L'inutile recensione di Pokémon Scarlatto e Violetto

A cosa serve una recensione quando vendi 10 milioni di copie in 3 giorni?
Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
L'inutile recensione di Pokémon Scarlatto e Violetto

Ho finito Pokémon Scarlatto e Violetto su Nintendo Switch, e posso dirvi che non doveva arrivare nei negozi. Semplicemente, cari lettori e care lettrici, non era pronto: del resto, i primi provati di ottobre fecero già emergere un gioco tecnicamente arretrato, i cui problemi non erano risolvibili in un solo mese, quello che lo separava dall'uscita sugli scaffali di tutto il mondo. Invece, The Pokémon Company lo ha rilasciato comunque, perché si sa, Pokémon è un progetto cross-multimediale: a lui sono collegate carte, cartoni animati, gadget di ogni tipo, quindi doveva uscire in questo periodo. È troppo rischioso perdersi il Natale, no? 

Game Freak però è stanca, è evidente. Gli studi che si occupano dello sviluppo di Pokémon non sono così grandi come invece è il brand di Pokémon. Certo, non parliamo di piccoli studi indipendenti, ma nei loro uffici ci sono poco più di 160 dipendenti, e di giochi di Pokémon quest'anno ne hanno tirati fuori due, Leggende Pokémon Arceus (che mi è piaciuto molto, tutto sommato) e Pokémon Scarlatto/Violetto. Risultato? 10 milioni di copie vendute in 3 giorni. Il videogioco Nintendo col miglior debutto di sempre, in pratica. Altro che "non doveva uscire".

La mossa quindi è stata indovinata, ma di critiche Pokémon Scarlatto/Violetto se n'è beccate un sacco. Quanto c'è di vero? Be', tutto. È un titolo ben lontano dall'essere completo, e più si va avanti nell'avventura, più questo sentimento diventa forte. Tiriamo le somme in questa recensione.

PRO

  • L'open world fa respirare meglio l'avventura
  • Piccole modifiche azzeccate alla formula
  • Alcuni nuovi Pokémon ben fatti
  • Longevo e assuefacente

CONTRO

  • Gravi problemi tecnici
  • Incompiuto in molti lati
  • Combattimenti lenti, sconquassati
  • Multigiocatore sacrificato

Scheda videogioco

  • Publisher Nintendo
  • Sviluppatore Game Freak
  • Genere Gioco di ruolo
  • Numero giocatori 1 (Locale) 4 (Online)
  • Lingua Italiano
  • Disponibile su

Storia

La storia di Pokémon Scarlatto/Violetto si sviluppa nella regione di Paldea, che strizza l'occhio alla regione iberica. Se non avessi saputo che fosse ispirata ai territori spagnoli, francamente avrei fatto fatica a riconoscere l'ispirazione, eccetto alcuni modi di dire dei personaggi, come "Astra la vista" del Team Star, il saluto dei "cattivi" del gioco.

Per quanto riguarda la trama vera e propria, si consuma perlopiù del tutto nella parte finale dell'avventura. Anzitutto, il giocatore veste i panni di un alunno dell'accademia Arancia (o Uva, se si acquista Violetto) il cui obiettivo è trovare il loro "tesoro", cioè il proprio scopo nella vita, compiendo 3 macro-missioni: le palestre, la caccia dei Pokémon dominanti e l'eliminazione degli accampamenti del Team Star. 

Le 3 storie soffrono di una banalità disarmante per un paio di motivi differenti: i personaggi sono alimentati da una caratterizzazione semplicistica, a cui è davvero difficile affezionarsi.

Il susseguirsi di eventi, poi, non prevede alcun pericolo, se non nelle battute finali, con uno sviluppo frettoloso che sa di occasione mancata. Siamo ben lontani dalle belle intuizioni di Nero e Bianco o anche dagli esperimenti visti in Leggende Pokémon: Arceus.

Giocabilità

Malgrado le novità, la formula di Pokémon non ha cambiato paradigma in questo capitolo. Bene o male si combatte, si combatte tantissimo, e i combattimenti sono i medesimi del passato, più lenti di Leggende Pokémon: Arceus, più simili ai ritmi appiccicosi di Spada e Scudo

Ciò che cambia è il mondo in cui si consuma il tutto: anziché percorrere un labirinto, si viene lanciati in un open world in cui è possibile affrontare le missioni delle 3 campagne liberamente. Purtroppo, la realizzazione di queste ultime lascia a desiderare: le palestre sono precedute da minigiochi davvero scarni, che vanno dal ritrovamento di oggetti o creature, al far rotolare un'oliva su un percorso, che sembrano inseriti solo per allungare il brodo.

Ogni tanto viene accennata qualche bella idea presa dai capitoli precedenti, come i combattimenti 2 contro 2, che qui vengono sfruttati in pochissime occasioni, pur essendo di grande divertimento.

Le missioni dei Pokémon dominanti e quelle del Team Star non sono da meno: le prime si sviluppano sempre allo stesso modo, con una sfida contro un Pokémon un po' più grande e scene di intermezzo ripetitive, mentre per gli accampamenti del Team Star c'è da fare un discorso un po' diverso. Prima del combattimento contro il boss di turno, ci si confronta in una sorta di battaglia campale, nella quale sarete chiamati ad utilizzare 3 Pokémon da lanciare sul campo, i cui combattimenti si consumano in automatico. Per quanto sfiziosa, l'idea è raffazzonata ed è soffocata da gravi problemi tecnici che mettono a dura prova la fluidità. 

L'approccio open world, però, mi ha indubbiamente divertito e sotto al cofano vi sono dei piccoli cambiamenti che funzionano molto bene.

Anzitutto, le lotte con gli allenatori non partono più quando si incrocia lo sguardo: adesso bisogna parlarci per avviare lo scontro, e la loro distribuzione lungo il territorio è molto più furba. La mobilità, inoltre, beneficia del Pokémon leggendario, che fa da cavalcatura e che guadagna nuove abilità trasversali nel corso del viaggio, dando più respiro all'esplorazione.

Stesso discorso per la tetracristallizzazione, una meccanica tutto sommato azzeccata, che aggiunge un po' più di profondità ai combattimenti. In pratica ogni creatura vanta adesso un elemento sopito che può essere risvegliato tramite, appunto, tetracristallizzazione. La si può utilizzare una volta per battaglia ed è possibile catturare dei Pokémon speciali, con elementi sopiti diversi da quelli standard, partecipando ai Raid Tetacristallizzati sparsi per il mondo. Questi adottano una soluzione in tempo reale rispetto a Spada e Scudo, con classici combattimenti contro un singolo Pokémon più potente, che potrete eventualmente anche catturare.

In più, il livello di difficoltà mi è sembrato più bilanciato in generale, con nemici dotati di abilità più varie, anche se l'intelligenza artificiale continua ad essere molto banale, poiché gli avversari non sono in grado di cambiare Pokémon durante la battaglia o di curarli come si deve.

Avrei preferito, tuttavia, che il livello delle missioni scalasse in base al numero di medaglie collezionate.

Contenuti

L'avventura principale di Pokémon Scarlatto e Violetto ha una longevità molto buona, visto che richiede 30/35 ore per essere completata, un numero destinato almeno a raddoppiare nel caso vogliate esplorare tutto ciò che c'è da vedere. Nonostante le problematiche, mi sono divertito senza sentire troppo il peso del ritmo dei combattimenti, che tendono ad essere un po' troppo lenti: il numero totale di Pokémon è discreto (400), ma il nuovo sistema di MT permette di personalizzarli in libertà, in quanto consente di creare abilità tramite reagenti raccolti dalla sconfitta di creature ed in giro per il mondo. 

Interessante poi la possibilità di poter lanciare un Pokémon sul terreno e fare in modo che questo duelli in automatico contro una creatura selvatica senza assistere alla battaglia, anche se la fluidità crea gravi problemi, rendendo il tutto molto più macchinoso del dovuto.

C'è da sottolineare, inoltre, che si percepisce il taglio di contenuti dovuto ai tempi ristretti di sviluppo. Intere missioni sono incollate con filmati riciclati e scenette noiose, e la parte finale, che è molto suggestiva nelle ambizioni, fallisce completamente a causa di una realizzazione sommaria: senza anticipare nulla, vi basti sapere che le interazioni dei personaggi sono solo in forma testuale senza alcuna animazione e la zona che ospita il climax finale soffre a causa della fluidità claudicante.

Infine, delude la parte dedicata al multigiocatore, specie per quanto riguarda la cooperativa. Si possono allestire solo stanze private tramite codice amico, poiché non vi è matchmaking: una volta ritrovati nel mondo con i vostri amici (fino ad un massimo di 4), potete svolgere piccole attività come i pic-nic, le foto, gli scambi e duelli uno contro uno. Di conseguenza, come da previsioni, non si possono combattere i Pokémon selvatici insieme, ma solo assistere alle battaglie.

È troppo chiedere qualcosa in più dal multiplayer? I tempi ormai sono maturi per proporre magari dungeon ed esperienze online più strutturate.

Grafica

L'enorme problema di Pokémon Scarlatto e Violetto è ovviamente nella grafica. Inutile girarci attorno, perché il comparto tecnico è estremamente arretrato: definizione, linea d'orizzonte e fluidità soffrono terribilmente la mala ottimizzazione, e gli aggiornamenti dal lancio hanno migliorato pochissimo la situazione. Il software sembra voler esplodere da un momento all'altro, con istanti in cui tende pure di bloccarsi.

Inoltre, Paldea si è rivelata una regione ben più spoglia e banale rispetto alle impressioni iniziali, con davvero pochi sotterranei e pochi villaggi, nei quali non è nemmeno possibile entrare negli interni dei negozi. È apprezzabile il design di alcuni nuovi Pokémon, anche se molto spesso i loro disegni bidimensionali sono decisamente meglio dei modelli poligonali. Ci sono anche dei passi indietro nelle animazioni rispetto ad Arceus, cosa inspiegabile.

Sonoro

È inaccettabile che siano ancora assenti le voci, anche perché il gioco non lo nasconde affatto, proponendo filmati in cui i personaggi parlano senza emettere alcun suono, mentre tutto il resto dell'effettistica fa il suo dovere. Anche nelle musiche si sono fatti dei passi indietro, poiché peccano di ripetitività, soprattutto quando si combatte nelle palestre. Un vero peccato, perché ci sono dei bei temi musicali, nello specifico quando si affrontano personaggi chiave della storia.

Prezzo

Pokémon Scarlatto e Violetto, come ormai da decenni, è disponibile in due versioni, Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto, a 59,99€ ciascuna. Le differenze sono minime: ci sono alcune creature esclusive per ogni versione, tra cui il leggendario stesso. Vale la pena selezionare la versione in base al leggendario che vi piace di più, visto che è un attivo protagonista del gioco. Mi viene da chiedere se non sia il caso di ridurre il tutto ad una scelta iniziale ad inizio il gioco ma, considerando il bacino di utenza che tende a comprare entrambe le versioni, capisco bene che è una mossa distruttiva a livello commerciale.

Il prezzo comunque sta già calando: il consiglio è quello di prenderlo tra un po' di tempo, quando, si spera, Game Freak avrà riparato il riparabile.

Pokémon Scarlatto e Violetto - Trailer

Pokémon Scarlatto e Violetto - Screenshot

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Giudizio Finale

Pokémon Scarlatto e Violetto

Pokémon Scarlatto e Violetto è un videogioco paradossale. A poco sono servite le avvisaglie della critica sui gravi problemi tecnici e sulla incompiutezza del progetto, perché le vendite sono state e continuano ad essere incredibili. Viene da chiedersi, dunque: a cosa serve una recensione, se quel prodotto vende per il nome che porta, e non per le qualità che ha? Serve perché la critica non deve morire, e con lei non morirà nemmeno l'amore che proviamo verso i Pokémon. Tutti noi vogliamo che questa formula continui a splendere come ha fatto in passato, ma Game Freak non ce la fa: non ce la fa con i tempi, né con le competenze tecniche. Scarlatto e Violetto sono comunque dei titoli divertenti, perché di base ci sono cose belle che saranno apprezzate da chi saprà chiudere un po' più di un occhio, ma The Pokémon Company deve fermarsi a riflettere su come valorizzare al meglio un brand che dovrebbe essere nell'olimpo insieme agli altri titoli Nintendo, e non un prodotto lanciato sul mercato in uno stato zoppicante per essere spremuto al massimo. Pokémon merita di più e i suoi appassionati meritano un videogioco più rifinito e completo.

Sommario

Storia 5

Giocabilità 6

Contenuti 7

Grafica 4

Sonoro 6.5

Prezzo 6

Voto finale

Pokémon Scarlatto e Violetto

Pro

  • L'open world fa respirare meglio l'avventura
  • Piccole modifiche azzeccate alla formula
  • Alcuni nuovi Pokémon ben fatti
  • Longevo e assuefacente

Contro

  • Gravi problemi tecnici
  • Incompiuto in molti lati
  • Combattimenti lenti, sconquassati
  • Multigiocatore sacrificato

Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri Da oltre 10 anni scrive sulle pagine del network di SmartWorld. Adora la tecnologia come Winnie The Pooh con il miele. Ama scrivere di videogiochi e si occupa di info-commerce, ed è anche particolarmente bello. Almeno, così dice sua madre.