Skullcandy Indy ANC: un po' di tutto ad un prezzo accettabile

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
Skullcandy Indy ANC: un po' di tutto ad un prezzo accettabile

Forse non tutti lo sanno, ma nel panorma dei dispositivi audio Skullcandy è una delle aziende che vende di più al mondo: nonostante sia stata fondata solo nel 2003, secondo Counterpoint a inizio 2020 era la nona società al mondo per vendita di auricolari true wireless, appena sopra Huawei.

Dietro quel look giovanile, tutto teschi e ammiccamenti, si nasconde quindi una società che sa il fatto suo e che recentemente ha lanciato il primo modello di cuffiette con cancellazione attiva del rumore: parliamo delle Skullcandy Indy ANC, che abbiamo provato nelle ultime settimane.

PRO

  • Comode e stabili alle orecchie
  • ANC discreto
  • Certificazione IP55
  • Supporto a Tile
  • Companion app con Personal Sound
  • Ricarica wireless

CONTRO

  • Case plasticoso
  • Audio molto orientato sui bassi
  • Qualche secondo di ritardo nella connessione allo smartphone
  • Microfoni con alti e bassi

Confezione

La confezione di vendita è abbastanza standard: al suo interno, oltre a case e auricolari, troviamo un po' di manualistica, un cavetto USB/USB-C piuttosto corto, due coppie di gommini aggiuntivi e un paio di alette aggiuntive.

Costruzione e comodità

Prendendolo in mano, il case non trasmette una grande sensazione di qualità costruttiva: è molto plasticoso e la cerniera è un po' lasca. Con gli auricolari va un po' meglio: pur essendo interamente in plastica e non particolarmente ricercati in fatto di design, sembrano piuttosto solidi. A tal proposito, grazie alla certificazione IP55, potete utilizzarli anche per allenarvi senza temere che il sudore possa rovinarli.

Gli Indy ANC si prestano bene per corse e allenamenti: stanno ben salde alle orecchie grazie alle alette e, anche scuotendo energicamente la testa, non si muovono dal loro post.

La comodità è in linea con la maggior parte dei modelli in-ear: se non vi piace questo tipo di auricolari che si infilano nel canale uditivo, non vi piaceranno questi Indy ANC.

In alternativa, li potrete indossare per un bel po' di ore senza troppi problemi.

Concludiamo con qualche parola sul design, non esattamente dei più sobri: Skullcandy ci tiene ad avere un marchio riconoscibile, quindi il teschio, logo dell'azienda, si trova ben visibile sia sul case che sui due auricolari.

Funzioni e qualità audio

Qualità sonora

Gli Skullcandy Indy ANC hanno un driver da 12 mm con la classica risposta in frequenza da 20 Hz a 20KHz. Il profilo sonoro enfatizza molto i bassi, che risultano piuttosto ingombranti: è un po' un peccato, perché la resa delle frequenze medie è buona, ma capita spesso che queste ultime vengano coperte dei bassi, un po' troppo aggressivi.

Ad esempio, in Utopia degli Austra, un brano già di per sé molto ricco di basse frequenze, risulta difficile ascoltare qualcosa oltre il pompare dei bassi, che oscurano la voce di Katie Stelmanis, decisamente più brillante con altri auricolari.

In ogni caso, lì fuori è pieno di gente che ama le cuffiette piene di bassi: in tal caso, le Indy ANC non vi deluderanno.

Connessione

Gli Skullcandy Indy ANC hanno Bluetooth 5.0: la connessione è stabile e il segnale arriva senza ritardi, ma gli auricolari ci mettono fino a 5-6 secondi a collegarsi allo smartphone.

Purtroppo non supportano il multipoint, quindi non possono collegarsi a più dispositivi contemporaneamente.

Applicazione e controlli

Le cuffiette sono compatibili con l'app Skullcandy, disponibile per Android e iOS: dall'applicazione è possibile vedere lo stato autonomia residua, regolare l'ANC (acceso, spento o Ambient mode) e scegliere un profilo di equalizzazione, selezionando tra le tre modalità Music, Podcast e Movie. Se non amate troppo i bassi, il profilo Podcast (che alza le voci e quindi i medi) può funzionare anche per la musica.

Inoltre, dall'applicazione è possibile attivare e configurare l'opzione Personal Sound. Si tratta di una personalizzazione dell'audio curata da Audiodo, dove ascolterete diverse frequenze e dovrete indicare quali sentite e quali no. Devo ammettere che dopo averla completata, la differenza è sensibile: pur non essendo una rivoluzione, il suono sembra più corposo, intenso.

I controlli di default sono i seguenti:

  •  Tap: Regola il volume (SX abbassa, DX alza)
  • Doppio Tap: Play/Pausa
  • Triplo Tap: Assistente vocale
  • Tap prolungato: cambia canzone (SX brano precedente, DX brano successivo)
  • Tap e tieni prmeuto: regola ANC (ON/OFF/Ambient Mode)
  • Doppio Tap e tieni premuto: cambia profilo Equalizzazione (Music/Podcast/Movie)

I controlli sono un po' odio e amore: mi piace che ci siano così tante possibilità e di per sé funzionano più o meno bene, ma capita di confondersi e lanciare il comando sbagliato ogni tanto.

Un po' a sorpresa, non ci sono sensori di prossimità che mandano automaticamente in pausa la musica.

ANC

L'ANC è promosso con riserva. Si attiva automaticamente ogni volta che tirate fuori gli auricolari dal case (anche se lo avevate disattivato) e causa un piccolo fruscio di fondo, percepibile soprattutto con la musica in pausa.

A parte questo, pur non essendo il miglior ANC mai provato, fa comunque il suo dovere, complice l'ottimo isolamento acustico delle cuffie.

Tile

Una delle grandi sorprese per questi Skullcandy Indy ANC è il supporto a Tile: per chi non la conoscesse, Tile è un'azienda che produce tracker Bluetooth e che di recente ha iniziato a concedere in licenza la propria tecnologia, che può essere integrata in ogni genere di prodotto, come in questi Indy ANC.

Dopo averli associati all'app di Tile, potete quindi ritrovare gli auricolari smarriti: è possibile visualizzare l'ultima posizione nota o farli suonare.

Autonomia

L'autonomia è abbastanza buona, in linea con quelle del mercato: parliamo di 5 ore con ANC attivo e 9 ore con ANC disattivato che, sommate con le ricariche del case, arrivano a 19 ore con ANC attivo e 32 ore senza.

Non manca la ricarica rapida, che garantisce 2 ore di ascolto con una ricarica da 10 minuti, e c'è perfino la ricarica wireless.

Microfoni

Come potete sentire nella registrazione di seguito, i microfoni riescono a catturare bene la voce anche con rumore ambientale, ma tagliano un po' le frequenze: il risultato è una voce sempre abbastanza udibile, ma molto metallica.

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Prezzo

Il costo di listino di questi Skullcandy Indy ANC è di 119€: potete trovarli sul sito ufficiale dell'azienda, ma ancora non sono disponibili su Amazon. In ogni caso, considerando che sulla pagina dello store Amazon di Skullcandy ci sono tutti gli altri modelli, non abbiamo motivo di dubitare che a breve arriveranno anche gli Indy ANC.

Il costo non è proprio economico se consideriamo la qualità costruttiva e la resa sonora un po' troppo orientata sui bassi, ma non bisogna dimenticare che questi auricolari sono anche dotati di ANC, ricarica wireless, app dedicata e tecnologia Tile. E non è facile trovare tutte queste caratteristiche intorno ai cento euro.

Foto

Giudizio Finale

Skullcandy Indy ANC

Gli Skullcandy Indy ANC sono degli auricolari versatili, che provano a fare un po' di tutto e ci riescono pure: non brillano per qualità costruttiva o fedeltà nella riproduzione, ma se vi piacciono i bassi pompati e cercate delle cuffiette con cancellazione del rumore a buon prezzo, gli Indy ANC potrebbero fare al caso vostro. Oltre alla cancellazione del rumore, spiccano l'integrazione con Tile, la resistenza a liquidi e polvere, la ricarica wireless e una buona companion app.

Voto finale

Skullcandy Indy ANC

Pro

  • Comode e stabili alle orecchie
  • ANC discreto
  • Certificazione IP55
  • Supporto a Tile
  • Companion app con Personal Sound
  • Ricarica wireless

Contro

  • Case plasticoso
  • Audio molto orientato sui bassi
  • Qualche secondo di ritardo nella connessione allo smartphone
  • Microfoni con alti e bassi

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Sono soprattutto una persona curiosa: mi piace imparare cose nuove e spiegare quel che so. Quindi scusatemi per gli articoli così lunghi. Spesso mi isolo dal mondo con grosse cuffie in testa, a leggere su un ebook reader o ascoltare un podcast, ma ho un cane di nome Dubbio che mi mantiene vigile e mi trascina al parco un paio di volte al giorno.