Recensione Patriot Viper Venom DDR5: massima versatilità senza effetti speciali

Come da tradizione per questo genere di prodotti, la confezione di vendita è piccola e sottile. Il kit con due moduli di Patriot Viper Venom DDR5 arriva in una scatola di cartone, con all'interno un blister protettivo in plastica in cui sono incastonate le memorie. Oltre a questo, nella scatola trovate anche un adesivo col logo Viper.

Per la nostra recensione abbiamo utilizzato il kit PVV532G620C40K, quello che include due moduli di Patriot Viper Venom DDR5 da 16 GB ciascuno, per un totale di 32 GB.

Si tratta di un prodotto di fascia media, con velocità di tutto rispetto. La frequenza base è 4.800 MHz con latenze 40-40-40-77, ma si può arrivare fino a 6.200 MHz con latenze minime 36-36-36-76. Ovviamente è possibile sfruttare il Dual Channel e, soprattutto, i profili incorporati per le tecnologie Intel XMP 3.0 e AMD EXPO.

Attenzione su questo punto, perché dipende tutto dalla scheda madre che utilizzate. Non tutte le schede riconoscono i profili integrati nelle Patriot Viper Venom DDR5, soprattutto AMD EXPO. Vi consigliamo dunque di consultare l'elenco delle schede compatibili e delle velocità massime testate a questo indirizzo.

Il voltaggio base è di 1,1V, ma se sfruttate i profili XMP/EXPO oppure alzate manualmente i parametri potete arrivare a 1,35V senza problemi. L'overclock è supportato, ma ne parleremo meglio nel capitolo relativo a temperature e consumi.

A livello estetico, le Patriot Viper Venom DDR5 non sono al top.

Non integrano LED RGB o soluzioni decorative particolarmente interessanti. Il corpo dei moduli è però ben coperto da una superficie in alluminio che funziona da dissipatore e fa bene il suo lavoro. Da sottolineare che sono leggermente più spesse e più larghe (ma meno alte) delle Patriot Viper Xtreme 5 RGB.

Il montaggio delle Patriot Viper Venom DDR5 è semplicissimo, come per la maggior parte dei moduli RAM DDR5 di ultima generazione.

Prima di tutto, bisogna aprire i due blocchi alle estremità degli alloggiamenti per le RAM sulla scheda madre. Poi si passa all'inserimento sulla scheda madre: state attenti allo spazio vuoto nella parte centrale di ogni modulo, che vi indicherà il verso corretto dell'inserimento.

Come sempre, fate attenzione a quali slot scegliete: per massimizzare le performance con due moduli è necessario usare i due slot compatibili con il Dual Channel, che di solito sono il secondo e il quarto a partire da sinistra – ma questo dipende dalla scheda madre, quindi leggete bene sul manuale quali sono gli slot compatibili.

Come già detto per quanto riguarda le Viper Xtreme 5 RGB, anche queste Viper Venom hanno un'altezza abbastanza elevata, dunque non sono tra le più indicate per case dalle dimensioni ridotte. Se volete assemblare una build mini-ITX, vi consigliamo di verificare prima le misure per capire se potete inserire agevolmente questi moduli.

Le Patriot Viper Venom DDR5 non hanno un sistema d'illuminazione LED RGB o altre tecnologie sofisticate da controllare. Per questo, non è necessario installare alcun software sul proprio computer.

Entrando nel BIOS della scheda madre potete attivare i profili XMP/EXPO integrati sulle RAM, ma anche modificare tutti i parametri relativi alle frequenze e alle latenze CAS. Stesso discorso vale per altri eventuali software per l'overclock di terze parti che volete usare.

Abbiamo testato le Patriot Viper Venom DDR5 su una build molto potente, con componenti aggiornatissime. In particolare, la scheda madre è la nuova ASUS TUF GAMING Z790-PRO WIFI, su cui abbiamo installato il potentissimo Intel Core i9-14900K di ultima generazione e una GPU NVIDIA GeForce RTX 4080.

Dal BIOS abbiamo attivato il profilo XMP I con frequenze di 6.200 MHz in Dual Channel, latenze 40-40-40-76 e voltaggio 1,35V. Tutti i benchmark sono stati condotti con gli stessi parametri su sistema Windows 11 Home aggiornato all'ultima versione disponibile (22H2).

Le Patriot Viper Venom DDR5 si sono comportate molto bene nei nostri test, con risultati spesso più alti del previsto nei benchmark che abbiamo utilizzato per l'analisi delle prestazioni.

I punteggi sono visibili nella galleria che trovate in basso e sono tutti molto alti. Nei benchmark su Cinebench 2024 e R23, Blender 3.6.0 e PCMark10 i risultati sono vicinissimi a quelli ottenuti dalle Viper Xtreme 5 RGB, moduli di fascia molto più alta che arrivano a ben 8.000 MHz. Addirittura su alcuni testi di 3DMark le Viper Venom fanno anche meglio, segno di un'ottima solidità a livello prestazionale.

Inoltre, anche i risultati dei test su CPU-Z e AIDA64 sono molto buoni, con velocità di scrittura e lettura ben sopra gli 8 GB/s e latenze sempre ben controllate su tutti i livelli di cache.

Il voltaggio rimane sempre costante a 1,35V, con pochissime oscillazioni ance sotto stress.

Come detto all'inizio, le Viper Venom sono moduli di fascia media con latenze un po' alte, dunque non è possibile arrivare a punteggi strabilianti come ad esempio visto con le Viper Xtreme 5 RGB. Nonostante questo, offrono un supporto ottimo sia per la produttività che per il gaming.

Durante le nostre prove, le Patriot Viper Venom DDR5 hanno fatto registrare valori di temperatura e consumo abbastanza buoni.

Il dissipatore integrato sui moduli permette di avere un buon raffreddamento, con una temperatura media che sta sempre sotto i 35°. Nei test con carico elevato si può arrivare anche un po' oltre i 40°, ma sono casi limite, poco realistici nell'uso quotidiano.

Per quanto riguarda il consumo, parliamo di briciole, nell'ordine di circa 2W medi. In condizione di stress si arriva a 5W di picco massimo, comunque valori bassissimi se comparati agli altri componenti del sistema.

Come mostrato dai grafici che trovate nella galleria a seguire, nel torture test di Prime95 la temperatura sale quasi costantemente fino a metà test (picco a 47°), per poi iniziare a scendere. Un andamento ancora più evidente dal grafico a linee della potenza, dove entrambi i moduli subiscono un netto calo poco oltre la metà.

Attenzione per chi vuole fare overclock. C'è sicuramente un po' di spazio per alzare il voltaggio, arrivando fino a 1,4V, e anche per ridurre ulteriormente le latenze, rimanendo sempre in configurazione stabile. Tale spazio è però molto limitato e non vi consigliamo di esagerare troppo.