Recensione Syberia: The World Before: doppiamente emozionante grazie a Kate e Dana

Tutto quello che dovete sapere sul gioco, senza spoiler sulla trama
Vezio Ceniccola
Vezio Ceniccola Tech Master
Recensione Syberia: The World Before: doppiamente emozionante grazie a Kate e Dana

Recensione Syberia The World Before

Syberia: The World Before è la nuova avventura grafica prodotta da Microids, che a distanza di 5 anni dal capitolo precedente ci rimette nei panni di Kate Walker. Questa volta, però, potremo indossare anche quelli di un altro personaggio, Dana Roze, saltando nel tempo e nello spazio a seconda delle necessità. Un gioco classico che prova ad innovarsi, per raccontare una storia che vi farà emozionare. Ho avuto la possibilità di giocarlo in anteprima, completandolo al 100% e scoprendo tutti i suoi segreti, anche quelli più nascosti. Iniziamo insieme questo viaggio con la recensione completa.

PRO

  • Storia emozionante e coinvolgente
  • Salto temporale bella aggiunta
  • Ambientazioni deliziose e curate
  • Colonna sonora eccezionale
  • Dialoghi scritti bene

CONTRO

  • Manca il doppiaggio in italiano
  • Alcune traduzioni sbagliate
  • Prestazioni non solidissime
  • Movimenti difficili a volte
  • Enigmi troppo semplici

Scheda videogioco

  • Publisher Microids
  • Sviluppatore Microids, Koalabs
  • Genere Avventura grafica
  • Numero giocatori Giocatore singolo
  • Lingua Inglese (voci), Italiano (testo)
  • Disponibile su

Premessa

Syberia: The World Before è uno di quei giochi fatti apposta per i nostalgici. E non mi nascondo, almeno per quanto riguarda i videogiochi faccio sicuramente parte di questa categoria. Vi ho già parlato di alcune delle mie passioni più peculiari, tra strategici e gestionali sportivi, ma anche strani giochi di carte e nuovi capitoli di vecchie glorie. Forse non vi ho raccontato abbastanza del mio amore per le avventure grafiche, genere che purtroppo da anni è in una sorta di limbo: non produce più blockbuster, non macina visualizzazioni su YouTube e Twitch, non ha più il furore innovatore di 20 anni fa.

Perché alla fine di questo stiamo parlando, di un genere rimasto un po' uguale a sé stesso dai primi anni 2000 ad oggi, con qualche lampo estemporaneo che si è fatto apprezzare, ma non è riuscito a cambiare il corso della storia. Cito, ad esempio, titoli molto apprezzati come Detroit: Become Human e la serie Life is Strange, oppure piccole perle tipo Twelve Minutes e Blacksad: Under the Skin – quest'ultimo prodotto da Microids, lo stesso storico editore di Syberia – che al loro interno contengono meccaniche o forme di narrazione più moderne, che provano a spostare più su l'asticella del livello tecnico per le avventure grafiche.

Ecco, lo dico subito: Syberia: The World Before non sarà il salvatore del genere, semplicemente perché non vuole esserlo. Non presenta meccaniche pazzesche che vi cattureranno, non ha una narrazione innovativa e stravolgente, non è fatto per un "pubblico largo". Syberia: The World Before è il quarto capitolo di una saga iniziata nel 2002, con tutte le conseguenze che quest'eredità si porta dietro; eredità che è anche positiva, se siete nostalgici come me. The World Before è, in effetti, una lettera d'amore inviata a tutti gli appassionati di avventure grafiche vecchia maniera, forse i soli che potranno realmente apprezzare le sue doti narrative e il delicato movimento tra passato e presente, che non avviene solo nella trama ma anche nei ricordi di chi ha giocato ai capitoli precedenti.

Cos'è Syberia: The World Before?

Syberia: The World Before è il quarto gioco della serie Syberia, edito ancora una volta da Microids. Si riconnette direttamente alle vicende di Syberia 3 del 2017, un capitolo considerato molto deludente sia a livello tecnico che narrativo, al contrario dei primi due – che per me sono tra le migliori avventure grafiche mai realizzate.

In ogni caso, se volete capirci qualcosa in The World Before dovrete necessariamente ripassare la trama generale della saga.

A livello tecnico e pratico è un'avventura grafica dal sapore classico. Si gioca col mouse, ci si sposta all'interno di scenari fissi, si esplorano gli ambienti e s'ispezionano gli oggetti. Sono due le cose importanti: i dialoghi con i diversi personaggi che s'incontrano e i tanti puzzle da risolvere, che possono essere di tanti tipi, specialmente enigmi ambientali o meccanismi da far funzionare.

L'esperienza di gioco è lineare, esattamente come quella del primo Syberia: bisogna seguire una trama predefinita, con pochissime possibilità d'intervento sugli eventi. Se non si riesce a risolvere un puzzle o trovare il dialogo giusto, si rimane bloccati completamente, non si può andare avanti. Questo è il brutto (ma anche il bello) delle avventure grafiche.

Ho impiegato circa 16 ore per finire il gioco al 100%, completando tutti gli obiettivi principali e secondari, sbloccando tutti gli achievement di Steam e esplorando a fondo tutte le zone principali.

Se volete completare solo la storia principale senza perdervi troppo nel resto dei contenuti, secondo me è possibile finire Syberia: The World Before in molto meno tempo, diciamo circa 12 ore.

Trama (senza spoiler)

La storia di Syberia: The World Before è il cuore del gioco stesso. Al contrario del passato, questa volta la narrazione si sdoppia. Le protagoniste sono due: da una parte la rediviva Kate Walker, che si ritrova nel presente di gioco (2005) qualche mese dopo le vicende di Syberia 3; dall'altro Dana Roze, una ragazza di 17 anni che vive le sue avventure nel 1937. Il punto d'intersezione tra le due storie è forse uno degli aspetti meno riusciti della trama, un punto di partenza un po' debole: Kate deve scappare dalla prigione-miniera in cui è rinchiusa, un muro crolla e rivela una sorta di stazione nascosta, con un treno abbandonato nel quale sono nascosti diversi tesori dimenticati; tra i tanti c'è anche un dipinto, che ritrae una ragazza – che poi si scoprirà essere Dana – molto somigliante alla stessa Kate; dopo alcune vicende che non voglio spoilerare, Kate deciderà che la sua nuova missione è quella di ritrovare la ragazza del dipinto, senza un motivo davvero forte.

In ogni caso, questa decisione si rivelerà molto interessante. Kate partirà alla ricerca di Dana e del suo passato, imbattendosi in una storia che s'intreccia con le tragedie della seconda guerra mondiale. Scopriremo presto che Dana vive a Vaghen, una cittadina ispirata a Vienna, nella regione dell'Osterthal, che invece è la controparte dell'Austria di fine anni 30. Nel gioco è presente uno schieramento politico definito "Ombra bruna", che altri non è che il Partito nazionalsocialista dell'Osterthal: insomma, si tratta ovviamente del partito nazista, che proprio negli anni della giovinezza di Dana sta prendendo sempre più potere e consenso popolare.

Il dramma si fa serio quando si scopre che Dana è vageriana: il gioco non lo dice esplicitamente, ma si riferisce agli ebrei. L'ombra bruna perseguita i vageriani esattamente come i nazisti facevano con gli ebrei; nel corso del gioco si parla delle leggi razziste, dei pogrom di Vaghen e dell'annessione dell'Osterthal, tutti fatti che sono avvenuti realmente nella Storia, sebbene i nomi fossero leggermente diversi.

Durante le sue ricerche, Kate troverà numerosi indizi sulla sorte di Dana, che proprio in quegli anni stava vivendo un grande amore, ma anche grandi problemi. L'ossessione di Kate si ripercuote anche sulla sua stessa vita, che pare ormai dedicata solo a trovare Dana. Le occasioni per cambiare questo strano destino non mancheranno, visto che una presenza amica (Olivia) cercherà in tutti i modi di farla tornare a New York, alla sua vita di sempre, ma Kate andrà fino in fondo alla sua ricerca.

La dualità di toni del racconto è uno dei punti forti di Syberia: The World Before. Per una volta, la storia non viene narrata solo con gli occhi di Kate, ma anche con quelli di Dana, che si rivela subito un personaggio più fresco e ingenuo, ma anche più allegro. Kate è certamente più matura rispetto ai primi due capitoli di Syberia, però si sente l'angoscia che si porta dentro; è un personaggio più oscuro, che ha affrontato tante sofferenze, sembra sempre sull'orlo di una crisi.

Il passaggio tra le due ambientazioni del racconto funziona bene, è un parallelismo molto interessante anche a livello di trama. Ho apprezzato molto lo stile dei dialoghi, che rispecchia la storicità e non scade mai nella retorica. Le discussioni tra i vari personaggi sono scritte in maniera realistica, raccontano con efficacia gli eventi: mi è piaciuto il giusto equilibrio tra spiattellare tutto in faccia al giocatore e parlare in maniera oscura e astratta. Certo, ci sono forse troppi "momenti spiegone" che ripetono le stesse cose già sentite qualche minuto prima, ma possono essere utili se giocate solo poche ore a sessione e vi perdete facilmente nei ricami della trama.

Non vi aspettate argomenti leggeri. In Syberia: The World Before si affrontano – non sempre focalizzando bene la tematica – varie discussioni su temi importanti, come la guerra, la geopolitica, il razzismo e la responsabilità civile, ma anche la gentrificazione, il turismo di massa, le conseguenze delle scelte personali sui propri affetti.

Tutto concorre a creare il contesto per immergersi al meglio nella narrazione.

Attenzione, perché oltre al filone principale della trama, ogni tanto è possibile completare obiettivi secondari, validi solo per il capitolo corrente. Sono abbastanza facili da scovare e sono una scusa per visitare scenari particolari e punti panoramici, oppure per leggere documenti e attivare dialoghi opzionali. Una buona aggiunta, che valorizza il lavoro fatto dagli sviluppatori sui punti non necessari per il proseguimento della storia.

Spendo qualche parola anche per i tanti piccoli richiami ai giochi precedenti, a cominciare dal ritorno dell'amatissimo Oscar – in una forma tutta nuova – e di Olivia, con cui potremo di nuovo parlare al telefono. Ci sono riferimenti anche a Nic Cantin e al sempre stimato Hans Voralberg, che anche a Vaghen ha lasciato un ricordo di sé. La struttura stessa della trama sembra richiamare da vicino quella del primo Syberia: anche in The World Before siamo immersi in una realtà estranea, alla ricerca di una persona scomparsa nel nulla.

Senza fare spoiler, posso dire che con Syberia: The World Before si cerca di chiudere un cerchio, anche se forse non è ancora chiuso davvero. La trama è bella, emozionante, ricca di colpi di scena. Microids ha lavorato molto sull'introspezione dei personaggi e sulle loro relazioni, cosa che ho molto apprezzato. Il ricordo di Sokal è presentissimo, per chi ha giocato ai primi capitoli di Syberia è un fattore che strappa il cuore

Gameplay

Syberia: The World Before mostra poche novità rispetto ai titoli della saga. Il sistema di movimento è ancora molto simile ai primissimi capitoli, basato sui clic del mouse per spostarsi e per interagire con gli oggetti dello scenario. La telecamera non è perfettamente fissa, ma in alcune situazioni segue il personaggio all'interno dello scenario. Si può correre e ci sono parti in cui il movimento si controlla tenendo premuto il clic, ma al di là di questo non c'è molto di più rispetto a Syberia 3.

Non vi nascondo che in alcuni casi può essere un bel problema usare questo tipo di sistema, perché ci si può bloccare negli angoli o compiere movimenti strani per andare in un punto vicino. Non è un sistema comodissimo.

Il sistema d'interazione con gli oggetti è molto comodo, specialmente grazie ai pallini che indicano i punti d'interesse nello scenario. La vera novità è però il sistema dei dialoghi, che è a forma circolare: un cambiamento tutto sommato solo a livello estetico, ma abbastanza apprezzabile. Un difetto molto strano è legato proprio a dialoghi e interazioni: non è possibile skippare le animazioni, quindi se parte un dialogo lungo ve lo dovrete sorbire fino alla fine.

Per la fortuna dei giocatori più moderni, ci sono un paio di novità da non sottovalutare: l'autosalvataggio molto frequente e un sistema di suggerimenti, che si attiva dal tasto dedicato sulla parte alta dell'interfaccia. Vicino ad esso c'è anche un tasto per attivare l'interfaccia del diario di Kate/Dana: qui troviamo l'elenco degli obiettivi da completare, tutti i documenti e gli oggetti raccolti, ma anche un breve riassunto delle vicende delle due ragazze, utile se volete ripassare le loro storie.

Una meccanica fondamentale è quella che permette di passare al volo da Kate a Dana, e vice versa. Basta premere sul tasto in alto a sinistra per cambiare epoca e panni, cosa richiesta per completare alcune fasi di gioco, soprattutto nella seconda metà dell'avventura. Questa del salto temporale è forse la novità più interessante tra tutte e si è rivelata molto divertente da usare.

L'uso del tasto dei suggerimenti per me è stato molto sporadico. Non perché sia un campione delle avventure grafiche – anche se ho una certa esperienza – ma perché gli enigmi sono abbastanza semplici e "limitati" a livello di scenario. Non capiterà mai di dover andare dall'altra parte della mappa per raccogliere un oggetto e poi tornare indietro perdendo tempo: è tutto a portata di mano, spesso saprete esattamente quale oggetto vi serve per risolvere un enigma, anche se non l'avete ancora trovato. Manca un po' di creatività e fantasia, che era molto presente nei primi Syberia.

Avrei sicuramente apprezzato di più un livello di difficoltà maggiore, sarebbe stato più soddisfacente.

C'è di buono che nelle mie ore di gioco non sono mai rimasto bloccato in uno scenario, se non per pochissimi minuti riflettendo su un particolare obiettivo da completare. Il vero fattore di difficoltà sono le traduzioni di alcuni testi, molto approssimative se non totalmente sbagliate. In alcuni casi, ho dovuto leggere i documenti in lingua originale – senza la traduzione italiana in sovrimpressione – per poter capire davvero cosa fare.

Inoltre, se volete approfondire la lore di Syberia vi consiglio di usare il computer nell'albergo di Vaghen, che curiosamente monta il sistema Lumine.os e permette di svolgere alcune ricerche su Internet. Sarà molto utile per capire meglio dove vi trovate e chi sono i personaggi con cui andrete ad interagire, sebbene il suo utilizzo è abbastanza limitato nel corso del gioco.

Grafica

Syberia: The World Before non spicca a livello di grafica.

Capiamoci: alcuni scenari sono uno spettacolo per gli occhi, così come alcune animazioni ed espressioni facciali; il tutto sembra però un po' meno moderno di quanto potrebbe essere, in particolare per alcuni modelli poligonali.

Quello che ho apprezzato davvero molto è lo stile artistico, che ricorda molto quello dei primi due Syberia. Le ambientazioni di Vaghen nel 1937 sono deliziose, con un richiamo sfumato all'Art Nouveau e all'estetica di Valadilène, la cittadina francese in cui si trovava la fabbrica di automi Voralberg. V'invito a dare un'occhiata alle immagini nella galleria a fine articolo per apprezzare meglio le mie parole, ammirando gli scorci caratteristici e le bellissime atmosfere dei diversi scenari.

Niente male anche le espressioni facciali, che non sono mai perfette ma riescono ad essere molto comunicative nei momenti giusti. I volti dei protagonisti sono molto caratterizzati, si vede che è stato fatto un attento lavoro per renderli più realistici del resto del gioco.

Da notare anche gli effetti di luce, ampiamente usati per mettere in risalto sia parti del volto che del corpo.

Audio

La parte audio di Syberia: The World Before è, invece, promossa a pieni voti. Le musiche composte da Inon Zur – che ha lavorato anche a Syberia II e Syberia 3 – sono eccezionali, molto evocative. La collaborazione con la pianista Emily Bear ha permesso di mettere l'accento sul valore della musica in alcune scene, rendendo il pianoforte uno dei protagonisti del gioco. Non a caso, le animazioni delle mani sul piano sono una delle parti più curate a livello tecnico, come si può vedere in alcuni filmati della fase di sviluppo.

La colonna sonora è dunque una parte molto importante, fa da traino emotivo per molte delle sequenze cinematografiche, stabilisce una connessione emotiva molto forte col giocatore. Le variazioni del tema principali – che nel gioco si chiama "L'inno di Vaghen" – sono ben riconoscibili e diventa presto un fattore di attaccamento alla storia.

Purtroppo non è disponibile il doppiaggio delle voci in italiano, un gran peccato per un gioco come Syberia. Per fortuna, il doppiaggio in inglese è ottimo, con una buona personalizzazione dei vari personaggi e una resa niente male per gli accenti stranieri di alcuni di essi.

Prestazioni

Syberia: The World Before ha prestazioni non eccezionali. Un difetto che si porta dietro da Syberia 3, che già non sembrava ottimizzato a dovere. L'utilizzo del motore Unity ha forse influito un po' sulle capacità di creare un gioco stabile e solido a livello di framerate. Non parlo di risultati drammatici, sia chiaro, ma si poteva fare meglio.

Ho provato il gioco sulla configurazione PC descritta nel pannello in basso. Giocando in QHD (1440p) si riesce a stare per la maggior parte del tempo a 60 fps, ma ci sono casi in cui i frame calano, anche al di sotto dei 40 fps. Mi riferisco, nello specifico, agli ambienti più pieni di personaggi e oggetti, oppure gli scenari dove si fa largo uso dell'occlusione ambientale per distinguere i piani di messa a fuoco.

Ho testato anche altre risoluzioni (Full HD e 4K) ottenendo prestazioni simili, quindi credo che non dipenda dalla potenza disponibile sul sistema, quanto dal motore di gioco stesso.

Ammetto che per un'avventura grafica di questo genere, che come detto non spicca per qualità poligonale, mi aspettavo prestazioni migliori. Per il livello tecnico del gioco, i 60 fps dovrebbero essere assicurati anche in 4K, dunque presumo ci sia stata una mancata ottimizzazione finale.

Configurazione PC per il test

Processore AMD Ryzen 7 3800X
Scheda Video NVIDIA GeForce RTX 3070 Ti
Scheda Madre ASUS ROG Strix X570-E Gaming
Case NZXT H710
Dissipazione NZXT Kraken X72
Memoria RAM G.Skill Trident Z DDR4 3.600 MHz C16 (32 GB)
Memoria interna Sabrent Rocket NVME PCIe 4.0 (1 TB)
Alimentatore Corsair HX750
Monitor DELL UltraSharp U2718Q 27" 4K Ultra HD

Uscita e Prezzo

Syberia: The World Before è disponibile dal 18 marzo 2022 in versione PC su Steam, GOG e Epic Games Store. Il prezzo di listino è pari a 39€ circa, una cifra assolutamente onesta per un titolo di questo genere.

Per maggiori informazioni potete andare sul sito ufficiale del gioco a questo indirizzo. Nella galleria a seguire trovate alcune immagini del gioco, con una buona panoramica delle ambientazioni e dei personaggi principali.

Syberia: The World Before - Immagini

Giudizio Finale

Syberia The World Before

Syberia: The World Before torna a far battere i cuori degli appassionati di avventure grafiche con gli stessi ingredienti che hanno reso grande la saga. Dopo il mezzo flop del terzo capitolo, Microids ha fatto una scelta coraggiosa nell'affiancare Dana Roze a Kate Walker, creando una trama divisa su due binari paralleli che riesce a tenere attaccato il giocatore fino alla fine. La storia ha un sapore classico, ma la meccanica del salto temporale e le bellissime ambientazioni di gioco danno un pizzico di freschezza all'intera portata, che si gusta accompagnata dalla bellissima colonna sonora. Peccato per qualche mancanza a livello tecnico, che va ad abbassare il voto ma non rovina troppo l'immersività. La cosa che più importa è che Syberia: The World Before sia un bel gioco e che racconti una bella storia, come avrebbe voluto il maestro Benoît Sokal.

Voto finale

Syberia The World Before

Pro

  • Storia emozionante e coinvolgente
  • Salto temporale bella aggiunta
  • Ambientazioni deliziose e curate
  • Colonna sonora eccezionale
  • Dialoghi scritti bene

Contro

  • Manca il doppiaggio in italiano
  • Alcune traduzioni sbagliate
  • Prestazioni non solidissime
  • Movimenti difficili a volte
  • Enigmi troppo semplici

Vezio Ceniccola
Vezio Ceniccola Scrivo, fotografo, smanetto coi PC, sfreccio con bici e monopattini elettrici. Ogni tanto m'innamoro di giochini indie e gadget assurdi, che poi diventano protagonisti delle mie recensioni. Tra le cose che mi tengono lontano dal PC ci sono la Storia (con la S maiuscola), la musica e lo sport.