
Streaming pirata, la Guardia di Finanza sequestra oltre 500 siti web
Dopo aver registrato un aumento della vendita di attività di Iptv attraverso streaming illegali durante l'ultima giornata del campionato di Serie A (e non solo), la Guardia di Finanza ha proceduto al sequestro di oltre 500 risorse web e dei relativi 40 canali Telegram.
Di conseguenza, chiunque abbia provato a collegarsi ai servizi pirata è stato reindirizzato non al contenuto desiderato, bensì ad un pannello informativo che avvertiva sul sequestro del sito. In particolare, le indagini del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza hanno appurato la presenza di un nuovo sistema di gestione dei flussi informatici, e cioè "Stream Creed", che risulterebbe derivante dalla già nota "Xtream Creed".
Sull'operazione della Guardia di Finanza, si è espresso il CEO di Dazn Italia, Stefano Azzi: "Rinnoviamo il nostro pieno sostegno alle Forze dell'Ordine impegnate quotidianamente a contrastare il fenomeno della pirateria che ogni anno genera ingenti danni al nostro sistema Paese. La divisione antipirateria di Dazn e i suoi partner stanno già lavorando per fermare migliaia di istanze attraverso operazioni di contrasto, ingiunzioni e una continua innovazione volta a proteggere gli abbonati". A tal proposito segnaliamo che DAZN per il 2022/2023 prevede due tipologie di abbonamento, di cui una DAZN PLUS a ben 40€ al mese.