Recensione Psychonauts 2: il grande ritorno dei favolosi mondi di Tim Schafer (foto e video)

Vezio Ceniccola
Vezio Ceniccola Tech Master

Psychonauts 2 si è fatto attendere a lungo. Sono passati ben 16 anni dal primo capitolo e altri 4 da Psychonauts in the Rhombus of Ruin, il gioco in realtà virtuale che fa da ponte tra i due titoli principali. L'attesa è, però, stata assolutamente ripagata: con l'aiuto di Xbox Game Studios, Tim Schafer e il resto del team Double Fine hanno creato un altro piccolo capolavoro, che sprizza autorialità da tutti i pori. Se siete giocatori vecchia scuola e avete amato il primo Psychonauts, sapete già a cosa mi riferisco; se invece siete più giovani e non vi siete mai persi negli universi mentali immaginati da Schafer, in questa recensione completa troverete tutto il necessario per scoprire Psychonauts 2. Indossate gli occhiali, si parte all'avventura!

PRO

  • Grande varietà di gameplay
  • Ambientazioni belle e curate
  • Musiche e effetti audio di ottimo livello
  • Storia appassionante
  • Dialoghi e situazioni molto divertenti

CONTRO

  • Gestione poteri scomoda
  • Combattimenti noiosi alla lunga
  • Difficoltà bassa per esperti di Platform
  • Troppi tipi di collezionabili diversi

Editore Xbox Game Studios
Sviluppatore Double Fine
Piattaforme PC Windows, Xbox X|S, Xbox One, PS4, PS5
Genere Platform, Avventura
Modalità di gioco Giocatore singolo
Lingua Italiano (testo), Inglese (audio)
Prezzo e acquisto 59,99€

Cos'è Psychonauts 2?

Psychonauts 2 è un gioco platform d'avventura in terza persona, nel quale si fondono anche meccaniche action e di combattimento. Si tratta di un titolo ottimizzato per PC Windows 10 e console Xbox Series X|S, visto che la produzione e pubblicazione è nelle mani di Xbox Game Studios (costola di Microsoft),

Si tratta del terzo capitolo della saga, iniziata nel 2005 con il primo Psychonauts e proseguita nel 2017 con l'avventura VR Psychonauts in the Rhombus of Ruin. Lo sviluppo è sempre affidato a Double Fine Productions, casa videoludica fondata da quel geniaccio di Tim Schafer. Per capirsi: si tratta della stessa persona che ha ideato giochi come Full Throttle, Grim Fandango, la saga di Monkey Island e altri titoli considerati capolavori assoluti nel mondo del videogioco.

Anche il primo Psychonauts può essere annoverato tra questi capolavori, sebbene abbia avuto alterne fortune: dopo una fase di sviluppo molto complicata, la critica lo accolse con molto entusiasmo, ma le vendite in formato fisico rimasero per anni sotto le aspettative; solo la ripubblicazione in formato digitale su Steam gli diede un vero slancio e lo fece conoscere ad un pubblico vasto.

Resta comunque una gemma nascosta, soprattutto in Italia, visto che non è mai stato tradotto ufficialmente in italiano.

Ciò considerato, rispondo subito ad una delle domande più importanti: è possibile giocare a Psychonauts 2 senza aver mai giocato al primo? Assolutamente , non ci sono grandi ostacoli a riguardo. Sebbene all'interno del gioco ci siano moltissimi riferimenti ai titoli precedenti, sia le meccaniche che la trama sono tranquillamente comprensibili senza troppi sforzi. Di certo, vi perderete qualche chicca e alcuni dialoghi vi sembreranno strani, ma ciò non rovina l'esperienza di gioco complessiva.

Inoltre, all'inizio di questo nuovo capitolo è disponibile un filmato introduttivo che racconta brevemente tutti i fatti principali visti nei primi due Psychonauts, in modo da darvi una bella infarinatura sulla trama. Se volete dare un'occhiata in anteprima, lo trovate qui di seguito pronto da guardare.

Contenuti

La storia di Psychonauts 2 ricomincia esattamente dalla fine di Psychonauts in the Rhombus of Ruin, che a sua volta era direttamente collegato al capitolo precedente.

Si tratta, insomma, di un'unica grande storyline divisa nei tre capitoli, ma possiamo dire che Psychonauts 2 racchiude sicuramente gli sconvolgimenti più importanti.

Ancora una volta vestiremo i panni del giovanissimo psiconauta Razputin "Raz" Aquato, lo stesso protagonista dei capitoli precedenti. Grazie ai suoi particolari poteri psichici è capace di entrare nella mente delle persone ed esplorare tutto ciò che avviene al suo interno. Inoltre, il nostro Raz proviene da una famiglia di acrobati da circo, dunque salta e si arrampica senza difficoltà su qualunque appiglio.

Lo scopo principale di Raz è quello di entrare a far parte dell'organizzazione ufficiale degli Psiconauti, una sorta di corpo speciale formato da agenti con poteri psichici. Dopo aver dimostrato il suo coraggio nelle missioni narrate nei capitoli precedenti, Raz si ritrova ad essere preso come stagista nel quartier generale degli Psiconauti, la Lobomadre, e sarà proprio da qui che cominceranno i veri problemi. A quanto pare, infatti, nella Lobomadre è presente una spia che è in contatto con i nemici degli Psiconauti.

Il loro obiettivo è molto pericoloso: vogliono evocare una terribile e potentissima figura maligna, la leggendaria Maligula, per annientare tutti gli Psiconauti. Compito di Raz e dei suoi compagni d'avventura sarà, dunque, quello di scoprire chi è la spia nella Lobomadre e cercare di fermare il piano di riportare in vita Maligula. Ovviamente ne succederanno di tutti i colori, ma mi fermo qui per evitare spoiler.

Se la trama può sembrare quella dei classici film "buoni contro cattivi", l'esperienza di gioco è assolutamente fuori dall'ordinario. Tutta l'azione è divisa in due "universi" separati: da una parte il mondo reale, dall'altra i mondi all'interno delle menti. E di menti ce ne saranno tantissime, visto che Raz avrà a che fare con una miriade di personaggi non giocanti durante le sue peripezie, molti dei quali saranno fondamentali per la trama.

Nel mondo reale sarà aiutato dagli agenti senior – Sasha, Milla, il coach Oleander e la nuova Hollis Forsythe – e dai suoi compagni stagisti, più altri personaggi molto importanti che scoprirete nel corso della storia.

Ci saranno ben quattro aree open-world completamente esplorabili, che si sbloccheranno via via che avanzerete nel gioco. Ogni area nasconderà diversi collezionabili, utili per salire di rango – in pratica il "livello" di Raz. Tra queste ci sono le carte sfida PSI, i nuclei sfida PSI, le chiavi, le casse di rifornimento e soprattutto lo psitanio – la valuta del gioco, con il quale è possibile acquistare potenziamenti e consumabili nei distributori automatici. Sono tanti collezionabili diversi e sarà davvero una bella sfida riuscire a trovarli tutti.

Ma sarà entrando nei cervelli che scoprirete le profondità di Psychonauts 2. Sarà qui che Raz riuscirà a trovare quello che gli serve o a "sbloccare" emozioni e ricordi, a volte sconfiggendo i nemici che lo impediscono. Le menti visitate sono mondi strapieni di elementi fantasiosi. I pensieri e i ricordi sono riprodotti sotto forma di fantasticherie, piccoli disegni collezionabili che potremo raccogliere a centinaia in giro per la mappa.

Ci sono poi altri oggetti da prendere: le perle di saggezza, le mezze idee, i caveau mnemonici e i bagagli emotivi, che hanno bisogno della loro etichetta per essere aperti. Sono tanti – probabilmente troppi – ma ciascuno ha un ruolo all'interno della costruzione ludica di Schafer.

L'ambientazione dei mondi mentali cambia a seconda della personalità del personaggio: esistono mondi a tema medico, altri che richiamano il gioco d'azzardo, altri ancora basati sul bowling, la musica, i cinque sensi, il mare, la biblioteca e così via. Se volete farvi un'idea di cosa significano queste tematiche, date un'occhiata alle immagini in questa sezione.

Al di là della quantità di elementi e personaggi, quello che rende estremamente poliedrico e dinamico ogni mondo di gioco è il sottile equilibrio tra leggerezza e profondità che si viene a creare. All'interno delle menti si affrontano spesso tematiche difficili, a volte anche tragiche, ma non ho mai sentito pesantezza nei dialoghi o nelle situazioni narrate: ogni emozione viene rispettata, si riescono a fare riflessioni importanti sull'amicizia, sull'amore, sul tradimento, sulla politica e su tanto altro, senza mai scadere nella banalità; ogni personaggio è ben caratterizzato e presenta una buona quantità di dialoghi, in modo da poter approfondire la sua storia e i suoi interessi.

Su tutto, inoltre, aleggia una vena di umorismo che fa sempre tornare il sorriso. La marcia in più di Psychonauts 2 è proprio questa: ha la possibilità di creare situazioni demenziali, caricaturali oltre ogni limite, riuscendo a prendersi poco sul serio anche nei momenti più concitati. L'ironia è un'arma che Schafer ha utilizzato già in moltissimi titoli – penso soprattutto a Grim Fandango e Monkey Island – e che qui viene riproposta in maniera dissacrante, diventando un vero motore per molte delle situazioni di gioco.

La durata complessiva della trama principale di Psychonauts 2 si aggira tra le 15 e le 20 ore, ma molto dipende dal vostro stile di gioco: se vi piace raccogliere i collezionabili ed esplorare bene ogni area, potreste superare tranquillamente le 30 ore. Da citare anche la possibilità di attivare alcune missioni secondarie, che arricchiscono ulteriormente l'esperienza ed estendono la durata di qualche ora. Sono completamente trascurabili se v'interessa solo la trama principale, ma il mio consiglio è quello di completarle tutte, perché sono divertenti e permettono di accedere a tanti dialoghi speciali.

Giocabilità

Molti degli elementi di gameplay di Psychonauts 2 sono presi direttamente dal primo capitolo, così come alcuni personaggi, i nemici e le abilità di Raz. L'impianto di gioco è dunque quello tipico dei platform di qualche anno fa, potremmo dire un po' vecchia scuola – cosa che può essere un punto a favore o contro, a seconda dei gusti.

Raz può muoversi all'interno dei mondi di gioco in maniera molto libera, sfruttando il suo set di movimenti – doppio salto, schivata, salto dal muro, tuffo – e le abilità speciali da psiconauta: sono ben nove e tra queste ci sono la telecinesi, la psicoesplosione, la pirocinesi, la preveggenza ed altre da sbloccare via via con la storia. Acquistando le spille ai distributori automatici si possono potenziare le abilità, ma potete usare solo tre spille in contemporanea.

Attenzione anche all'utilizzo delle abilità: è possibile impostarne solo quattro alla volta sui pulsanti dorsali e sui grilletti del joypad – scegliendo a quale tasto assegnarle – mentre per usare le altre bisogna di volta in volta scambiare il tasto assegnato.

Si tratta di una meccanica molto noiosa: se l'abilità che ci serve non è assegnata ad un tasto, dobbiamo aprire l'apposito menu, selezionarla con la levetta direzionale, scegliere un tasto a cui assegnarla, chiudere il menu e poi premere il tasto scelto. Una procedura troppo lunga, che spezza il ritmo di gioco nelle situazioni più concitate.

C'è solo una cosa che Raz non può fare: nuotare. Anzi, è meglio che non gli facciate proprio toccare l'acqua, visto che una sorta di "maledizione" lo rende vulnerabile a questo elemento. Ogni volta che Raz finisce in acqua, una mano spunta dalla superficie e lo prende a schiaffi: se tocca l'acqua tre volte consecutive, muore e ricomincia dall'ultima posizione sicura, perdendo un punto vita.

A proposito di morte, ad indicare la salute di Raz ci sono alcuni cervelli rosa sulla parte alta dello schermo. Ogni cervello è diviso in 4 sezioni, ciascuna delle quali corrisponde ad un danno.

Quando finiamo tutta l'energia dei cervelli, Raz muore e bisogna ricominciare dall'ultimo check-point. Per fortuna è possibile ricaricare i cervelli con piccole sfere verdi – che spuntano fuori rompendo alcuni oggetti – oppure con i consumabili venduti ai distributori automatici, i lecca lecca PSI e i bon bon.

Il modo più semplice per perdere salute sono i combattimenti con i nemici. Anche in Psychonauts 2 dovremo affrontare le personificazioni di sentimenti cattivi e brutte emozioni, come già nel primo capitolo: questi buffi personaggi si trovano solo nelle menti e possono dar molto fastidio, soprattutto quando spuntano in gran numero. Ciascun nemico ha un punto debole diverso, quindi dovremo utilizzare varie abilità e strategie in combattimento. Molto spesso arrivano a ondate e si combatte in arene specifiche, con una vasta area dove darsele di santa ragione. Tutto sommato il combattimento è abbastanza vario, ma nelle fasi finali del gioco – quando il nostro Raz è già super potenziato – risulta un po' lento e macchinoso, perché bisogna cambiare troppo spesso abilità e perdere tempo nei menu.

Capitolo a parte per i boss speciali, che sono tutti molto ben realizzati. Si trovano alla fine di alcuni livelli all'interno delle menti e rappresentano una delle idee più belle dell'intero gioco. Così come succede per le ambientazioni, anche i boss seguono delle tematiche precise e devono essere combattuti in modi spesso fantasiosi – c'è addirittura una fase in stile picchiaduro bidimensionale per un boss. Quasi tutti i boss presentano tre fasi leggermente differenti, ma una volta capita la meccanica è abbastanza semplice sconfiggerli.

La difficoltà media del gioco è abbastanza bilanciata, forse addirittura tendente al basso. Una scelta dettata probabilmente dalla volontà di far giocare più persone possibile, senza barriere troppo alte da superare. Per alcuni esperti di platform potrebbe essere un punto a sfavore, per tutti gli altri probabilmente va bene così. Tutte le meccaniche sono spiegate in maniera abbastanza chiara dai tanti tutorial del gioco, che cerca di mettere a proprio agio il giocatore in ogni modo.

Il livello di sfida, dunque, non è quasi mai troppo elevato: l'unica vera complicazione è la ricerca dei collezionabili, che in alcuni casi sono molto difficili da trovare.

Come detto in precedenza, il livello di Raz si chiama rango e aumenta costantemente con qualsiasi azione, sia quando completiamo le missioni che quando troviamo alcuni collezionabili. Livellare è abbastanza semplice, ed è anche consigliato sin da subito: ad ogni aumento di rango si riceve un punto abilità, col quale si possono acquistare importanti potenziamenti per le abilità psichiche.

Ci sono, inoltre, altre piccole comodità da sottolineare. I salvataggi sono completamente automatici e molto frequenti, non si rischia di rifare sezioni di gioco troppo lunghe. Grazie alla Otto RAM (Rete Accesso Mentale) potete effettuare viaggi rapidi nelle aree più importanti del mondo reale, semplificando molto gli spostamenti.

Il feeling dei comandi è molto buono, grazie anche al fatto che il nostro protagonista è leggero e reattivo. Essendo un platform, si gioca con la fisica e la gravità, dunque questo fattore è fondamentale per ottenere una buona esperienza di gioco.

Non mancano comunque alcune piccole incertezze, soprattutto nelle sezioni di mappa più anguste, dove anche la telecamera fa fatica a seguirci. Tutte cose a cui i giocatori di open-world sono abbastanza abituati, comunque.

Anche il level design è davvero ottimo. Sia le mappe open-world del mondo reale che quelle più lineari all'interno delle menti sono realizzate con grande perizia, senza lasciare niente al caso. Come già detto qualche paragrafo fa, sono rimasto colpito dalla grandissima varietà di idee messe in ogni livello. Attenzione, però, alla rigiocabilità forzata: alcune mappe presentano elementi che possono essere sbloccati solo con le abilità avanzate, dunque è necessario fare backtracking per poter trovare tutti i collezionabili e bisogna stare molto attenti a non lasciarsi sfuggire alcuna strada.

Grafica

Double Fine ha scelto l'ormai rodatissimo Unreal Engine 4 di Epic Games per realizzare il comparto grafico di Psychonauts 2. Una scelta che si è dimostrata da subito molto azzeccata, visto che il gioco è uno spettacolo per gli occhi, non in quanto fotorealistico, ma per l'armonia degli ambienti e la caratterizzazione dei poligoni.

La maggior parte dei mondi visitabili è coloratissima, realizzata con elementi che donano un tocco di vivacità e con una buona varietà di texture.

Il character design ha prodotto personaggi adorabili, con uno stile fumettoso che fa subito simpatia e permette di estremizzare i tratti di molti dei protagonisti. Sebbene tutti i mondi di gioco siano surreali, la qualità dei riflessi, delle ombre e delle trasparenze risulta credibile e ben realizzata. Molti degli oggetti a schermo si possono spostare e distruggere, con una gran quantità di scintille ed effetti luminescenti che viene fuori quando lo facciamo.

Le animazioni sono buone e abbastanza varie, con una ricca cura dei dettagli anche per i movimenti durante i dialoghi. Ci sono personaggi antropomorfi, ma anche animali, piante, oggetti animati e tanto altro ancora, e tutto si muove in armonia con lo scenario. Da lodare anche la regia dei tantissimi filmati d'intermezzo, che precedono e seguono molte delle parti legate alla trama principale.

Solo in alcuni casi eccezionali potreste vedere qualche animazione sbagliata o qualche altro elemento grafico che non torna. In particolare, ho notato che se si entra in zone molto anguste oppure si cammina su alcune superfici scoscese, si attiva facilmente l'animazione di caduta e si può rischiare di rimanere incastrati.

Grande novità di questo capitolo rispetto al primo è la localizzazione in italiano, che prevede non solo una traduzione completa dei sottotitoli, ma anche della maggior parte delle insegne, dei cartelli e delle altre scritte a schermo. L'unica cosa che non è stata adattata nella nostra lingua è il doppiaggio, di cui parleremo tra poco.

Audio

Un'altra parte fondamentale dell'esperienza di gioco di Psychonauts 2 è il comparto sonoro, anche questo curatissimo. Le musiche originali sono state composte nuovamente da Peter McConnell e riprendono quelle del primo capitolo. Ci sono, però, notevoli aggiunte, con diversi pezzi in stile film di spie anni 60 che sono molto piacevoli. Da notare che le musiche sono dinamiche e cambiano a seconda del luogo in cui ci troviamo, con una bella caratterizzazione per ogni ambiente.

Molto belli da sentire gli effetti audio dell'ambientazione, da quelli delle stanze interne a quelli dei paesaggi naturali, tutti ricchi di dettagli e sfumature. Se si fa attenzione mentre si cammina su superfici diverse si può notare come esista un suono diverso per ciascun materiale, altra bella finezza.

Ultima nota di merito per il doppiaggio originale in inglese, che anche in questo nuovo titolo della saga si avvale di nomi noti: oltre ai doppiatori originali del primo Psychonauts, c'è anche un personaggio che parla con la voce di Jack Black! In alcune cutscene potete sentire anche alcune canzoni speciali, scritte apposta per il gioco, che vi entreranno in testa in tempo brevissimo.

Prestazioni

Ho provato Psychonauts 2 in versione PC Windows, grazie ad una chiave di gioco fornita da Microsoft. La macchina su cui ho giocato appartiene ad una fascia medio-alta e monta i seguenti componenti: processore AMD Ryzen 7 3800X, scheda video NVIDIA GeForce RTX 3070 Ti, 16 GB di RAM a 3.600 MHz e 1 TB di SSD NVME PCIe 4.0.

Le prestazioni del gioco si sono dimostrate abbastanza buone, dunque posso dire che non è un titolo che mette troppo sotto stress l'hardware interno. Impostata la risoluzione 4K (2.160p) con tutti i dettagli al massimo si può giocare senza problemi ad oltre 100 fps di media, mentre il QHD (1.440p) si staziona sui 180 fps circa. Ho notato qualche leggero scatto in rari casi, in particolare appena si carica una nuova zona o quando ci sono tanti elementi a schermo, ma nulla che comprometta troppo la giocabilità.

Anche i vari caricamenti durante gli spostamenti tra gli scenari non appesantiscono troppo le performance: sono abbastanza brevi in ogni situazione, praticamente istantanei per i viaggi rapidi e i cambi di stanza. Solo quelli che precedono o seguono le cutscene principali sono un po' più corposi.

Per i giocatori console, vale la pena segnalare che Psychonauts 2 è ottimizzato solo per le console Microsoft di ultima generazione, vale a dire Xbox Series X|S, dove potete giocare in HDR ad alto refresh rate (fino a 120 Hz).

Chi vuole giocare su PS5 dovrà accontentarsi della versione PS4 in retrocompatibilità.

Prezzo

Psychonauts 2 è disponibile a partire dal 25 agosto 2021 al prezzo di 59,99€. Le piattaforme compatibili sono moltissime: PC Windows 10, Xbox Series X|S, Xbox One, PlayStation 4 e PlayStation 5 (con retrocompatibilità). Da segnalare anche la disponibilità al day-one sul servizio Xbox Game Pass, dove potete giocare anche in streaming attivando Xbox Cloud Gaming.

Se volete acquistarlo su Amazon, trovate a seguire il link alla versione per PC Windows 10 e Xbox: si tratta di un codice digitale, che deve essere attivato sul Microsoft Store.

Psychonauts 2 – Screenshot

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Giudizio Finale

Psychonauts 2

Psychonauts 2 mantiene le promesse fatte col primo capitolo, anzi le porta ad un livello ancora più alto. Il favoloso mondo di Tim Schafer è una gioia per gli occhi, grazie ad una grafica coloratissima e personaggi adorabili, ma è anche un contesto perfetto per mettere a frutto l'esperienza nella narrazione che Double Fine ha affinato negli anni. Sebbene si basi su canoni classici (buoni vs. cattivi) la storia è appassionante e contiene anche qualche colpo di scena davvero sorprendente. Il bilanciamento tra leggerezza e profondità è realizzato alla perfezione, grazie ad un'ironia che pervade tutti i dialoghi e tutte le ambientazioni, anche quelle più oscure. Certo, le meccaniche di gameplay sono "vecchie" e l'impianto di gioco non fa gridare al miracolo, ma la varietà e l'estrema creatività presenti in ogni livello compensano alla grande. Psychonauts 2 è una nuova gemma nel mercato videoludico, così come il primo capitolo, ma speriamo che questa volta sappia raccogliere più successi a livello commerciale, perché ha tutte le carte in regola per farlo e se lo meriterebbe.

Voto finale

Psychonauts 2

Pro

  • Grande varietà di gameplay
  • Ambientazioni belle e curate
  • Musiche e effetti audio di ottimo livello
  • Storia appassionante
  • Dialoghi e situazioni molto divertenti

Contro

  • Gestione poteri scomoda
  • Combattimenti noiosi alla lunga
  • Difficoltà bassa per esperti di Platform
  • Troppi tipi di collezionabili diversi

Vezio Ceniccola
Vezio Ceniccola Scrivo, fotografo, smanetto coi PC, sfreccio con bici e monopattini elettrici. Ogni tanto m'innamoro di giochini indie e gadget assurdi, che poi diventano protagonisti delle mie recensioni. Tra le cose che mi tengono lontano dal PC ci sono la Storia (con la S maiuscola), la musica e lo sport.
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