Android Pie è il nome della versione 9.0 di Android. Ecco quindi tutto quello che dovete sapere sulla tredicesima major release di Android.
INDICE
Novità Android Pie
Android P si concentra in parte sull'estetica ed in parte sulla sostanza. Di seguito elenchiamo le novità principali (non in ordine di importanza) fermo restando che ulteriori funzioni potrebbero essere introdotte nel corso dello sviluppo.
- Supporto al notch, ovvero la “tacca” in cima al display, resa celebre da iPhone X.
- Supporto dual-camera: le app potranno accedere al flusso di due o più fotocamere contemporaneamente
- Notifiche migliorate (ancora una volta), in particolare per le app di messaggistica (immagini, adesivi, smart reply, bozze e altro)
- Rilevamento della posizione in interni
- Open Mobile API per i pagamenti NFC
- Miglioramenti alla gestione del traffico in caso di rete congestionata e non solo
- Miglior supporto alle immagini animate (GIF e WebP).
- Semplificate le categorie di notifica
- HDR VP9 Profile 2, per portare contenuti HDR in YouTube, Play Movies, ed altre app.
- Neural Networks API si allarga con il supporto a nove nuove operazioni.
- L’accesso alle API non pubbliche sarà ristretto gradualmente.
- Le app in background non avranno accesso a microfono, fotocamera o altri sensori.
- Crittografia lato client dei backup.
- Editor per gli screenshot integrato
- Nuovi controlli per il volume
- Protocollo TLS obbligatorio
- Lockdown: disabilita temporaneamente tutti i metodi di sblocco, tranne pin/password
- Nuove gesture di navigazione, che segnano la scomparsa del pulsante app recenti. Ne abbiamo parlato più in dettaglio qui
- Adaptive battery porta una nuova gestione delle app in standby: quelle che usiamo meno spesso saranno pesantemente limitate nell'attività in background, per risparmiare batteria
- Dashboard: ci mostra l'utilizzo del nostro smartphone, nel senso le app più aperte, e quanto tempo passiamo al giorno su ciascuna di esse. Potremo anche impostare dei timer per aiutarci a ridurre l'abuso di certe applicazioni e scurire l'intera interfaccia a fine giornata, per invitarci a non usare lo smartphone prima di andare a dormire. Questa funzione arriverà in autunno, ma è possibile già provarne una versione beta.
- Actions e Slices: sono in pratica porzioni di un'app che compariranno in seguito a determinati eventi. Ad esempio, cercando un indirizzo, in Google Search potremmo vedere l'app di Uber che ci indica l'indirizzo di lavoro. O ancora, nell'app drawer potremmo avere suggerimenti per contatti o musica. Arriveranno però solo nel corso dell'autunno.
- Adaptive Brightness: la luminosità automatica ricorderà le vostre preferenze, se aveste spostato manualmente l'indicatore in certi ambienti, e si comporterà di conseguenza.
Da novembre 2018, inoltre, Google Play richiederà che gli aggiornamenti delle app abbiano come target Android Oreo (API 26) o successive versioni.
Nella prima preview di Android P questo limite è sceso ad Android 4.2 (API 17) e salirà gradualmente con le successive preview. È però possibile che Android P renda del tutto incompatibili le app più vecchie.
Download
Potete scaricare sia le factory image che i singoli file OTA di Android 9 Pie per Google Pixel, Pixel XL, Pixel 2 e Pixel 2 XL dal sito ufficiale. Vi ricordiamo che in questo caso dovrete avere adb e fastboot sul vostro PC (qui la guida per Windows e per Mac). In alternativa potete aggiornare direttamente dal vostro smartphone, se supportato.
Uscita
La prima developer preview di Android P è stata rilasciata il 7 marzo 2018, la seconda è invece arrivata l'8 maggio, la terza il 6 giugno e la quarta il 2 luglio. Come potete vedere dal grafico qui sopra, quest'anno ci saranno 5 developer preview, l'ultima delle quali dovrebbe precedere a stretto giro il rilascio della versione finale.
La DP1 viene considerata una alpha, quindi instabile, mentre le successive sono delle beta. Per questo motivo il beta program è stato avviato solo a partire proprio dalla DP2. Le ultime due release saranno versioni quasi finali, che non dovrebbero differire troppo da quella definitiva.
Android Pie in versione stabile è stato poi rilasciato il 6 agosto 2018, contraddicendo la timeline qui sopra, e senza che prima arrivasse la 5° developer preview.
Dispositivi supportati
Android Pie è stato rilasciato solo sugli smartphone Pixel, sia di prima che seconda generazione. Questo esclude sia tutti i Nexus (anche Nexus Player) che il tablet Pixel C. Durante il corso della developer preview non ci saranno altri modelli supportati. Dopo il lancio i vari produttori provvederanno poi ad aggiornare almeno i propri top di gamma. Vi ricordiamo che, per gli smartphone Pixel 2, sono previsti 3 anni di major update del sistema operativo e di aggiornamenti di sicurezza.
La seconda developer preview ha però introdotto un grande cambiamento: per la prima volta sono supportati smartphone di terze parti.
Oltre ai Google Pixel, i seguenti dispositivi dovrebbero infatti essere in prima linea per il rilascio di Android Pie.
- Nokia
- Vivo
- OnePlus 6
- Xiaomi Mi MIX 2S
- Sony Xperia XZ2
- Essential Phone (già rilasciato)
- Oppo R15 Pro
Le modalità di download sono esattamente quelle indicate sopra. Il nostro consiglio è quello di passare attraverso il sito del programma beta, e lasciare che l'aggiornamento si installi da solo
Nome
Il nome di Android P è molto semplice: Android 9 Pie. Ci stati in ballo un paio di nomi, entrambi ''suggeriti'' da Google: Pineapple Cake e Popsicle, ma a quanto pare la semplicità ha vinto.
Launcher
Il nuovo Pixel Launcher introdotto dalla prima developer preview di Android P è già disponibile al download, in via ufficiosa. In linea di massima il launcher dovrebbe funzionare se il vostro smartphone fosse aggiornato ad Oreo, ma non possiamo garantirvi una compatibilità completa.
Lo potete scaricare da questo link. Se non dovesse funzionare, provate questo articolo. Tra le novità segnaliamo la dock in fondo alla home che è stata un po' ridisegnata, incluso il widget Google.
Ultime Notizie
Sono tante le notizie che si susseguiranno nel corso del tempo su Android Pie. Qui sopra abbiamo riassunto i fatti principali, ma se volete rimanere al passo con tutte le novità, le potete approfondire con gli articoli seguenti.