Recensione ROCCAT Vulcan TKL Pro: per gamer esigenti (foto)
Se bazzicate il mondo del gaming su PC avrete quasi sicuramente sentito parlare di ROCCAT. C'è chi pensa che il marchio abbia avuto un declino nel corso degli anni, ma non molto tempo fa ROCCAT è stata acquisita da Turtle Beach. Le due società hanno unito le forze proponendo una nuova gamma di prodotti top dedicati proprio al gaming su PC, tra cui la nuova linea di tastiere ottico meccaniche Vulcan. Proprio grazie a ROCCAT abbiamo avuto l'opportunità di provare con mano la nuovissima Vulcan TKL Pro, disponibile sul mercato dal 30 ottobre 2020. Ecco le nostre impressioni a riguardo.
Anche in questo caso non ha molto senso soffermarsi sulla confezione. Ci trovate la tastiera, un cavo USB C/USB A e la manualistica. Poggiata sulla propria scrivania, ROCCAT Vulcan TKL Pro si presenta come una tastiera particolarmente aggressiva. Si tratta, per cominciare, di un modello "corto", sulla falsa riga della Logitech G915 TKL. Del tutto assente quindi il tastierino numerico. Sono tre le principali motivazioni per cui dovreste preferire un modello del genere: è più facile da portare in trasferta, occupa meno spazio sulla scrivania e riduce la distanza dalla tastiera al mouse, cambiando di fatto la postura e in generale l'impostazione delle braccia mentre si gioca.
PRO
- Luminosissima
- Switch ottico-meccanici
- Pomello in stile mixer
CONTRO
- Ci si deve fare l'abitudine
- Prezzo elevato
- Layout USA

Una soluzione sicuramente particolare e non per tutti, ma non per questo meno efficiente, anzi. Presa l'abitudine è probabile riuscire a preferire una tastiera corta ad una classica proprio per via della posizione di utilizzo. La larghezza complessiva è di soli 360 mm (più corta quindi del già citato modello Logitech). Anche il peso è contenutissimo, appena 660 grammi, sorprendete anche considerati i materiali di buona qualità e la solidità complessiva della Vulcan TKL Pro. Anche le altre dimensioni contribuiscono a renderla compatta: 34 mm di altezza (senza piedini), 133,3 mm di lunghezza. A livello costruttivo la tastiera è sottile e protetta da un rivestimento superiore di alluminio in lega aeronautica leggermente zigrinato. Sotto invece c'è una scocca plastica di buona qualità. Sotto troviamo cinque sezioni gommate che garantiscono un ottima presa alla scrivania. Due di queste nascondono i piedini che però, a differenza di altri modelli, non sono regolabili.

In alto a destra si nota l'elegantissimo controllo del volume per i contenuti multimediali, basato su quello dei mixer musicali (per ammissione della stessa ROCCAT!).
C'è una certa soddisfazione a girarla, c'è anche il caratteristico rumore e feedback dei pomelli dei mixer. Il resto dei controlli multimediali è delegato ai pulsanti da F9 a F12 tramite la combinazione con il pulsante FN. Subito sotto troviamo altri pulsanti utili tra cui quello per la Game Mode. Il nostro modello è layout USA, non sappiamo se ROCCAT lancerà in Italia anche una variante con layout nostrano.

Ma ROCCAT Vulcan TKL Pro in quale categoria di tastiere si inserisce? Potremmo quasi dire "in una tutta sua", ma se proprio volessimo categorizzarla diremmo in quella delle ottico meccaniche. Gli switch di cui è dotata sono proprietari, e danno anche il nome alla tastiera: si chiamano Titan Switch Optical. Da un punto di vista "meccanico" sono switch lineari. A differenza di quelli classici però si attuano grazie all'attraversamento di un fascio di luce dopo una corsa di 1,4 mm. A cosa serve? Semplice: a tradurre più velocemente l'input che state immettendo premendo il pulsante in gioco.
In questo modo il pulsante ha una corsa lunga come una tastiera meccanica, restituendo un feeling del tutto identico, ma con un'attuazione molto più rapida e precisa. Tant'è che ROCCAT usa come slogan "ottica nella risposta, meccanica al tatto". Lato hardware la Vulcan TKL Pro integra persino un processore (un ARM Cortex-M0 a 32 bit) proprio per svolgere al meglio il suo compito. I pulsanti sono garantiti per un ciclo di vita di circa 100 milioni di pressioni. La velocità di polling invece è pari a ben 1.000 Hz.

Il design complessivo risulta estremamente ribassato, in modo da permettere di mantenere le mani in piano e prevenire l'affaticamento. È pur vero che questo genere di design, in combinazione con i particolari pulsanti rialzati, necessitano da parte dell'utente un po' di rodaggio prima di entrare del tutto in sintonia. Non tanto durante il gaming, dove la precisione dei tasti e la velocità di traduzione dell'input fanno da padrone, quanto più in fase di digitazione.
Come ogni recensione, anche questa è scritta utilizzando unicamente la tastiera di cui vi stiamo parlando. La velocità di digitazione è ottima, a tratti incredibile, ma appunto, bisogna prenderci la mano e non è raro (anzi) incappare in errori di battitura di vario genere. Per quanto riguarda il gaming, la Vulcan TKL Pro ci ha accompagnato durante i nostri test della RTX 3070: l'abbiamo quindi sfruttata a più riprese con giochi quali Ghostrunner, Wolfenstein Youngblood, Overwatch e Control.

Bellissima la retroilluminazione. Ogni pulsante ha il suo LED e nel complesso vantano una luminosità massima davvero elevata. L'effetto Onda è davvero ipnotico da osservare, c'è una piccola clip qui di seguito. Una volta installato il software proprietario ROCCAT Swarm potete davvero sbizzarrirvi. Vista appunto la presenza di un LED per ogni tasto potete di fatto creare le combinazioni di colori che vorrete, illuminando ad esempio solo una porzione della tastiera piuttosto che un'altra.
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Visto che siamo entrati in tema, com'è il software proprietario di ROCCAT? Meglio di quanto sperassimo. La grafica è piuttosto semplice, quasi vecchio stile, ma di funzionalità ce ne sono un bel po', alcune anche divertenti. Ad esempio è possibile impostare un feedback acustico che riproduce il suono di una macchina da scrivere ogni volta che digitate un tasto. Quasi inutile, vero, e probabilmente la attiverete una volta giusto per vedere come funziona. È comunque un simpatico extra che non trovate su altri software. Sempre nella pagina di partenza ci sono anche delle regolazioni relative al ritardo della ripetizione dei caratteri, utile per migliorare la digitazione.

Da brava tastiera gaming poi, lascia la libertà all'utente di impostare i tasti come più gli piace, abbinando magari funzioni specifiche o macro creabili direttamente dal software. C'è di che perderci la testa tra le impostazioni, il che è un bene per gli utenti più smanettoni.
Potete tra l'altro selezionare il tasto da riprogrammare direttamente dalla riproduzione della Vulcan TKL Pro. Infine il già citato menu per l'illuminazione, che vi permette anche di appoggiarmi al sistema AIMO per la sincronizzazione di tutti i dispositivi ROCCAT dotati di LED RGB.

Un altro dettaglio prima di avviarci alla chiusura della recensione. Vulcan TKL Pro integra il sistema Easy-Shift[+]. Sostanzialmente tenendo premuto il caps lock alcuni pulsanti della tastiera assumono nuove funzionalità, "raddoppiando" sulla carta il numero di pulsanti a disposizione dell'utente. Ci si può abbinare macro, controlli multimediali, tasti classici e tanto altro. Il tutto è ovviamente regolabile dal software Swarm.
Prezzo
La qualità, lo saprete, si paga anche a caro prezzo. Quello di ROCCAT Vulcan TKL Pro è in linea con gli avversari, in certi casi anche inferiore. Il prezzo di listino è pari a 159,99€, e per i più esigenti c'è anche il modello con tastierino numerico a 199,99€. La data di uscita è fissata per il 30 ottobre.
Al momento quindi non abbiamo un link per l'acquisto, ma dovreste trovarle su Amazon senza troppi problemi seguendo questo link
Foto





Giudizio Finale
ROCCAT Vulkan TKL Pro
Voto finale
ROCCAT Vulkan TKL Pro
Pro
- Luminosissima
- Switch ottico-meccanici
- Pomello in stile mixer
Contro
- Ci si deve fare l'abitudine
- Prezzo elevato
- Layout USA