Recensione SCUF Reflex: il controller PS5 che arriva a costare quanto una PS5

Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Tech Master
Recensione SCUF Reflex: il controller PS5 che arriva a costare quanto una PS5

Recensione SCUF Reflex

SCUF, il celebre marchio di controller premium, propone la sua versione rivisitata del DualSense di Sony. E ovviamente non potevano mancare le palette (o paddle), ciò che hanno reso celebri i pad di SCUF negli anni. Ecco quindi SCUF Reflex, in una versione da noi personalizzata tramite l'apposito editor presente sul sito ufficiale.

PRO

  • Estramemente personalizzabile...
  • Molto simile ad un DualSense...
  • Palette posteriori programmabili senza software
  • Levette sostituibili

CONTRO

  • ... anche se il prezzo cresce in modo esorbitante
  • ... forse anche troppo
  • Confezione povera
  • 6 mesi di garanzia

Confezione

La confezione dello SCUF Reflex include il controller, un cavo USB di 2 metri ricoperto in tessuto, due levette analogiche di ricambio (diverse però da quelle installate), e un ampio manuale che spiega tutte le caratteristiche del prodotto. Se volete, con una spesa extra di circa 40€ vi portate a casa una custodia protettiva, un tubetto di Gamer Grip, un set di 4 analogici e un cavo USB-C di 3m. Diciamo che, visto il prezzo del controller, il pack di accessori extra doveva forse essere incluso di default.

Costruzione ed ergonomia

Se non fosse che teniamo per le mani una versione super personalizzata dello Scuf Reflex, l'impressione sarebbe quella di maneggiare un DualSense originale in tutto e per tutto. E badate bene, non è un difetto, anzi: ricordandoci delle plastiche degli SCUF Impact e Infinity 4PS Pro, i passi in avanti fatti in tal senso sono davvero importanti. I difetti delle scocche e di alcuni dettagli, che in certi punti risultavano quasi "tagliati con l'accetta", sono fortunatamente un lontano ricordo.

Le dimensioni, le forme e persino il peso sono quanto di più simile si possa trovare sul mercato a quelle di un DualSense. Giusto il peso è diverso sulla carta (302 grammi lo SCUF Reflex, 279 grammi il DualSense di Sony), ma quasi non sembrerebbe tenendoli in mano, visto che il bilanciamento complessivo è quasi identico. A renderlo drasticamente diverso però ci sono tre caratteristiche: i colori, che possono essere personalizzati in ogni minimo aspetto tramite un apposito editor di livrea; la composizione del retro, che può essere equipaggiato con un grip aggiuntivo in gomma zigrinata; e, dulcis in fundo, i celebri Paddle, le palette configurabili che caratterizzano i controller di SCUF oramai da diverso tempo. Veniamo quindi alle caratteristiche essenziali di questo controller.

SCUF Reflex è sia un controller wireless che cablato. Per la modalità wireless si appoggia al Bluetooth su PC e al classico abbinamento dei controller Sony su PS5.

In modalità cablata si può sfruttare il cavo in dotazione o qualsiasi altro cavo tipo C, visto che la porta di collegamento è in bella vista. Peccato che quello in confezione sia di soli 2 metri. Proprio su PC il cavo torna particolarmente utile nel caso vogliate giocare alle esclusive PlayStation disponibili ad esempio su Steam. Abbiamo sfruttato lo SCUF Reflex per provare con mano Spider-Man Remastered, e solo ed esclusivamente in modalità cablata si ha accesso alle funzionalità classiche del DualSense (dorsali adattivi, speaker, feedback aptico).

Le dimensioni ammontano a 160 x 105,92 x 66 mm. Da un punto di vista ergonomico, le forme, come già specificato, sono identiche a quelle del DualSense. Ciò significa che se avete una PS5 e vi trovate bene con il DualSense, non avrete problemi di adattamento con lo SCUF Reflex. Anzi, in fase di acquisto è possibile optare per aggiungere un grip sul retro che va in sostanza ad aggiungere una copertura gommata e zigrinata alle due estremità.

La gomma in questione si fonde con il resto della plastica della scocca posteriore, senza risultare evidente o comunque posticcia. Impugnarlo, specialmente con questa soluzione posteriore, è un vero piacere. Il bilanciamento, come accennato, è identico al DualSense, visto che parte dell'hardware presente a bordo è di fatto identico. Sempre in fase di acquisto ci sono delle accortezze che potrebbero renderlo più leggero: è infatti possibile rimuovere del tutto i motori di vibrazione, una caratteristica che alcuni reputano una distrazione durante le sessioni di gioco. Senza quelli il peso cala per forza di cose, così come il bilanciamento complessivo. Buona parte del peso in questo caso è sulla parte frontale, mentre le impugnature sono più leggere. Attenzione: non è un'operazione che è possibile compiere da soli (o almeno, non senza conoscenze pratiche). Anche per questo si tratta di una scelta da effettuare in fase di acquisto.

Persino il feedback dei tasti è praticamente identico a quello del DualSense: la croce direzionale, i 4 tasti, il touchpad sono uguali, e forse solo le levette analogiche sono leggermente differenti.

Il meccanismo è forse leggermente più morbido, e la superficie è più concava. E c'è poi da dire che le levette dello SCUF Reflex sono fatte per essere sostituite con facilità, tant'è che ce ne sono due in più nella confezione. Una è della stessa lunghezza delle altre ma dotata di una superficie concava, l'altra invece è una levetta più alta. SCUF suggerisce l'analogico lungo a destra, per migliorare la precisione di mira, e quello corto concavo a sinistra per avere più controllo sul movimento del personaggio. Il controller vi permette insomma di sperimentare con levette diverse, avendo però a disposizione la stessa qualità di un DualSense.

Identici (sì, lo abbiamo ripetuto più volte) anche i pulsanti dorsali; l'unica differenza consiste nella texture (ed eventualmente nel colore). I due trigger bassi del controller SCUF presentano una leggerissima zigrinatura con una trama in stile fibra di carbonio. Nulla di eclatante, sia chiaro. Dobbiamo per forza di cose aprire una parentesi a riguardo dei dorsali inferiori.

Di base il Reflex è equipaggiato con gli stessi dorsali adattivi del DualSense, quelli di cui è provvisto anche il nostro modello. Con un extra di ben 44,99€ è possibile montare i così detti grilletti Instant, pensati quasi esclusivamente per gli sparatutto. I grilletti di questo tipo sono appunto istantanei, e vanno a simulare in tutto e per tutto il clic del mouse. Di conseguenza, se pensate di usare il controller in giochi sportivi, di corsa o comunque in titoli che sfruttano tutta la corsa del pulsante dorsale, evitate come la peste questo genere di upgrade. Se invece la vostra idea è di usarlo prevalentemente con Call of Duty e simili, potrebbe costituire una vera e propria svolta. Peccato però che si sia persa per strada la soluzione dei così detti Trigger Stop dei vecchi SCUF, ovvero un regolatore che permetteva di passare da grilletto classico a istantaneo.

Anche il resto della dotazione è la medesima che ci si aspetterebbe da un DualSense: microfono (con tasto ad-hoc per mutarlo), speaker frontale, giroscopio, jack audio, porta USB-C per la ricarica e il collegamento.

Veniamo quindi ad un altro dei tre punti di svolta rispetto al DualSense: le Palette Configurabili. Come da tradizione SCUF, anche Reflex è dotato dei paddle posteriori, ovvero palette posizionate in modo ergonomico che permettono di avere a disposizione 4 tasti in più. Lo scopo è quello di avere dei tasti a portata delle dita posteriori (in questo caso le dita medie), in modo che i pollici siano sempre posti sulle levette analogiche. Se ci sono quindi dei tasti fra quelli di destra o della croce direzionale che usate di frequente, potete riprogrammarli sulle palette posteriori in modo da non dover appunto spostare i pollici. Il loro colore corrisponde a quello del Retro che avete scelto (nel nostro caso quindi Light Gray); sulle estremità presentano una texture simile a quella dei pulsanti dorsali. Le 4 palette sono inserite in una sorta di gobba posteriore su cui spicca un tasto aggiuntivo: quello per la gestione dei Profili.

Già di base le palette sono configurate per riprodurre alcuni dei tasti del controller, e con la pressione del tasto Profili potete ciclare tra profilo Sparatutto, Sport e Corsa. Il bello però è che è tutto riprogrammabile, senza l'ausilio di software o strumenti "strani". Ve lo spieghiamo meglio nel paragrafo relativo alle funzionalità. Le palette possono anche essere sfilate. Potrebbero esserci dei giochi in cui è preferibile non averli, o magari potete sfilarle anche solo per dare una pulita al controller. Al momento non ci sono palette sostituite da acquistare sullo store di SCUF, ma è possibile che in futuro il marchio lanci delle varianti caratterizzate da lunghezze variabili o altre peculiarità.

L'unica vera debolezza strutturale è da ricercarsi nella scocca frontale, quella removibile per accedere alle levette analogiche. Essendo appunto removibile, deve per forza di cosa avere degli incastri in plastica che ne permettono la rimozione.

La plastica di questa scocca è molto sottile e ci sono dei punti in cui risulta un po' flessibile. Nulla che compromettà la qualità complessiva, e probabilmente era impossibile fare altrimenti senza compromettere la modularità del controller. In definitiva, SCUF Reflex sembra quasi una versione moddata del DualSense di PS5. C'è però da dire che non ci sono solo i 4 paddle posteriori, ma anche vari profili d'uso da richiamare con l'apposito pulsante e la possibilità di cambiare le levette analogiche, cosa che con kit di terze parti (tra i più celebri c'è quello di eXtremeRate) non è certo facile da ottenere.

Funzionalità e autonomia

SCUF Reflex non si appogia a software o a strani strumenti per rimappare le palette posteriori. Nei modelli precedenti c'era un sistema brevettato da SCUF che prevedeva l'uso di un magnete. Sul Reflex invece rimappare il tutto è molto più semplice.

Si preme il pulsante Profili sul retro per trovare quello dei tre che volete modificare, ripremete il pulsante Profili stavolta tenendolo premuto e si preme poi paletta e tasto che gli volete abbinare in contemporanea.Per salvare il tutto basta premere nuovamente Profili e il gioco, letteralmente, è fatto. Alle palette potete di fatto abbinarci qualsiasi tasto, compresi L3, R3 o anche l'intera croce direzionale. Rapido e indolore, e soprattutto comodissimo, così comodo che potreste ipoteticamente farlo anche in gioco nel caso vogliate sperimentare in presa diretta.

Non c'è molto altro da dire a riguardo delle funzionalità del Reflex. Il resto delle caratteristiche le eredita dal DualSense. Ritroviamo quindi i grilletti adattivi (li abbiamo testati anche su PC con Spider-Man Remastered), il medesimo feedback aptico di alta qualità, il potente speaker frontale (che su PC può essere addirittura usato come speaker di tutto l'audio PC). La mancanza del software è un pro ma anche un contro, visto che il resto dei tasti non può essere rimappato.

Approfittiamo per parlare anche dell'autonomia. Manco a dirlo, è simile in tutto e per tutto a quella del DualSense. Nonostante si tratti di una batteria più ampia di quelli in dotazione ai DualShock e modelli simili, le nuove funzionalità presenti a bordo anche di questo Reflex di SCUF consumano più di prima. Ovviamente se scegliete il modello privo di motori di vibrazione e con grilletti istantanei la situazione tende a migliorare. Nulla vieta di giocarci durante la ricarica, ma in ogni caso mettete in conto che potrebbe essere saggio ricaricarlo a fine di ogni sessione di gioco intensa.

Personalizzazione

Si possono muovere varie critiche allo SCUF Reflex, ma in quanto a personalizzazione non è secondo praticamente a nessuno. L'editor integrato nello store online di SCUF vi permette di scegliere quasi ogni componente del controller, anche se ovviamente il prezzo lievita ad ogni aggiunta. Come prima cosa si regola il colore della scocca, a scelta fra livree designer o colori "standard".

Se scegliete tra le livree designer, si colorerà in automatico anche il touchpad. Altrimenti potrete decidere singolarmente il colore del touchpad.

Si decide poi il colore della scocca inferiore, quella removibile per accedere alle levette analogiche. Come avrete forse notato, ce ne sono di gratuite e a pagamento.

Si passa poi agli analogici. Se li volete tutti convessi o lunghi potete deciderlo dall'editor. Tenete però di conto che ce ne sono già un paio extra in confezione.

Potete decidere persino il colore degli anelli che circondano le levette analogiche. La scelta è fra i colori della scocca inferiore, in modo che possiate richiamare o il design di quella superiore o la colorazione di quella inferiore.

C'è poi la scelta dei tipi di grilletti posteriori. Quelli standard adattivi, che ritroviamo anche sui DualSense classici, non vantano costi extra. Se scegliete quelli istantanei in stile clic del mouse dovrete sborsare 44,99€ in più.

Scelta la tipologia si passa al colore dei grilletti. Si può cambiare il colore sia di L1 e R1 che di R2 e L2 (ovviamente spendendo di più).

Adesso è il turno di croce direzionale e tasti. Questi ultimi possono solo essere colorati (anche bianchi e neri senza costi extra), non ci sono varianti con i simboli PlayStation. Colorare la croce direzionale costa un po' meno. Potete poi personalizzare persino il colore dei tasti Crea, Opzioni e Home.

Si passa infine al retro. Cambiare la scocca con una equivalente di colore grigio costa 7,99€. La spesa sale a 25€ se volete il grip gommato (che abbiamo noi in dotazione). Vista la natura del controller è forse la modifica più sensata tra quelle proposte.

L'ultimissima modifica riguarda la vibrazione. Come accennato è possibile far rimuovere i motori di vibrazione per alleggerire il controller, ma vi costerà 9,99€.

In definitiva è davvero facile creare una combinazione a tutti gli effetti unica.

Possibile che in futuro SCUF rilasci anche pezzi da comprare in un secondo momento, come scocche inferiori, levette colorate e altri elementi di personalizzazione. Certo è che il prezzo finale è incredibilmente elevato, ve ne parliamo nel prossimo paragrafo.

Prezzo

Il prezzo di SCUF Reflex non vi piacerà. A dirla tutta già in passato i controller di SCUF costavano tanto, ma con Reflex si sono in qualche modo superati. Il modello base, senza alcun tipo di modifica, viene a costare 219,99€. Pensate che sia un esagerazione? Con tutte le modifiche estetiche apportabili e aggiungendo grilletti istantanei (pensati per gli FPS), grip gommato e pacchetto di accessori si arriva persino a circa 450€, un prezzo che supera quello di una PlayStation 5 Digital. Vediamo i singoli prezzi:

  • Controller base: 219,99€
  • Scocca superiore: 14,99€ o 29,99€
  • Touchpad: 12,99€
  • Scocca inferiore: 12,99€
  • Anelli: 2,49€ l'uno
  • Trigger Instant: 44,99€
  • Bumper: 12,99€
  • Grilletti: 12,99€
  • D-Pad: 7,99€
  • Kit di tasti: 12,99€
  • Crea/Opzioni: 3,99€
  • Tasto Home: 3,99€
  • Retro: 7,99€ no grip, 24,99€ con grip
  • Vibrazione non attiva: 9,99€
  • Pacchetto di accessori extra: 45€

Nulla vieta di prenderlo "liscio", ovvero senza nessuna di queste modifiche.

Come accennato nella recensione, vi consigliamo però di prendere in considerazione almeno il Grip posteriore. Navigando sul sito di SCUF potreste notare che ci sono anche le varianti Reflex Pro e Reflex FPS. La prima è semplicemente il Reflex con il retro grip, mentre la seconda è una variante dotata di grilletti istantanei..

In ogni caso, anche solo il modello base costa veramente tanto. Un buon controller competitivo costa tanto da sempre, chiariamolo. L'Astro C40 TR all'epoca costava 199,99€, il NACON Revolution Unlimited Pro Controller 170€, l'Xbox Wireless Elite 179,99€, e potremmo continuare così a lungo. Nessuno vi obbliga a personalizzare la livrea e altri dettagli con i vari colori a disposizione. C'è però da dire che, limitandosi al modello base, ciò che si va davvero a pagare sono solo le palette posteriori. Di fatto il controller è identico ad un DualSense, e quasi si ha l'impressione di trovarsi proprio di fronte ad un controller originale moddato da SCUF.

Se non altro il sistema di palette funziona alla grande, e stavolta è facile riprogrammarle e adattarle addirittura ad usi anche diversi tra loro. Per l'acquisto ci si deve rivolgere obbligatoriamente allo store ufficiale SCUF. Per qualche motivo poi la garanzia garantita è di soli 6 mesi. Un fattore (negativo) di cui tenere di conto.

Recensione SCUF Reflex - Foto dal vivo

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

SCUF Reflex

SCUF Reflex è quel genere di prodotto che fa discutere. Il voto finale che non arriva al 9 dipende da tre fattori: dalla confezione povera, dal prezzo che può raggiungere vette esorbitanti e dall'estrema somiglianza con il DualSense di PS5. Quest'ultimo, come già specificato, non è necessariamente un difetto. Il DualSense di fatto è una delle cose che ci piacciono di più della PlayStation 5, ma forse si poteva osare di più in tal senso. A renderlo un gran bel controller ci sono tutte le possibilità di personalizzazione offerte dall'editor, perfette per costruire un dispositivo esteticamente unico, e il sistema posteriore di palette. Quest'ultimo non solo è riprogrammabile direttamente dal controller, ma presenta anche tre diversi profili da personalizzare. Se quindi cercate un prodotto affidabile come un DualSense, personalizzabile e dotato di pulsanti extra programmabili, SCUF Reflex è ciò che fa per voi, a patto però di non avere problemi di budget.

Sommario

Confezione 5

Costruzione ed ergonomia 9

Funzionalità e autonomia 8

Personalizzazione 10

Prezzo 4

Voto finale

SCUF Reflex

Pro

  • Estramemente personalizzabile...
  • Molto simile ad un DualSense...
  • Palette posteriori programmabili senza software
  • Levette sostituibili

Contro

  • ... anche se il prezzo cresce in modo esorbitante
  • ... forse anche troppo
  • Confezione povera
  • 6 mesi di garanzia

Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", mi sono avvicinato al mondo dell'informatica e della tecnologia alla tenera età di 5 anni. Mi occupo di news e recensioni legate ai PC (desktop e laptop) e al gaming, ma non disdegno elettrodomestici smart quali scope elettriche e friggitrici ad aria, preferibilmente con Bluetooth e Wi-Fi. Se trovate un meme sui canali social di SmartWorld è probabilmente colpa mia.