TCL NEXTWear S Recensione: gli occhiali che si credono un cinema, letteralmente
TCL NXTWear S sono degli smart glass (forse più di nome che di fatto), che si pongono come obiettivo quello di farci avere un grande schermo di fronte agli occhi, per la visione di film, giochi e contenuti multimediali. Ma non ci sono già le TV per quello?
PRO
- Fanno ciò che dicono
- La visione è immersiva
- L'immagine è di buona qualità
CONTRO
- Prezzo
- Alla lunga scomodi e caldi
- La messa a fuoco non è regolabile
- La visione ai bordi è facilmente compromessa
- L'audio è (ovviamente) di bassa qualità
- Poco utili in generale
Costruzione e comodità

I TCL NXTWear S sono degli occhiali un po' spessi, lo vedete anche dalle foto, che grazie a delle lenti ad aggancio magnetico possono anche passare per occhiali tradizionali, soprattutto se visti frontalmente; già di profilo tradiscono un po' più la loro natura, per non parlare se li indossaste senza dette lenti.
Sul piatto della nostra bilancia pesano 91 grammi, che scendono a 83 togliendo le pluricitate lenti da sole, che sono poco più di un vezzo per quei (rari) casi in cui voleste usarli all'aria aperta. 91 grammi possono sembrare pochi, e inizialmente lo sono, ma alla lunga si fanno sentire. Dei comuni occhiali da vista orbitano intorno ai 30 grammi: è un terzo rispetto ai NXTWear S, che hanno il peso anche un po' sbilanciato in avanti, e un cavo di collegamento sulla stanghetta destra che invece tirerà un po' in quella direzione.
Dopo circa una mezz'ora di utilizzo insomma, non vi sembreranno più così leggeri: è inevitabile.
A questo aggiungete anche il fatto che con l'uso tendono a scaldare in modo piuttosto sensibile (e non siamo ancora in estate), e anche i materiali di cui sono fatti contribuiscono abbastanza alla sudorazione. Vero è che comunque, come accennavamo, l'utilizzo tipico è in casa, in condizioni di relax, non certo facendo jogging.
Sono ovviamente dei compromessi da accettare, causati inevitabilmente dalla tecnologia che c'è al loro interno, a cominciare dal display micro OLED di Sony, che assicura una visione in full HD equivalente a un 130 pollici visto da 4 metri di distanza. Ci sono anche due speaker, uno su ciascuna stanghetta; in più, su quella destra, troviamo la regolazione della luminosità, mentre sulla sinistra quella per il volume. Assente un tasto per la messa a fuoco, anche se è possibile usare lenti graduate per chi ne abbia bisogno.
In confezione c'è anche una pratica custodia semirigida per riporli, anche perché nessuno vuole che 500 euro di occhiali possano rovinarsi facilmente con il trasporto! Ops, abbiamo spoilerato il prezzo...
Esperienza d'uso

Per capire bene i TCL NXTWear S dobbiamo per forza partire da cosa fanno. Sono occhiali con un display all'interno (due in realtà, ma li vedrete come un unico schermo da circa 130 pollici), si collegano tramite cavo USB-C a smartphone, notebook, tablet, PC, console ecc. e vi permettono di vedere davanti a voi quello che invece vedreste sul dispositivo collegato (in pratica il cavo è un'uscita video DisplayPort).
Detta altrimenti, non hanno una batteria all'interno, e necessitano quindi di una fonte di alimentazione esterna, quindi non potete fare a meno del cavo. Probabilmente una eventuale batteria si sarebbe esaurita nel giro di pochissimo tempo, rendendo comunque necessario il collegamento cablato, e avrebbe appesantito ulteriormente gli occhiali, ma è comunque un vincolo da tenere a mente.
Sempre a proposito del cavo, questo è lungo circa 1,5 metri: va benissimo per uno smartphone o per qualsiasi altro dispositivo portatile, assai meno facilmente per un Desktop o una console fissa.
Il connettore di collegamento agli occhiali è però proprietario, quindi al massimo dovrete avvalervi di un hub o di una prolunga in caso di necessità di maggiore distanza.
La luminosità del display è buona, e nell'uso indoor non ci sono assolutamente problemi di visione. La percezione della qualità però non è uniforme su tutto "il pannello": i quattro angoli non possono avere lo stesso punto di fuoco del centro e si fatica a distinguere bene eventuali elementi posti al margine, e come già osservato in precedenza non c'è verso alcuno di cambiare la messa a fuoco.
In compenso la definizione generale è buona, le scritte si leggono bene, come ad esempio le etichette sotto le icone delle app, e la resa dei colori abbastanza vivace, anche se non così accesa come su una moderna TV (sopratutto se OLED come l'S95B). L'effetto wow è dato più dalla particolarità dell'esperienza, più che dalla qualità intrinseca della stessa.
TCL afferma che l'impressione che danno i NXTWear S è la stessa di un 130 pollici visto da 4 metri di distanza, ma sinceramente non siamo molto concordi. Abbiamo (più di) un proiettore in grado di arrivare a quella dimensione, e la visione con i NXTWear S non restituisce affatto lo stesso senso di grandezza. È più immersiva, questo sì, perché comunque hai degli occhiali che limitano la visione periferica e ti focalizzano puntualmente sul display; soltanto non pensate che sia esattamente come essere di fronte a uno schermo gigante.
C'è poi un altro fattore da tenere a mente: la vostra testa difficilmente rimarrà sempre immobile, e ogni volta che la sposterete, anche di poco, l'immagine ne seguirà il movimento. Un conto è quando questo avviene durante una sessione di realtà virtuale, perché è esattamente quello che vi aspettereste da un dispositivo del genere, ma se state guardando un film e spostate un attimo il collo non volete che l'immagine diventi improvvisamente obliqua.
E questo ci porta finalmente a parlare dei casi d'uso di NXTWear S, che per la verità sono meno di quanti si potrebbe pensare. È vero che possono mostrare contenuti in realtà virtuale (1920 x 1080 @ 2D, 3840 x 1080 @ 3D), ma non si tratta certo di un visore stile Oculus. L'idea è per lo più quella di usarli per contenuti multimediali, al più per giocare su uno schermo (virtualmente) più grande con una console portatile (Nintendo Switch o Steam Deck sono compatibili).
Collegandoli al telefono, ad esempio, c'è un'app che mostra sugli occhiali un'interfaccia stile Samsung Dex: una sorta di sistema desktop, dal quale far partire Netflix o YouTube (o qualsiasi app ci sia installata) per poi guardarli a pieno schermo. Il display dello smartphone diventa un touchpad tramite il quale spostarsi nell'interfaccia, e grazie al collegamento cablato non ci sono ritardi o rallentamenti di alcun tipo. L'audio esce dagli speaker dei NXTWear S, che ovviamente non possono suonare particolarmente bene, viste le dimensioni, ma nulla vi vieta di collegare degli auricolari Bluetooth o anche delle cuffie (che aggiungono ulteriore peso a tutto il setup).
Detto questo, guarderemmo un film di due ore sugli occhiali di TCL? No. La risposta è piuttosto secca, e il perché è evidente da tutto quello che abbiamo detto finora. La scomodità alla lunga si fa sentire, il calore generato diventa fastidioso, l'audio è non certo "da cinema" e non da ultimo può subentrare anche il (dis)comfort visivo. Molto meglio per clip brevi, per esempio da YouTube, o anche per un bel gioco di corse, ma perché alla lunga dovremmo preferire una visione del genere a una più tradizionale è una domanda alla quale, purtroppo, non abbiamo risposta.
E sia chiaro che la colpa non è di TCL: in molti ci hanno provato, da Google fino a Razer, ma è proprio il mondo degli smart glass a essere complicato di suo, tanto che nessuno è ancora riuscito a trovare la chiave di lettura corretta per questi dispositivi, e forse ci vorranno ancora diversi anni perché questo avvenga, in attesa di tecnologie che oggi possiamo solo sognare, o quasi.
Prezzo

Con un prezzo di 500 euro (499,90 euro per la precisione, saranno disponibili tra circa un mese su Amazon Italia), i TCL NXTWear S costano quanto una TV di fascia media (spoiler: ne proveremo a breve proprio una di TCL, in questa fascia di prezzo, che sembra particolarmente ghiotta). È un paragone un po' forzato perché in fondo fanno due cose diverse, ma è proprio questo il punto: chi li dovesse usare per lo più come sostituto della TV farà bene a orientarsi altrove, e anche gli altri casi d'uso ci appaiono piuttosto limitati.
La tecnologia presente ha indubbiamente il suo (alto) costo, vista anche la miniaturizzazione, e l'effetto wow è senz'altro garantito, ma da solo può non bastare; la "passione per la tecnologia" potrebbe metterci il resto, ma questo dovete deciderlo voi.





Giudizio Finale
TCL NXTWear S
I TCL NXTWear S sono un concentrato di tecnologia al quale non sia pronti (e chissà quando lo saremo!). In un mondo nel quale le buone TV diventano sempre più economiche, la visione in solitaria su degli occhiali può avere senso solo in situazioni molto particolari, e per di più qui ci sono diversi compromessi da accettare, tra cui il cavo e la scomodità a lungo andare. E tutto ciò senza scalfire nemmeno il fattore prezzo, che è appunto quello di una TV di fascia media. Se li comprerete i vostri amici vorranno senz'altro provarli, il rischio è che dopo un po' quello diventi il loro unico utilizzo.
Sommario
Costruzione e comodità 6.5
Esperienza d'uso 6
Prezzo 5
Voto finale
TCL NXTWear S
Pro
- Fanno ciò che dicono
- La visione è immersiva
- L'immagine è di buona qualità
Contro
- Prezzo
- Alla lunga scomodi e caldi
- La messa a fuoco non è regolabile
- La visione ai bordi è facilmente compromessa
- L'audio è (ovviamente) di bassa qualità
- Poco utili in generale