stick)

I Nothing Ear (stick) sono un gran bel paio di auricolari true wireless, consigliati a chi non ama gli in-ear: sono comodi e stabili, hanno un'ottima qualità sonora (considerando prezzo e tipologia di cuffiette), microfoni sopra la media e un comodo sistema di controlli, completamente personalizzabili dall'applicazione dedicata. La custodia è esteticamente accattivante ma non convince, il prezzo è meno competitivo che in passato ma, anche considerando le pochissime alternative altrettando valide, gli utenti che non amano gli in-ear dovrebbero sicuramente valutarne l'acquisto.

Sommario

Confezione 6

Costruzione e comodità 8

Qualità sonora 8

App e funzioni 7.5

Autonomia 7.5

Microfoni 8.5

Prezzo 7

Voto finale

Nothing Ear (stick)

Pro

  • Design iconico
  • Comode e leggere
  • Buona qualità sonora
  • Microfoni sopra la media
  • Certificazione IP52
  • Ottimi controlli a pressione (personalizzabili)

Contro

  • La custodia non convince
  • Niente ricarica wireless
  • Prezzo più alto che in passato
  • Per controllare il volume lo swipe è più comodo

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Sono soprattutto una persona curiosa: mi piace imparare cose nuove e spiegare quel che so. Quindi scusatemi per gli articoli così lunghi. Spesso mi isolo dal mondo con grosse cuffie in testa, a leggere su un ebook reader o ascoltare un podcast, ma ho un cane di nome Dubbio che mi mantiene vigile e mi trascina al parco un paio di volte al giorno.