5 funzioni che adoro del mio Google Home

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Tech Master
5 funzioni che adoro del mio Google Home

Stiamo tutti attendendo a gloria l'arrivo di Google Assistant in lingua italiana che sbloccherà finalmente moltissime interessanti funzionalità dell'assistente vocale che ad oggi possiamo provare solo impostando il proprio smartphone (se supportato) in lingua inglese. Se questo evento è stato promesso entro la fine del 2017 non c'è invece una data per il lancio nel nostro paese di Google Home, ovvero il piccolo dispositivo domestico che attiva Assistant senza la necessità di utilizzare lo smartphone.

Non avevamo già recensito Google Home e oggi torniamo a parlarne perché 8 mesi dopo sto ancora utilizzando Google Home quotidianamente e, nonostante la lingua inglese non lo renda il più intuitivo dei dispositivi, riesce comunque a regalarmi qualche soddisfazione. Scopriamo quali sono le 5 cose che più apprezzo del mio Google Home.

1. Controllare Spotify

Fino a pochi giorni fa l'utilizzo di Spotify su Google Home era una prerogativa di chi aveva l'account Premium, ora invece è per tutti.

La comodità di controllare la musica vocalmente era notevole e la qualità audio di Home si è rivelata adeguata per riempire una grande stanza, anche a volume lontani dal massimo. È possibile avviare la musica di un preciso artista, oppure una precisa playlist o un preciso album. Per mia fortuna non ascolto molta musica italiana perché ad oggi fargli comprendere il nome del brano con l'accento inglese sarebbe stato difficile (ma non impossibile!).

Molto interessante poi il riconoscimento di più voci separate in famiglia. Ogni componente potrà quindi chiedere di riprodurre un brano e in automatico Home saprà da qualche account Spotify andare a pescare. Basterà poi un "I like this song" per aggiungere il brano alla propria libreria musicale. Curioso poi il fatto che il generico comando "Play music from Spotify" generi una playlist casuale di brani della libreria e non, spesso più azzeccata del Daily Mix offerto da Spotify stesso.

2. Accendere e spegnere le luci

Per un lungo periodo la lista di prodotti compatibili con Home era sì ampia ma spesso riservata ai soli prodotti disponibili negli USA, con l'unica eccezione di Philips.

Non avendo però nessuna lampadina Hue in casa ho dovuto aspettare, finché Yeelight non ha introdotto il supporto nativo per le sue luci all'interno di Home. È possibile quindi raggruppare le luci per area e scegliere quindi di controllarle solo alcune. Prima o poi però dovrò ricordarmi di cambiare il nome del mio salotto da "Salotto" a "Living Room", perché Home non è ancora così flessibile da capire bene "Turn on the light in my salotto".

3. Timer per la cucina

È una banalità, questo è poco ma sicuro. Ma è comunque comodo non dover estrarre nessun dispositivo di tasca e semplice dire "Set a 10 minutes timer". Simpatica la risposta variabile di Home che a volte include anche un "Ok. 10 minutes, starting.... ... ... now!". Possibile poi anche chiedere a Home quanto manca alla fine del timer. Sono molti gli utilizzi più elaborato di questo per cui potremmo utilizzare Home, ma in certi casi è ancora più rapido sollevare dal tavolo il telefono e cercare in italiano quello che volevamo.

4. Controllare il climatizzatore

Una delle grandi novità delle ultime settimane, e una fra quelle che mi hanno spinto a scrivere questo articolo, è sicuramente l'introduzione del supporto ai servizi di Tado e quindi fra questi anche di Tado Climatizzazione Intelligente. Gestisce perfettamente le zone differenti, associandogli le stesse stanze che avevate associato per esempio anche per le luci ed è quindi possibile chiedere a voce una certa temperatura e vedere accendersi i condizionatori è veramente magia. Fresca magia.

5. Aggiungere cose alla lista della spesa

Non c'è niente di più noioso che dover sfoderare il telefono solo per aggiungere una misera voce alla lista della spesa, per poi ricordarsi solo pochi secondi dopo che lo si è rimesso in tasca di dove aggiungere una nuova voce. Aggiungere elementi a voce è molto comodo. Unica nota è il fatto che adesso la lista della spesa ha una sua voce dedicata (che trovate qui shoppinglist.google.com) e non si trova più quindi in una nota all'interno di Keep.

Questa era la mia selezione dei 5 motivi per cui amo il mio Google Home, che sono poi anche i 5 motivi per cui odio Google per essere (ancora una volta) così lenta nel portare in paesi diversi da quelli dove si utilizza la lingua inglese. Purtroppo Google ci ha confermato che il momento in cui arriverà Assistant in italiano non coinciderà con l'arrivo dell'italiano su Google Home. L'attesa si prospetta ancora lunga.