Google vuole usare le nanoparticelle per curare il cancro

Lorenzo Fantoni
Lorenzo Fantoni
Google vuole usare le nanoparticelle per curare il cancro

L'ambizione di Google di "curare la morte" sta trasformandosi nel nuovo prodotto dei laboratori Google X: un progetto basato sulla nanotecnologia che dovrebbe identificare con precisione la maggior parte delle malattie.

Tutto si basa su microscopiche nanoparticelle magnetiche, mille volte più piccole di un globulo rosso, che possono legarsi a determinate molecole e identificarle come aree pericolose.

Il progetto, a cui al momento lavorano circa 100 persone, prevede anche un dispositivo magnetico indossabile che traccia le particelle e fornisce dati in tempo reale.

Secondo Google mancano ancora cinque anni alla sua realizzazione, visto che la compagnia sta ancora cercando di capire quante particelle servono per identificare i marker delle malattie, sviluppare un rivestimento che permetta loro di legarsi a questi marker, identificare i marker adeguati e risolvere altre centinaia di problemi, senza contare le certificazioni di sicurezza per l'FDA, i test clinici e così via.