Entriamo in un vulcano, grazie ai droni che si sacrificano per la scienza

Cosimo Alfredo Pina
Cosimo Alfredo Pina
Entriamo in un vulcano, grazie ai droni che si sacrificano per la scienza

L'esplorazione di un ambiente ostile come quello di un vulcano attivo non è certamente priva di problematiche e rischi. Un gruppo di produttori di video per National Geographic, aiutati da alcuni geologi, ha voluto catturare alcune riprese del vulcano Ambrym nell'arcipelago di Vanuatu.

Per ottenere inquadrature uniche e dati importanti per la scienza, il gruppo si è appoggiato all'uso di droni, con i quali è stato possibile riprendere da vicino come non mai la caldera e creare un accurato modello 3D del cratere Marum.

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I droni hanno permesso di esplorare da vicino quelle zone che solitamente richiedono attrezzature specifiche a causa di gas letali, come cloro e ossidi di zolfo. Per quanto i piccoli velivoli forniti di GoPro e pilotati a distanza, siano rimasti immuni alle esalazioni velenose, alcuni di questi non hanno resistito all'enorme quantità di calore sprigionata dalla lava.

Il team ha quindi sacrificato alcuni droni, ma il risultato finale ne è valso sicuramente la pena. Se siete curiosi di sapere cosa sia possibile ottenere con alcuni droni su un ciglio di un vulcano, vi lasciamo con il video di National Geographic.