Spider-Man 2, la recensione: da grandi sequel derivano grandi responsabilità

Tutte le novità e i punti di forza di Spider-Man 2 rigorosamente senza spoiler.
Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Tech Master

Marvel's Spider-Man 2 ha un compito difficile. È il seguito di una delle esclusive di maggior successo di casa PlayStation, e là fuori ci sono oltre 20 milioni di acquirenti del primo capitolo (senza contare gli oltre 10 dello spin-off dedicato a Miles Morales) che si aspettano grandi, anzi, grandissime cose da lui. Ci sono Venom, Kraven, Lizard, due Spider-Man, un open world grande il doppio e tutto quello che ha reso così apprezzato e diffuso il primo capitolo ulteriormente ampliato. Le premesse sono ottime, ma basteranno per rendere Spider-Man 2 la nuova esclusiva di punta della console next-gen di Sony? Scopriamolo insieme!

PRO

  • Ancora più spettacolare in tutti i suoi aspetti
  • Trama appassionante e ben scritta...
  • Combattimenti ulteriormente stratificati
  • Sistema di movimento ampliato
  • Open World ancora più vasto
  • Comparto tecnico al top

CONTRO

  • L'essenza del gioco rimane la stessa
  • ... anche se mancano grossi colpi di scena
  • Un po' lento a carburare
  • Attività secondarie simili al passato
  • Poche missioni secondarie davvero rilevanti

Scheda videogioco

  • Publisher PlayStation Studios
  • Sviluppatore Insomniac Games
  • Genere Azione
  • Numero giocatori 1
  • Lingua Italiano
  • Disponibile su

Spider-Man Ragnarok

Spider-Man 2 è praticamente l'equivalente di God of War: Ragnarok: esattamente come fece Santa Monica con il seguito dell'avventura nordica di Kratos, anche Insomniac ha preso il primo capitolo della sua serie è lo ha ampliato, migliorato e reso ancora più spettacolare, mantenendo però intatto lo stile e le meccaniche di gioco. Questo per dirvi che se non avete apprezzato Spider-Man e lo spin-off Miles Morales non apprezzerete minimamente neanche questo secondo capitolo. Ed esattamente come God of War Ragnarok, anche Spider-Man 2 richiede obbligatoriamente di aver giocato i due predecessori per capirci qualcosa. Nonostante un "riassunto delle puntate precedenti" e un classico tutorial iniziale, il gioco vi getta subito nell'azione senza troppi complimenti. Badate bene, non è certo un difetto: sono proprio i giocatori dei primi due titoli della serie ad aspettare Spider-Man 2 a gloria, e gettarli subito nella mischia ha il suo perché. Se quindi per qualche motivo foste incredibilmente attratti dalla nuova opera Insomniac ma non avete mai toccato i primi due, questo è il momento per farlo, soprattutto considerato che su PS5 anche i precedenti sono più belli (e più fluidi).

La trama (senza spoiler)

Iniziamo a parlare di ciò che ha da offrire questo secondo capitolo partendo dalla sua storia. Tranquilli: niente spoiler. Spider-Man 2, come i predecessori, è sempre un gioco "Story Driven", di conseguenza "spoilerare" punti cardini della trama potrebbe compromettere sensibilmente l'esperienza di gioco. Diamo intanto una collocazione temporale agli eventi del secondo capitolo: ci troviamo 19 mesi dopo quanto successo nel primo Spider-Man e 9 mesi dopo quanto abbiamo sperimentato nei panni del buon Miles. Peter e MJ sono appena tornati dal viaggio in Symkaria, e Miles in tutto questo tempo si è occupato di accudire la città al meglio delle sue possibilità.

Quello che non è cambiato è che a distanza di tutto questo tempo, essere Spider-Man è ancora un peso. Aprivo la recensione del primo capitolo proprio su questo punto, evidenziando quanto il gioco riuscisse a far sentire il peso della maschera. L'opera di Insomniac ci permetteva di vivere entrambe le vite di Peter Parker, quella di uomo comune, che come tutti noi deve sbarcare il lunario mantenendo un minimo di rapporti sociali, e quella di supereroe, l'unico baluardo per la città di New York da villain del calibro di Kingpin, Vulture, Scorpion e Mister Negative.

E in questo secondo capitolo per certi versi la sensazione è ulteriormente amplificata. Adesso Peter deve destreggiarsi tra cercare (e mantenere) un lavoro, portare avanti il suo rapporto con MJ, essere Spider-Man e addestrare Miles Morales, e per rincarare la dose Spider-Man 2 ci fa giocare anche nei panni di Miles, che a modo suo deve destreggiarsi tra gli stessi problemi, pur essendo un liceale.

Grazie al lavoro di scrittura di Insomniac, Terra-1048, l'universo dello Spider-Man videoludico di Sony, si era già distinta a sufficienza dagli universi cinematografici e fumettistici conosciuti, con personaggi cardine che assumevano e assumono via via ruoli diversi da quelli a cui siamo abituati. Ricorderete sicuramente Norman Osborn sindaco di New York, anche se "caduto in disgrazia" per via degli eventi del primo gioco; o un inedito Octavius che funge da mentore di Peter, per poi rivelarsi il solito, si fa per dire, Dottor Octopus.

In questo secondo capitolo, come anticipato da trailer e teaser, vediamo anche l'ingresso in scena di Harry Osborn, altro personaggio chiave nella storia del nostro amichevole Uomo Ragno di quartiere, destinato a sorprendere nuovamente il giocatore con una storia tutta sua, diversa da quelle viste in passato. E oltre ad Harry debuttano sullo schermo anche vari villain importantissimi per l'universo di Spider-Man, pronti anche loro a distinguersi da quelli che sono i filoni noti al grande pubblico. Tra quelli mostrati da PlayStation ci sono ovviamente Venom, uno dei tre acerrimi nemici di sempre dell'Uomo Ragno, Kraven il cacciatore, che ha scelto New York come suo nuovo terreno di caccia, Lizard, e anche altre "vecchie" conoscenze viste nel 2018, pronte come sempre a fare la festa al povero Peter. L'inizio del gioco, come accennato, è piuttosto frenetico, e vede la discesa in campo di un altro villain storico che, per qualche motivo, è stato spoilerato da Sony stessa con il trailer di lancio di poche ore fa.

Lì per lì sembra incastrarci poco con l'evolversi della trama, ma ben presto si scoprirà che è tutto connesso. Ci sono altri dettagli su cui soffermarsi. Per prima cosa la storia stavolta ha due protagonisti, Peter e Miles, e il bello di questo secondo capitolo è che ci verrà offerta la possibilità di alternarsi tra i due, vivendo di fatto storie leggermente separate che, per forza di cose, convergeranno in un'unica direzione. C'è poi da parlare di Venom. Il primissimo trailer di Spider-Man 2 lo mostrava sin da subito, chiarendo che avremmo visto e affrontato il simbionte. E in effetti sarà una delle minacce più grandi mai affrontata dai due Spider-Man.

Venom spacca! Ah no, quello era Hulk. Poco ci manca comunque. Questo screenshot è stato scattato da noi in gioco nella modalità grafica Fedeltà.

I trailer di gioco hanno però mostrato anche Peter con addosso un costume ben diverso dal solito, quello nero con i poteri del simbionte. Inutile insomma nasconderlo: Peter di fatto ha il simbionte con sé, ma come questo porterà alla genesi di Venom non sta certo a me dirvelo.

Dovrete scoprirlo giocando, vedendo anche le (gravi) conseguenze che la presenza di Kraven porterà a New York. Ma la grande domanda che tutti i fan storici di Spider-Man si stanno chiedendo è: MA CHE FINE HA FATTO GOBLIN? La vera arcinemesi di Spidy debutterà in questo secondo capitolo? Sarebbe uno spoiler dirvelo, ma sappiate che la storia di Spider-Man 2 sa anche stavolta emozionare, con momenti tragici, eroici, di amicizia e di amore, abbastanza elaborata anche da offrirci uno spaccato del passato di Peter, quello che non abbiamo potuto vivere nel primo Spider-Man (visto che Peter vestiva i panni del supereroe già da anni). Mancano forse dei colpi di scena alla Dottor Octavius, ma siamo comunque di fronte a una trama matura e ben scritta, con un finale ben definito che apre comunque la porta, anzi, un gigantesco portone verso Spider-Man 3. E non solo introducendo possibili nuovi villain, ma anche nuovi alleati dello Spider-Verse.

San Spider-Man da Simbionte, protettore di tutti gli alieni melmosi. Questo screenshot è stato scattato da noi in gioco con la modalità grafica Fedeltà.

E approfitto anche per parlarvi delle missioni secondarie. Non vi aspettate nulla alla The Witcher 3 o alla Starfield. Ci sono tante attività secondarie, che si basano al solito sulla ricerca di collezionabili, di attività che riguardano l'esplorazione e il movimento per la città, e combattimenti contro accampamenti nemici, tutte ben innestate nella storia ma dotate di una "storia" abbastanza marginale. Ci sono anche missioni secondarie un po' più elaborate, con più fasi che potete anche alternare alla storia principale, una delle quali serve tra l'altro a introdurre inaspettatamente un altro possibile villain storico della saga. Introdurre, non mostrare, e a dirla tutta lascia anche un po' a bocca asciutta, quasi a suggerire l'arrivo di un DLC nell'immediato futuro. Ma anche queste, per quante carine, non offrono niente di così sbalorditivo. Non mancano anche eventi casuali e segnalazioni sulla Spider-App inventata da Ganke in Spider-Man: Miles Morales, ma anche qui non vi aspettate nulla di trascendentale.

Comunque, finita la trama principale di cose da fare a New York ce ne sono, e di conseguenza avrete più di una scusa per continuare a dondolare tra i grattacieli e nei nuovi quartieri facendo ogni tanto a cazzotti con i criminali di turno.

Cosa c'è di nuovo?

La trama insomma continua a essere uno dei punti di forza del gioco di Insomniac. Ma tutto il resto? Come accennato è stato o ampliato, o migliorato o anche drasticamente cambiato. Partiamo proprio dai cambiamenti. Come avrete capito, nel gioco ci alterniamo tra Peter e Miles. In parte sarà la storia a farlo in automatico, facendoci giocare con uno o l'altro a seconda del punto della trama in cui ci troviamo. In parte sarete voi a decidere, soprattutto se optate per vagare un po' per New York alla ricerca di collezionabili o di eventi casuali per accumulare esperienza e materiali. Tramite la già citata App degli Spider-Man, che potete richiamare tramite swipe sul touchpad del DualSense, trovate il comando per passare da Peter a Miles e viceversa.

E badate bene: non si tratta solo di estetica o di battute vocali durante le scazzottate. I due hanno poteri diversi, e ci sono attività sparse per la città che solo uno dei protagonisti può svolgere.

Spider-Man Miles Morales avevo però introdotto un grosso divario di potere tra i due eroi. Miles poteva e può infatti contare sui così detti poteri Venom, vere e proprie scariche bioelettriche che rendono alcuni dei suoi colpi davvero devastanti. Il povero Peter nel primo capitolo se l'era cavata da solo con una manciata di gadget, tante combo e le sue fide ragnatele, mentre Miles poteva contare su tutto questo e sui poteri Venom, oltre all'incredibile possibilità di diventare del tutto invisibile. All'inizio di Spider-Man 2, Peter, vista la sua spiccata propensione per la scienza e la tecnologia, mette a punto nuovi gadget, tra cui anche dei bracci robotici ispirati a quelli della tuta Iron Spider che gli donano con il tempo poteri sufficientemente paragonabili a quelli di Miles.

E la presenza di questi bracci robotici è anche coerente con la storia: nonostante l'assenza di Iron Man, è palese in questo caso che Peter si sia ispirato al suo lavoro con Octavius nel primo capitolo della saga.

Spider-Man 2 almeno all'inizio quindi bilancia questo divario, proponendo tra l'altro un sistema di crescita dei personaggi completamente diverso. Peter sviluppa via via le sue nuove tecnologie, giustificando appunto il salire di livello del personaggio in stile Action RPG, mentre Miles, che già padroneggia alcuni dei suoi poteri, li vedrà evolversi e diversificarsi. I due personaggi condividono però livello, punti esperienza e punti abilità. Come si gestisce quindi la crescita dei due? Con 3 diversi rami talento. Uno dei 3 è in comune, e riguarda le abilità di combattimento base, di movimento e combo più o meno articolate. Gli altri due sono specifici degli Spider-Man, e starà a voi decidere come bilanciare la crescita dei poteri.

In tutto questo è stata anche semplificata la gestione degli accessori e dei poteri della tuta. Entrambi sono sempre in comune, e possono essere sviluppati grazie ai classici gettoni che si sbloccano con secondarie, attività e con il progredire stesso della storia. Di accessori ce ne sono solo 5 (4 più il lancia-ragnatele), ma più sviluppati e diversi da quelli visti nei due capitoli precedenti. I poteri della tuta sono indipendenti dal costume che sceglieremo, e miglioreranno vari aspetti dei due eroi, tra cui l'energia massima, il danno inflitto e la precisione nei movimenti. Il sistema funziona, e a mio avviso è anche un pelo meno confusionario che in passato. E in tutto questo la tuta simbionte di Peter come si inserisce? Qui si rischia un po' lo spoiler. È anche vero che dai trailer e dal gameplay mostrato da Sony si vede chiaramente Peter usare poteri simbiotici, che di fatto prendono il posto di quelli basati sui bracci robotici da ragno.

Peter insomma si evolverà ulteriormente, variando al contempo il gameplay che lo caratterizza. Per non scadere appunto in facili spoiler, vi basti sapere che il gioco vi fa assaporare il potere, cercando di corrompervi al pari di quanto il simbionte cercherà di corrompere Peter. Da supereroe agile e scaltro, lo Spider-Man di Peter diventerà una inarrestabile macchina da guerra, tanto da farci dubitare della sua integrità e delle sue intenzioni. Non è insomma fatto solo per accorciare il divario tra Peter e Miles: c'è una logica dietro a tutto che piacerà sicuramente al grande pubblico quanto è piaciuta a me.

Tornano anche le fasi di gioco in cui interpretiamo MJ. No, calma, non rivolgete gli occhi al cielo mormorando ingiurie e maledizioni in lingue dimenticate. Nel primo Spider-Man erano abbastanza noiose, non tanto per come erano strutturate, ma più perché spezzavano il ritmo di gioco altrimenti molto frenetico o comunque strettamente legato ai poteri di ragno.

In Spider-Man 2 sono state rese molto più vivaci e avventurose, con tanta azione e tensione. Certo è che MJ risulta particolarmente agguerrita e per certi versi fin troppo abile, ma diciamo che ci sono almeno due giustificazioni: il viaggio in Symkaria, di cui intuiamo qualcosa dai racconti di MJ e Peter, e il fatto che fino a prova contraria è la ragazza di Spider-Man. Qualcosa dovrà contare, no?

Dark Spider-Man Souls?

Alternanza tra personaggi, nuovi rami talento, nuovi poteri: tutto molto bello, ma come si traduce a livello di interfaccia e di meccaniche di gioco? Per favorire la presenza di poteri e gadget, Insomniac ha pensato di dare una bella svecchiata all'interfaccia grafica, ottimizzandola e al contempo riducendone anche l'impatto a schermo per migliorare l'immersività. Con L1 più i tasti azione si ha accesso ai poteri dello Spider-Man attualmente in usocon R1 più i tasti azione invece si passa ai 4 gadget.

I due sotto menu per la gestione di poteri e accessori sono sempre visibili durante i combattimenti, ma non sono appunto ingombranti. Dopo un po' che giocate non avrete neanche bisogno di guardarli. Come accennavamo poco fa, i poteri di Miles e di Peter in qualche modo evolvono e cambiano durante il gameplay. Di conseguenza potrete decidere quali equipaggiare, in modo da dare un minimo di personalizzazione allo stile di gioco. Dovrete però scegliere quale variante dello stesso potere portare in battaglia, non potrete equipaggiarli entrambi. In alto a destra c'è poi la sezione dedicata alle munizioni dello spara-ragnatele, al solito il miglior amico dei due amichevoli (e maneschi) Spider-Man di quartiere e le barre dedicate alla "Final Move" e al potere di invisibilità di Miles. Sulla sinistra invece troviamo l'indicatore di Vita e le cariche, già viste sin dal primo Spider-Man. Al solito servono per ricaricare la vita persa o per terminare rapidamente i nemici (anche quelli più grossi se indeboliti) con la pressione di triangolo e tondo.

Il combattimento si dimostra ancora una volta frenetico, con una pioggia di tasti da premere anche nelle sfide più semplici. Si salta, si strattona, si mena, si usano poteri e gadget e si cerca quanto più possibile di evitare i colpi dei nemici che non stiamo colpendo. E stavolta non c'è solo il tasto per evitare i colpi, ovvero quello che ci permette di scivolare di lato o sotto le gambe di alcuni avversari per intenderci. In Spider-Man 2 c'è anche il Parry! Sì, entrambi gli Spider-Man potranno parare alcuni dei colpi più devastanti, colpi che altrimenti non potrebbero essere scansati se non scappando a gambe levate. Scappare però spesso serve a poco, visto che si tratta di attacchi rapidi e spesso ad area di azione. Il tempo di lanciare la ragnatela per iniziare a scappare e il colpo potrebbe avervi già raggiunto. Incoccando invece il Parry al momento giusto, sbilanceremo l'avversario avendo anche l'occasione di contrattaccare.

Ovviamente azzeccare il momento non è così banale, ma questo è parte dell'esperienza. La nuova meccanica torna utile in qualche modo anche a fronteggiare i colossi, i nemici più grossi che sono solitamente immuni ai colpi base o alle ragnatele. Quando ve ne trovate uno di fronte e non avete né poteri né tanto meno gadget da sfruttare, spesso parare uno dei loro colpi in arrivo per contrattaccarli è l'unico modo per fargli danno. Il problema è che mentre fate questo intorno a voi è un casino. Sì, scusate la parola "forte", ma è letteralmente un casino. Tipo come lo screenshot sottostante.

Un fermo immagine durante una scazzottata. Notate non solo la quantità di effetti a schermo, ma anche i vari nemici che ci circondano. E da questa angolazione non si vedevano tutti: ce n'erano anche in aria e sui piani superiori. Lo screenshot è stato scattato da noi in modalità grafica Fedeltà.

Mentre siete lì che cercate di parare gli attacchi di un colosso intorno a voi è il caos: un cecchino appostato che aspetta il momento giusto per spararvi, vari sgherri che vogliono pestarvi ai lati, bestie meccaniche in grado di rendere inutilizzabili i vostri poteri, altri avversari con armi pesanti, detriti che volano, fiamme, elettricità e chi più ne ha più ne metta.

Anche ai livelli di difficoltà più bassi gli scontri possono rivelarsi tosti, o comunque sufficientemente sfidanti e sempre ad altissimo ritmo. Avete presente poi le bellissime animazioni che si innescano quando sfruttiamo le barre di energia per sconfiggere istantaneamente i nemici? Sono strutturate nello stesso modo, e alcune sono palesemente le stesse viste in passato. Occhio però a usarle nel momento sbagliato: di fatto siete "invulnerabili" sul momento, ma il tempo di gioco continua a scorrere, e potreste ritrovarvi con una brutta gatta da pelare al termine dell'animazione. Sembra anche aumentato il numero di nemici, e in generale mi è parso che i combattimenti siano tutti leggermente più difficili di quelli del primo Spider-Man. Il che è un bene, ma un livello di difficoltà più elevato e la presenza della meccanica di parry non vi deve far pensare di trovarvi di fronte a un soulslike a base di ragnatele e supereroi.

A differenza dei soulslike qui quando premete un tasto vedete subito la risposta del personaggio sullo schermo. Ok scusate, volevo solo togliermi un sassolino dalla scarpa.

Altro fermo immagine durante un combattimento. Intorno a noi elicotteri, soldati che combattono contro i cacciatori di Kraven, altri che combattono contro di noi, razzi in partenza. Scatto realizzato da noi nella modalità grafica Fedeltà.

E i boss fight? Ci sono ovviamente, e sono belli tosti. C'è da dire che combattere contro un solo nemico è quasi rilassante, ma non per questo c'è da aspettarsi trattamenti di favore. Sono organizzati in più fasi, come in tanti altri giochi d'azione d'altronde, e spesso ogni fase ci porta in scenari diversi con intermezzi in stile cutscene, QTE o interazioni di altro tipo. Spesso i poteri o i gadget classici avranno effetto solo fino a un certo punto, e di conseguenza dovrete sfruttare l'ambiente e quanto offre per approfittare delle debolezze dei boss. Tra quelli che affronteremo ci sono sicuramente Kraven e Venom, ma non vi dirò né quando né come. Nei trailer si è visto anche Lizard, e vi confermo che forse è uno dei boss fight più divertenti.

Ce ne sono anche altri, ma li scoprirete giocando.

Il combattimento contro Lizard è divertente e super dinamico. Da notare la bava espulsa a gran velocità dalla bocca del lucertolone dopo un colpo ben assestato. Screenshot realizzato da noi nella modalità grafica Fedeltà.

Un cenno anche alle sezioni stealth. Nei primi due esponenti della saga erano carine e in linea con il personaggio, ma spesso risultava più divertente gettarsi nella mischia e risolvere la cosa a pugni e ragnatele. Un po' è così anche nel secondo capitolo, solo che se volete affrontare il gioco a livelli di difficoltà più elevati, potrebbe convenirvi sfoltire le forze nemiche in silenzio. A rendere la fase stealth un minimo più divertente ci sono le ragnatele di spostamento. Si può in sostanza tracciare delle ragnatele tra i punti fissi dell'ambiente per spostarsi sopra di esse, in modo da colpire dall'alto i nemici anche dove non ci sarebbero appigli. Il resto dell'esperienza rimane molto, molto simile: si distraggono gli avversari colpendo barili di metallo, scatole di legno e simili, e si sconfiggono in un colpo solo traendoli verso di sé con le ragnatele o proiettandosi verso di loro di schianto.

Si vola!

Anche il sistema di movimento vede l'aggiunta di alcune novità di rilievo. Ha fatto "scalpore" negli ultimi giorni la notizia della possibilità di rendere più difficoltoso il dondolarsi con le ragnatele con un'apposita opzione del menu di gioco. Molto bello, soprattutto se vi piace soffrire giocando, ma non è certo questa la novità di maggior rilievo. Per cominciare, la mappa di gioco è praticamente il doppio di quella vista nei predecessori. Non è che Insomniac si è inventata qualcosa: ha semplicemente aggiunto il Queens e Brooklyn (inclusa Coney Island) all'isola di Manhattan, aggiungendo i ponti e rendendo di fatto attraversabile l'East River. E non contenta Insomniac ha fatto fuori il viaggio rapido. CHE COSA? Aspettate un momento a scandalizzarvi. Il viaggio rapido c'è ancora, ma dovrete sudarvelo svolgendo attività specifiche in tutti i quartieri di New York. Questo per spingervi un po' a esplorare e a compiere attività secondarie ovunque, oltre che a concentrarsi sulla trama.

Vi sto insomma dicendo che dovrete dondolare tra i palazzi per chilometri e chilometri annoiandovi a morte? No. Adesso si può anche volare! Sia Peter che Miles hanno modificato le loro tute per renderle alari: in qualsiasi momento premendo Triangolo aprirete le braccia dispiegando le ali ragnatela, iniziando a planare prendendo anche velocità nel caso vi proiettiate verso il basso. Si tratta appunto di volo planato, e di conseguenza non è infinito ma soggetto, come ogni cosa, alla gravità.

Ahhh, quanto è bella New York dall'alto! Screenshot realizzato da noi nella modalità grafica Fedeltà.

Per renderlo ancora più pratico e funzionale, troveremo sparse per New York delle correnti d'aria che formeranno tunnel di vento, utili di fatto a farci volare velocemente da un quartiere all'altro. Non solo: alcuni palazzi avranno sui tetti grossi motori di condizionatori che, con l'aria espulsa, ci daranno un'ulteriore spinta verso l'alto allungando il tempo di volo. Ci sono anche altre piccole novità atte sempre a donare ulteriore velocità a Peter e Miles.

Alcuni edifici avranno dei punti "fionda" che, con l'ausilio delle ragnatele, ci permetteranno di fiondarci a grande velocità e grande distanza verso punti specifici. Con il tempo poi si sbloccano poteri aggiuntivi che, proprio durante gli spostamenti, forniscono spinta aggiuntiva verso l'alto o in direzione frontale. Sempre tramite abilità da sbloccare è stata introdotta anche la curva secca, che permette di cambiare direzione con facilità mentre vi destreggiate tra le street e le avenue dense di grattacieli. Insomma, il viaggio rapido dovete sudarvelo, ma di fatto tutte queste novità hanno reso più rapido e divertente muoversi per New York, e si sente la sua esigenza solo e soltanto quando si va a caccia di collezionabili. Ah, quasi dimenticavo: ora Spider-Man può nuotare, anche se è abbastanza inutile farlo. Se durante uno spostamento finite in acqua, inizierete a planare sulla superficie, dandovi il tempo di saltare via senza finire a mollo.

Altrimenti potete anche nuotare, ma è una cosa che lascia il tempo che trova. È decisamente più divertente sfruttare gli alberi delle barche a vela per attraversare l'East River con stile!

Probabilmente la miglior New York che possiate trovare in un videogioco. Screenshot realizzato da noi nella modalità grafica Fedeltà.

Una cosa che ho notato è che ci sono delle zone della città già realizzate, piene di palazzi, di automobili e abitanti, che di fatto però non sono raggiungibili. Ovvio che Insomniac doveva creare dei confini dinamici per dare la sensazione di vero e proprio mondo di gioco, ma ci sono alcune sezioni così piene di dettagli che sembrano proprio essere pronte per ospitare DLC e/o espansioni.

Tra vecchio e nuovo

Lo avrete già letto più volte tra le righe, ma è meglio ribadirlo. Spider-Man 2 deve tantissimo ai due predecessori, tant'è che possiamo tranquillamente definirlo derivativo. E durante le prime ore di gioco è difficile scrollarsi questa sensazione di dosso: si ha proprio la sensazione di giocare un proseguo di Spider-Man privo di chissà quale novità di rilievo.

Ricordo chiaramente dopo le mie prime partite di aver scritto quasi deluso ai miei colleghi, con il timore che l'unica grande novità fosse l'arrivo all'improvviso di Venom.

È anche vero che a un gioco come Spider-Man una cosa del genere gli si perdona facilmente. Il fascino di giocare nei panni dell'Uomo Ragno è innegabile, e Insomniac lo ha reso così bene che è impossibile non immergersi completamente in questo mondo, anche a costo di incappare negli stessi pregi e difetti visti in passato. Fortuna che con l'avanzare della trama il gioco si arricchisce di nuove meccaniche e di novità di sempre maggior spessore, come d'altronde è giusto che sia. È raro che un videogioco spiattelli tutto e subito in faccia al giocatore, e se lo fa è più probabile che si tratti di un RPG open world puro alla Bethesda.

Si finisce per essere completamente assorbiti dalla trama, dalla sete di potere della tuta simbionte, dagli intrecci con i nuovi e i vecchi personaggi, e dal cercare di capire come i due Spider-Man se la caveranno contro così tanti problemi, tanto da mettere in dubbio la riuscita della loro impresa.

È anche questione di atteggiamento: non giocatelo con l'idea di trovarvi di fronte a chissà quale stravolgimento. Godetevi la storia e via via godetevi tutte le novità che vi ho descritto finora.

The Spectacular Spider-Man

Come spero avrete intuito dagli screenshot che vi ho proposto finora, Spider-Man 2 sa anche essere altamente spettacolare. Se a primo acchito si ha l'impressione di non notare grossi passi in avanti rispetto a Spider-Man: Miles Morales, la verità è che stavolta ci troviamo di fronte a una vera esclusiva PS5, e di conseguenza Insomniac è riuscita a spremere un po' di più l'hardware a disposizione. La primissima parte di gioco trae in inganno anche per via di un avvenimento legato alla trama, ma anche qui preferisco non dirvi di cosa si tratta nello specifico. Terminata questa sezione, New York si spiegherà di fronte a voi in tutto il suo splendore, e già dai primi combattimenti contro i cacciatori di Kraven, che, per chi non lo avesse capito, hanno invaso Manhattan e dintorni, noterete la quantità incredibile di particellari sullo schermo.

Ci sono delle scene completamente fuori di testa: al buio, con la pioggia, con proiettili vaganti, razzi, fulmini (atmosferici, non solo quelli di Miles Morales), detriti dell'ambiente che si distrugge, saliva dei nemici, veicoli che esplodono, ragnatele. Una vera follia.

Miles scarica tutto la sua bioelettricità Venom su un cacciatore che non si è fatto gli affaracci suoi. Notare la pioggia, i riflessi, il fuoco, le scintille, il modo in cui l'elettricità illumina Miles. Ah, c'è anche un camion che sta saltando in aria sulla destra. Screenshot fatto da noi nella modalità grafica Fedeltà.

E il bello è che non c'è nemmeno bisogno di sforzarsi troppo per scattare foto spettacolari o per vedere su schermo qualcosa di altamente spettacolare: tutti i combattimenti sono così, e questo risulta ulteriormente amplificato da alcune scene della storia che vivrete anche in prima persona (non cutscene, per intenderci). Vi riproponiamo la carrellata di alcuni dei nostri screenshot scattati in vari momenti di gioco. Purtroppo posso mostrarvene solo un numero limitato per ora.

Ci sono tanti altri dettagli che denotano i passi avanti compiuti a livello tecnico da Insomniac. Alcune sono piccolezze comunque gradite, come i costumi di Miles e Peter che tendono a rovinarsi e a strapparsi a seconda di quante ferite hanno incassato; altre sono ben più rilevanti, come le rifiniture che sono state applicate a tutta New York.

La città è ancora più viva e brillante, e con una delle due modalità grafiche disponibili è ancora più densa di popolazione ed eventi. A tal proposito, si può scegliere tra una modalità Prestazioni che favorisce la fluidità, a discapito della densità di pedoni e di perdita di un po' di dettaglio (inteso come Ray Tracing e un po' di particellari), e una denominata Fedeltà, che riproduce il gioco in 4K, con Ray Tracing e densità di popolazione al massimo. In origine ce n'era una terza, ma è stata accantonata a favore delle due che sfruttano il Ray Tracing sempre e comunque. Ebbene, mi sono sorpreso da solo trovandomi a giocare con la modalità Fedeltà. È vero, Spider-Man a 60 fps è una goduria, ma la realtà dei fatti è che nella modalità Fedeltà è tutto così bello che si soprassiede facilmente anche al frame-rate.

Ma questo dipende dai gusti, tant'è che il gioco offre la possibilità di decidere in perfetta autonomia.

Graficamente buone anche le sezioni in cui Peter e altri personaggi non hanno la maschera in volto. A dire la verità alcuni personaggi meglio, come Kraven, Miles e Peter, e altri un po' peggio, come MJ e in parte anche la madre di Miles, Rio Morales, con volti e animazioni un po' meno fluidi e spontani di altri personaggi. State certi che nei prossimi giorni si discuterà ancora a lungo del personaggio di MJ: per quanto Insomniac sostenga che si tratti della stessa attrice del primo, a vederla in gioco proprio non sembra esserci somiglianza, quasi come se fosse stato effettuato un recasting alla stregua di quanto successo all'attore che interpretava Peter nell'originale del 2018.

A tutto questo c'è da aggiungere un comparto audio al solito di ottimo livello. Il gioco, come da tradizione Sony, è doppiato in italiano, una caratteristica sempre meno scontata visto il trattamento che molti grossi publisher stanno riservando all'Italia ultimamente.

A guidare il tutto ci sono sempre le voci di Jacopo Calatroni (ciao Jacopo, stavolta non ho sbagliato il tuo nome! NdR), responsabile della voce di Peter, e Gianandrea Muià, il doppiatore di Miles, che anche stavolta hanno svolto un ottimo lavoro nel caratterizzare al meglio i due protagonisti. C'è poi una certa attenzione anche al lato musicale, che tra l'altro cambia a seconda del personaggio che stiamo usando. C'è persino una missione secondaria di Miles incentrata proprio sulla musica e sulla storia della musica.

Durata e collezionabili

Sarò rapido: ci sono un sacco di costumi, anche perché ci sono due Spider-Man. Alcuni non si limitano a cambiare l'aspetto, ma anche gli effetti (meramente grafici) delle ragnatele o delle animazioni. E per tanti di essi sono presenti anche gli Stili, ovvero una scelta di un totale di 4 varianti di colore. Ottimo per i completisti, ma considerate anche la presenza di costumi dietro paywall, ovvero i 10 inclusi nella Digital Deluxe Edition.

Come già accennato, ci sono poi anche tanti collezionabili da scovare, alcuni legati a missioni secondarie, altri che addirittura strizzano l'occhio allo Spider-Verse di animazione degli ultimi anni. C'è chi, come avrete letto, ha platinato il tutto in una trentina di ore. La verità è che le ore di gioco dipendono molto anche dal livello di difficoltà che decidete di impostare. I combattimenti sono decisamente più ostici e soprattutto più lunghi al crescere di quest'ultimo, portandovi a dover spendere più ore per portare a termine sia la trama che le varie attività secondarie che si basano sui combattimenti. Occhio anche a come decidete di affrontare alcune attività secondarie: eventi specifici di gioco potrebbero precludere l'accesso ad alcune di esse.

In ogni caso, non vi aspettate la durata di uno Starfield o di un Baldur's Gate 3. Siamo comunque di fronte a un gioco narrativo immerso in un open world vasto ma comunque limitato, che vi terrà incollati per diverso tempo ma non certo per centinaia di ore.

Non siete soddisfatti visto il costo richiesto? A dirla tutta ci sono giochi che durano meno che costano uguale. E poi l'edizione fisica di Spider-Man 2 costa esattamente quanto le vecchie esclusive PS4, il che non è male.

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Giudizio Finale

Marvel's Spider-Man 2

Insomniac ha preso Spider-Man e lo ha ampliato, migliorato e, perché no, anche in parte cambiato. Ma sotto sotto, è lo stesso gioco che abbiamo apprezzato nel 2018 e nel 2020. Da una parte c'è chi lo vedrà come un difetto, come una mancanza di novità di rilievo tale da non renderlo un possibile candidato al GOTY. La realtà però è un'altra: chi ha amato i primi due capitoli non vedrà l'ora di giocare anche questo, sentendosi a casa proprio per via della stessa impalcatura dei predecessori, apprezzando allo stesso tempo le limature e le novità introdotte dal team di sviluppo. E a tutto questo ci dovete aggiungere una storia che nuovamente vi terrà incollati alla poltrona, con personaggi convincenti e scene drammatiche ed emozionanti, quanto basta insomma per convincere i fan di Spider-Man a dare fiducia anche a questo capitolo. Non è il GOTY del 2023, anche perché, che vi piaccia o meno, quel titolo spetta a Baldur's Gate 3, ma è comunque un'altra gran bella esclusiva PlayStation che probabilmente darà un'ulteriore spinta alla diffusione di PlayStation 5.

Voto finale

Marvel's Spider-Man 2

Pro

  • Ancora più spettacolare in tutti i suoi aspetti
  • Trama appassionante e ben scritta...
  • Combattimenti ulteriormente stratificati
  • Sistema di movimento ampliato
  • Open World ancora più vasto
  • Comparto tecnico al top

Contro

  • L'essenza del gioco rimane la stessa
  • ... anche se mancano grossi colpi di scena
  • Un po' lento a carburare
  • Attività secondarie simili al passato
  • Poche missioni secondarie davvero rilevanti

Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", mi sono avvicinato al mondo dell'informatica e della tecnologia alla tenera età di 5 anni. Mi occupo di news e recensioni legate ai PC (desktop e laptop) e al gaming, ma non disdegno elettrodomestici smart quali scope elettriche e friggitrici ad aria, preferibilmente con Bluetooth e Wi-Fi. Se trovate un meme sui canali social di SmartWorld è probabilmente colpa mia.

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