Samsung Gear Fit, la recensione (foto e video)

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Tech Master

Gli indossabili troveranno nel 2014 il primo vero anno in cui proliferare in modo più importante sugli stand dei negozi e l'azienda che più ha voluto spingere (anche nel precedente anno) su questa categoria è sicuramente Samsung. Gear Fit è un prodotto del tutto nuovo, curioso, ma che ancora deve trovare il suo spazio in un mercato che si deve ancora assestare. Riuscirà a mantenere le alte aspettative?

Articolo aggiornato l'11 aprile 2014.

PRO

  • Schermo curvo molto bello
  • Compatibile con Android KitKat
  • Sensore di battito cardiaco
  • Software semplice da utilizare

CONTRO

  • Utilizzo in verticale sacrificato in parte
  • Manca il GPS
  • Manca una funzione di sveglia
  • Non è disponibile un bracciale di materiale più pregiato

Confezione

All'interno della confezione di Gear Fit, classica per Samsung, troviamo un alimentatore da parete microUSB (il cavo è unico e non si può scollegare), della manualistica e il piccolo adattatore per la ricarica, abbastanza piccolo da essere facilmente tenuto in tasca o per essere perso in un angolo remoto della casa.

Costruzione e vestibilità

Samsung Gear Fit 02

Gear Fit ha entrambe le faccie della medaglia ben esposte. È sicuramente bellissimo ed elegante il suo schermo curvo (ma ne parleremo meglio dopo), con un bordo argentato. Sarà impossibile passare inosservati con un dispositivo del genere al polso. Allo stesso tempo però è un dispositivo da fitness e il bracciale in silicone ce lo ricorda bene. La chiusura (molto solida) è ad incastro e il materiale è gradevole sulla pelle, ma sicuramente un po' cheap, specialmente paragonato al Gear Fit vero e proprio. Al molto non da particolarmente fastidio, visto il cinturino molto sottile e nel complesso un Gear Fit abbastanza compatto. È più ingombrante (come spessore) di un Pebble, ma meno di uno dei molti orologi da uomo.

Nel complesso comunque al polso si avrà l'idea sempre di avere un prodotto di qualità, molto bello esteticamente e che non ha particolari svantaggi rispetto ad un orologio classico o uno da sport. Certo è che un cinturino più elegante, anche da acquistare a parte, non avrebbe guastato.

Hardware

Samsung Gear Fit 13

Dal punto di vista hardware c'è poco da dire, visto che Gear Fit è ben lontano da uno smartwatch e non ha un hardware abbastanza importante da entrare nei "registri". È garantita però la certificazione IP67 e il bluetooth è alla versione 4.0, che garantisce bassi consumi energetici. Gli unici due fattori che possono contare in un bracciale sono quindi presenti. Segnaliamo comunque anche la presenza di accelerometro, giroscopio e anche di un sensore di battito cardiaco. Il voto non può però salire oltre, se consideriamo questo dispositivo come un dispositivo per il fitness, essendo assente il GPS, che avrebbe permesso di tracciare in modo accurato i vari sport.

La funzionalità di tracciamento del GPS è comunque possibile, ma solo portandosi appresso uno smartphone collegato.

Display

Samsung Gear Fit 01

Lo schermo di Gear Fit è un Super AMOLED curvo da 1,84 pollici. L'effetto visivo è di sicuro di grande impatto, essendo lo schermo molto luminoso e con dei colori molto vividi. La visibilità sotto la luce del sole è buona (sopratutto per essere un Super AMOLED), ma è comunque spesso necessario premere l'unico tasto fisico presente per risvegliarlo, in quanto il movimento del braccio utile a risvegliarlo è molto ampio e quindi non sensibile come, per esempio, su Galaxy Gear e Gear 2.

Software

Samsung Gear Fit 06

Come avrete capito, essendo l'hardware un componente di secondo piano in un bracciale, quello che conta di più è il software. E qui ci scontriamo con scelte di Samsung in parte molto difficili da comprendere. Partiamo quindi dai lati negativi: intanto l'utilizzo del Gear Fit è pensato solo ed esclusivamente in orizzontale, diventando quindi automaticamente anti-intuitivo. Se pensate che comunque la scelta sia comprensibile (ovvero per poter leggere testi più lunghi di un paio di parole), capirete rapidamente che consultare l'ora e far scorrere le icone in orizzontale non è comodo, neanche dopo vari giorni di utilizzo. Oltre a questo non comprendiamo la scelta di non includere un tracciamento del sonno o una sveglia, rendendo di fatto comunque il dispositivo incompleto per molti. È possibile, dopo l'aggiornamento dell'11 aprile, utilizzare correttamente lo smartphone anche in verticale.

La visibilità rimane comunque abbastanza buona e il testo viene ridimensionato correttamente.

L'interfaccia è molto ben disegnata

L'interfaccia è molto ben disegnata e la possibilità di gestire anche sfondi personali lo rendono molto interessante. Le notifiche sono complete (nel senso che è possibile leggere per intero qualsiasi notifica ricevuta sul telefono) e non mancano cronometro e conto alla rovescia. Impossibile però installare altre applicazioni (come per esempio accade su Gear 2). Abbiamo poi la possibilità di cambiare i brani in ascolto sullo smartphone (e leggere il titolo) e anche di rintracciare lo smartphone in caso lo avessimo smarrito (facendolo suonare). Per quanto riguarda l'ambito più strettamente legato al fitness abbiamo un contapassi (che noi abbiamo lasciato sempre attivo), un "tracciatore" di esercizi e un contatore di frequenza cardiaca. Gli esercizi a disposizione sono corsa, camminata, escursionismo e ciclismo. I dati (noi abbiamo provato corsa) sono abbastanza precisi, ma mancando il GPS non è possibile tracciare con precisione le distanze e i percorsi fatti.

È possibile poi calcolare il battito cardiaco e attivare il calcolo durante la corsa (cosa che nel video abbiamo erroneamente detto non essere possibile) e ottenere poi anche la media del battito. È possibile infine impostare degli obiettivi: distanza, tempo o calorie e in base a questi ricevere anche degli incitamenti durante la corsa.

L'intergrazione con S Health è buona, anche se noi l'abbiamo potuta provare solo in parte (in quanto il software non funziona ancora correttamente). Rimane un prodotto quasi incompleto: non perfetto come orologio (scomodo in orizzontale) e non perfetto come dispositivo per lo sport, oltre al fatto che non si differenzia particolarmente da Gear 2 Neo in vendita allo stesso prezzo (ma molto più completo). Segnaliamo poi come, se non foste interessati all'integrazione con S Health, l'apk di Gear Fit Manager, lo renderà compatibile con qualsiasi smartphone almeno 4.4 KitKat.

Autonomia

L'autonomia di questo Gear Fit è di circa 3 giorni completi (spento la notte) con il contapassi sempre attivo.

È meno di un dispositivo simile, come può essere Jawbone Up, ma che però non ha schermo e moltissime altre funzioni.

Prezzo

Il prezzo a cui viene venduto Gear Fit è di 199€ (il nostro arriva da ePRICE). Un prezzo tutto sommato onesto per il tipo di prodotto e qualità dello stesso, ma un po' alto se considerato il numero di funzioni disponibili.

Acquisto

Gear Fit è disponibile su ePRICE a 198€.

Foto

Giudizio Finale

Samsung Gear Fit

Samsung Gear Fit ha in parte deluso le nostre aspettative. Poteva essere un prodotto intermedio fra Gear 2 e un bracciale per il fitness senza schermo, ma si è rivelato un prodotto intermedio anche nelle sue capacità, lasciandoci scettici sul motivo per cui lo dovremmo preferire ad un Gear 2. Rimane un dispositivo esteticamente notevole e con uno schermo che farà stupire tutti gli amici, ma le sue funzioni limitate lo rendono interessante, sopratutto rispetto al già citato Gear 2, per un target molto ristretto: chi è interessato a notifiche e al fitness, ma solo in modo più generico. Un plus importante è però la compatibilità, con le notifiche (ma non con S Health) anche su altri smartphone non Samsung.

Sommario

Confezione 7

Costruzione e vestibilità 8.5

Hardware 8.5

Display 8

Software 7

Autonomia 8

Prezzo 6.5

Voto finale

Samsung Gear Fit

Pro

  • Schermo curvo molto bello
  • Compatibile con Android KitKat
  • Sensore di battito cardiaco
  • Software semplice da utilizare

Contro

  • Utilizzo in verticale sacrificato in parte
  • Manca il GPS
  • Manca una funzione di sveglia
  • Non è disponibile un bracciale di materiale più pregiato

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Ho fondato AndroidWorld nel 2008 durante il mio periodo di studi di ingegneria a Firenze. Ho continuato a gestire AndroidWorld e poi SmartWorld, espandendo quindi l'ambito di competenza, all'interno prima di Banzai Media e poi di Mondadori. A oggi svolgo principalmente il lavoro di gestione del mio team e di rapporto con i marchi, ma non per questo sono meno operativo. Sono conosciuto principalmente per le mie video recensioni di smartphone su YouTube, ma la mia specializzazione riguarda anche wearable (come smartwatch e smart ring), dispositivi di domotica e altri gadget tecnologici sfiziosi. Dal 2011 al 2014 ho lavorato sulla rivista Android Magazine disponibile in edicola e in versione digitale. Sono autore di tre guide riguardanti Android edite da LSWR. Molti di questi trovano spazio sul canale TikTok di SmartWorld. Tre le mie passioni principali la musica elettronica (in quasi qualsiasi declinazione) e le costruzioni LEGO, che sono il principale nemico del mio conto in banca.
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