Recensione YUNZII X75: un'altra tastiera trasparente, ma il prezzo è invitante

Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Tech Master
Recensione YUNZII X75: un'altra tastiera trasparente, ma il prezzo è invitante

Tastiera meccanica trasparente

Torniamo a parlare di tastiere commercializzate dal marchio YUNZII. Stavolta è il turno della X75, una tastiera meccanica trasparente low-cost davvero invitante. A renderla tale è sicuramente il prezzo, ben più contenuto della media, e anche la prospettiva di poterci un minimo mettere le mani sopra per personalizzarla e migliorarne la resa. Sempre vi piacciano i modelli trasparenti, si intende!

PRO

  • Hot-swappable, keycap trasparenti
  • Ottime soluzioni fonoassorbenti
  • Look fuori dalle righe...

CONTRO

  • Solo layout ANSI USA
  • Un po' più delicata di altri modelli
  • ... che potrebbe non piacere a tutti

Unboxing YUNZII X75

Nessuna sorpresa di rilievo purtroppo nell'unboxing della YUNZII X75. Oltre alla tastiera troviamo un piccolo manuale (anche in italiano, ma tradotto con Google Translate, quindi illeggibile), un cavo in plastica di stampo classico, uno strumento unico per rimozione switch e tasti e un copri tastiera in plastica.

Caratteristiche tecniche

YUNZII X75 è una tastiera meccanica hot-swappable NKRO formato 75% composta da 82 tasti. È priva di tastierino numerico, ma troviamo comunque i tasti Del, Home, End, PgUp e PgDn. Si tratta del formato 75% con frecce direzionali leggermente staccate dal resto dei tasti. Anche la striscia con i tasti Home, PgUp e PgDn forma un'isola separata dal resto da uno spazio che ospita vari LED di stato. 

Il layout è ANSI con tasti USA, diverso quindi dal nostro (ISO), e anche per questo non adatto a tutti. Il tasto invio è più piccolo, e la u accentata (ù), se si utilizza il layout ITA sul sistema operativo in utilizzo, è il tasto lungo posto subito sopra Invio.

Mancano anche i tasti per i simboli maggiore e minore, e di conseguenza il tasto Shift di sinistra è più lungo di quello che troveremmo sul formato ISO.

I keycap in dotazione sono realizzati in policarbonato trasparente. La versione da me testata è la variante nera, con tasti appunto tendendi al colore nero con stampe color oro fissate tramite raggi UV. Il font è classico, con lettere belle grandi e leggibili. Da buona tastiera trasparente i tasti sono quasi più leggibili con i LED spenti. E da buoni tasti in policarbonato, trattengono molto di più il grasso delle dita rispetto ai classici keycap in PBT. Il set di tasti è molto simile a quello di AKKO di cui vi ho parlato non troppo tempo fa. Non è lo stesso, ma poco ci manca.

Il profilo dei tasti è ASA, a riconferma di quanto detto poco fa. Si tratta infatti di un profilo realizzato da AKKO.

Ha forme sferiche e l'altezza tipica del profilo OEM. A mio gusto è uno di quelli con cui mi ci trovo meglio, ma dipende ovviamente da un fattore estremamente soggettivo. Nulla vieta poi di cambiare il set di tasti con qualche altro modello, magari sempre trasparente (o in stile pudding). Nella foto seguente il profilo della YUNZII X75.

Gli switch del modello che ho testato sono i Crystal Ice. Non è specificata la marca, e sul sito YUNZII sono indicati solo così. Ho provato a cercare online un modello equivalente e l'unico che gli si avvicina è l'Outemu Cystal Linear. I Crystal Ice sono switch meccanici a 5 pin di tipo lineare, dotati di una forza di attuazione di 50, di una distanza di attuazione di 2 mm e di una corsa totale di 3,4 ± 0,2 mm. Sono quindi leggermente più duri dei rossi lineari classici, ed emettono quel classico rumore dai toni alti che ritroviamo anche in altri switch trasparenti.

Tra le loro particolarità si annoverano: stelo con paratia anti-polvere, lubrificati a livello di fabbrica (con dose extra, stando al produttore), molla di 17 mm, garantiti per 50 milioni di pressioni. Buone le sonorità, anche se dipende molto anche dalla qualità costruttiva della tastiera. Non avendo trovato il modello corrispondente non saprei darvi assicurazioni a riguardo della longevità, ma non sembrano affatto male. Se non altro non sono i classici switch lineari! Occhio che lo stelo anti-polvere dona sì più stabilità al tasto, ma rende anche più dura la rimozione del keycap. Ecco una clip audio della YUNZII X75 con switch Crystal Ice in fase di digitazione.

Molto buoni gli stabilizzatori. Sono il classico modello fissato alla piastra con paratie anti-polvere. Non sembrano esserci grosse dosi di lubrificante, ma ciò nonostante suonano bene e in modo coerente con il resto della tastiera. Aiutano tanti fattori: dalle accortezze a livello costruttivo di cui vi parlo nel prossimo paragrafo agli switch anch'essi dotati di paratie in grado di stabilizzare ulteriormente il tasto.

In ogni caso, non ci sono suoni metallici e il suono è appunto gradevole e all'altezza di prodotti di marchi ben più blasonati o costosi. Ci sono anche degli inserti in silicone nelle fessure della barra spaziatrice. Unica nota negativa: mi è successo che uno dei due inserti venisse via durante una sessione di gaming, con conseguente blocco della barra spaziatrice. Odioso, ma è successo una volta sola. È stato sufficiente rimuovere il tasto, incastrare meglio l'inserto e nient'altro.

La PCB è compatibile con switch a 3 pin o 5 di tipo MX. Ogni slot è dotato di LED orientato verso nord. Visto che ci siamo, andiamo a vedere come è strutturata la X75 al suo interno.

Non è uno schema costruttivo "classico", ma fa comunque intuire tutto ciò che si trova all'interno della tastiera. Un po' come nel caso della MechLands MC66, nonostante la presenza di un corpo trasparente, il retro è di fatto coperto da uno degli strati presenti all'interno.

Anche di lato si intravede il giusto, e di conseguenza è bene fare riferimento all'immagine che vi ho appena proposto. Rimossi tasti, switch e scocca superiore troviamo una piastra sempre realizzata in policarbonato trasparente. Subito sotto troviamo uno strato fonoassorbente in silicone, una sottile copertura per la PCB, la PCB stessa, e un altro spesso strato in silicone che di fatto va a riempire completamente la scocca inferiore. Facile capire perché la tastiera suona bene: praticamente non ci sono spazi vuoti, tutto è riempito da strati fonoassorbenti! Ciò che poi non si nota dallo schema, è che si tratta anche di una "Gasket Mount". Cosa significa? La piastra ha delle estremità che sono protette da guarnizioni in silicone che rimangono poi chiuse tra le due sezioni della scocca. Di conseguenza la piastra risulta più ammortizzata, e distribuisce parte dell'energia impressa durante la digitazione su tutta la scocca.

Si intuisce adesso il perché delle ottime sonorità: switch lubrificati, piastra in policarbonato, buoni stabilizzatori, tanti strati di silicone e montaggio a guarnizione (Gasket).

La scocca è realizzata in policarbonato trasparente di buona qualità. Così come i tasti trattiene molto le impronte, ma è sufficiente passare un panno di tanto in tanto per tenerla pulita. Il colore è lo stesso dei tasti: nero trasparente, molto elegante, forse di più del modello alternativo bianco. Come accennato però, si intravede molto poco degli interni, se non le già citate guarnizioni in silicone che la rendono una Gasket Mount. Lo smontaggio però non è affar semplice. Le due sezioni della scocca sono tenute insieme da un sistema ad incastro. Di conseguenza, dopo aver levato tasti e switch, occorre qualcosa per far leva e staccare le due sezioni, facendo attenzione a non spezzare le linguette che tengono insieme l'incastro.

Inoltre il policarbonato è tendenzialmente più delicato e soggetto a graffi della classica plastica ABS. Le dimensioni sono molto simili a quelle di altre 75%, anche se è un po' più pesante per via degli strati di silicone (e non di poliuretano): si parla di 324 x 133 x 30 mm, per un peso complessivo di poco più di 1.000 grammi. Tra i tasti di destra e l'isola degli altri tasti ci sono anche dei LED di stato. In realtà la scocca superiore è semplicemente forata, e la luce di questi LED arriva addirittura dalla PCB. Servono a segnalare l'inserimento del CapsLock e di WinLock. Non è specificato, ma il polling rate dovrebbe raggiungere i 1.000 Hz .

Lato connettività, la versione più economica della X75 di cui vi sto parlando può essere usata solo ed esclusivamente in modalità cablata. Si può azzardare qualche cavo personalizzato al posto di quello (bruttino) in dotazione, ma c'è da fare i conti con un po' di scalino derivante dalla scocca.

Sul bordo frontale, alla sinistra della porta USB, si nota tra l'altro uno slot coperto da un tappo in gomma dove solitamente ci sarebbe il ricevitore Wi-Fi. La tastiera può essere usata sia su Windows che su macOS, e a tal proposito c'è uno switch fisico per passare tra una modalità d'uso e l'altra. Per qualche motivo non funziona su Android: è la prima tastiera meccanica di questo tipo che non riesco a collegare al telefono.

Estetica, costruzione ed ergonomia

YUNZII X75 è disponibile in due colorazioni: quella nera protagonista di questa recensione e la variante trasparente classica, caratterizzata da colori ben più chiari e da lettere color nero su sfondo trasparente. Tra le altre cose che si possono variare in fase di acquisto ci sono gli switch e la versione della tastiera. C'è infatti anche la variante Pro dotata di modulo Bluetooth e Wireless.

Inutile dirvi che se non vi piacciono i modelli trasparenti non è il caso di prendere in considerazione una tastiera come la X75.

Probabilmente per quanto riguarda leggibilità ed eventuale "universalità" di look, la variante di colore nero è un tantino più sobria e di facile utilizzo. Ma stiamo comunque parlando di un prodotto che è pensato per esaltare i LED e per risultare estrememente vistosa e particolare. Per qualche motivo, che ancora non mi spiego del tutto, negli ultimi mesi le tastiere meccaniche trasparenti vanno sempre più di moda, e questa è solo l'ennesima esponente. Se non altro le forme di questa X75 sono più classiche del solito, e la qualità costruttiva, tolti alcuni difetti di cui vi parlo a breve, è davvero buona. Ed è anche tra le più economiche, nel caso voleste togliervi questo sfizio!

Tornando nuovamente sulla qualità costruttiva, X75 è solida e priva di apparenti debolezze strutturali. È anche bella pesante e piazzata, visto che dentro la scocca ci sono ben pochi spazi vuoti.

Come già detto però, smontarla non è affatto banale. Inoltre sul retro, almeno nel mio modello, i piedini non sono incollati molto bene. Nulla di trascendentale, visto che basta un po' di colla. Solitamente non si hanno problemi di questo genere, ma la X75 è un modello davvero molto economico. Tenete anche conto che il policarbonato trasparente è più soggetto a graffi e usura, e lo stesso si può dire dei tasti.

Buona, come già accennato, la retro-illuminazione. Occhio però: nel caso la usaste al buio, la luce dei LED potrebbe offuscare completamente la visibilità dei tasti. Se guardate abitualmente la tastiera per scrivere potrebbe non essere il modello più consigliato. Come già detto poi, la cosa bella è che la X75 è molto ben leggibile anche a LED spenti, come testimoniano tra l'altro le foto presenti in questa recensione.

Sul retro, come già accennato, ci sono 4 piedini in silicone che garantiscono un buon grip.

Diciamo che aiuta molto anche il peso della tastiera. Vediamo una foto del retro, da cui si intravede anche lo strato fonoassorbente posto sul fondo della tastiera.

Ci sono anche i piedini per rialzare la struttura. Sono doppi e permettono di inclinare la tastiera di valori piuttosto standard (circa 8 e 11°). Ecco quindi le foto delle tre modalità d'uso della X75:

Come di consueto YUNZII X75 mi ha fatto compagnia nelle ultime settimane di lavoro, a fianco delle altre tastiere di cui vi ho parlato ultimamente. Nonostante peso e dimensioni (e delicatezza del policarbonato) si è fatta anche qualche viaggio nel mio zaino per alternarsi tra casa e ufficio. Se non altro nella confezione c'è il copritastiera in plastica che torna utile per circostanze del genere. L'ho anche sfruttata come di consueto in vari match con Overwatch 2 e Call of Duty: Modern Warfare 2. Non è certo una tastiera gaming, ma gli switch con una distanza di attuazione in perfetto stile lineare e con così poca corsa sono ottimi per questo genere di contesti.

Scriverci poi è un vero piacere: ottime le sonorità, ottima la velocità di digitazione che si riesce a mantenere, sia per i già citati switch, sia per il profilo dei tasti arrotondato e molto comodo. Occhio ovviamente al layout ANSI USA diverso dal nostro, che richiede un po' di rodaggio per essere padroneggiato. Da un punto di vista ergonomico comunque mi sento di promuoverla a pieni voti, visti anche i piedini rialzabili posteriori.

Funzionalità

YUNZII X75 sfrutta un software compatibile solo con Windows per la gestione dei suoi parametri. Si chiama YUNZII Keyboard ed è reperibile direttamente dal sito ufficiale del marchio (seguendo questo link). Nel caso il software non riconoscesse la tastiera c'è da scaricare un file aggiuntivo, presente sempre nella solita pagina che vi ho appena linkato, con un tool utile ad effettuare l'upgrade del firmware della X75. Si tratta di un software leggermente diverso dal solito, sempre molto spartano ma pieno di funzionalità.

Prima di analizzarlo, vediamo cosa si può fare con la tastiera "out of the box".

Di base la tastiera è già programmata con tante utili scorciatoie. Sono indicate nel piccolo manuale incluso in confezione, e sarà necessario memorizzarle per usarle al volo. Come di consueto si può mettere mano ai parametri di retro-illuminazione, gestire, tramite FN e i tasti funzione, varie funzionalità come volume di sistema, apertura app e simili, e sfruttare altre shortcut più o meno utili. Ripeto, servirà, almeno all'inizio, il piccolo manuale sotto mano, ma ci si fa presto l'abitudine. E poi nulla vieta di riprogrammarla via software!

Il software è caratterizzato da un'interfaccia spartana, non ridimensionabile e tutta in inglese. Se non altro però ci sono molte funzionalità, alcune che non sempre si trovano su software di tastiere cinesi. Da YUNZII Keyboard potrete:

  • Cambiare l'associazione dei tasti, riprogrammandoli quasi tutti. Oltre allo strato dei tasti "normali" ci sono anche gli strati FN, per modificare quindi il comportamento della tastiera alla pressione del tasto FN. Inoltre ad ogni tasto si possono associare funzioni classiche, azioni del mouse, comandi multimediali, macro, comandi quali Zoom IN/OUT, WinLock e simili, oltre a combinazioni specifiche. Dallo stesso tab si possono creare i profili d'utilizzo da richiamare al volo.
  • Registrare macro, grazie ad un'interfaccia leggermente diversa dal solito e, perché no, anche più ricca di funzioni. La timeline degli eventi registrata è mostrata in stile editor di audio/video, e tra gli eventi registrati si può inserire manualmente qualsiasi tipologia di evento. Il che torna comodo, visto che in fase di digitazione prende il layout USA ANSI.
  • Impostare effetti di retro-illuminazione di vario genere e controllarne i parametri. Usando il pattern Self-define se ne può creare uno personalizzato, assegnando manualmente i colori ad ogni singolo tasto.
  • Attivare la modalità musicale per trasformare la tastiera in un equalizzatore grafico. Ci sono tantissimi effetti tra cui scegliere, e si può regolarne il gain in modo da mostrare l'equalizzatore con più enfasi sulla tastiera.

Vale,in definitiva, quanto già detto in passato, anche nel caso di altre tastiere: l'interfaccia è spartana e solo in inglese.

Ciò non toglie che riesca a svolgere il suo lavoro senza grossi problemi. Anzi, rispetto ad alcuni modelli ha qualche funzionalità in più, e non ho da segnalare grosse mancanze o problemi di sorta.

Prezzo

Al momento YUNZII non ha ancora lanciato questo modello su Amazon Italia, il che è un peccato. Dovete quindi affidarvi allo store ufficiale. Però il prezzo è davvero invitante: il modello base, quello protagonista di questa recensione, varia dai 69$ ai 79$ a seconda degli switch che scegliete. Passando invece al modello Pro con Bluetooth e Wi-Fi siamo sugli 89$. Prezzi di gran lunga più bassi di quelli a cui siamo abituati. Si può pagare con PayPal, e la spedizione risulta gratuita (standard, tra gli 8 e i 25 giorni lavorativi).

È vero, si sta acquistando un prodotto di un marchio poco conosciuto e anche un pelo più delicato della media, visto il massiccio uso di policarbonato, ma sarete ripagati con ottime sonorità, un minimo di supporto software e un look sicuramente fuori dai canoni classici.

Se siete a caccia di qualche alternativa ce ne sono diverse, anche vendute da YUNZII in Italia tramite Amazon:

Recensione YUNZII X75 - Foto dal vivo

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

YUNZII X75

YUNZII X75 è un modello non certo esente da difetti, ma che fa del suo grosso punto di forza un prezzo ben più contenuti di tante rivali. Inoltre c'è una buona scelta di switch diversi dal solito, e le accortezze inserite all'interno della scocca per sopprimere il rumore fanno sì che in scrittura la X75 sia gradevole anche da un punto di vista uditivo. Certo è che vi devono piacere i modelli trasparenti! Con un investimento di poco maggiore ci si porta a casa il modello Pro con connettività Bluetooth e Wi-Fi. Può essere anche un buon modello per avvicinarsi al mondo delle tastiere meccaniche: minima spesa, massima resa!

Sommario

Unboxing YUNZII X75 6

Caratteristiche tecniche 8

Estetica, costruzione ed ergonomia 8

Funzionalità 8

Prezzo 8

Voto finale

YUNZII X75

Pro

  • Hot-swappable, keycap trasparenti
  • Ottime soluzioni fonoassorbenti
  • Look fuori dalle righe...

Contro

  • Solo layout ANSI USA
  • Un po' più delicata di altri modelli
  • ... che potrebbe non piacere a tutti

Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", mi sono avvicinato al mondo dell'informatica e della tecnologia alla tenera età di 5 anni. Mi occupo di news e recensioni legate ai PC (desktop e laptop) e al gaming, ma non disdegno elettrodomestici smart quali scope elettriche e friggitrici ad aria, preferibilmente con Bluetooth e Wi-Fi. Se trovate un meme sui canali social di SmartWorld è probabilmente colpa mia.
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