"Shish is the word": Google Assistant capisce meglio di Alexa e Siri l'inglese con accento straniero (foto)

Edoardo Carlo
Edoardo Carlo
"Shish is the word": Google Assistant capisce meglio di Alexa e Siri l'inglese con accento straniero (foto)

Gli assistenti vocali di Google, Amazon e Apple stanno continuamente affilando le loro armi per garantire agli utenti un'esperienza di interazione sempre più vicina a quella di una conversazione naturale fra due essere umani. Se l'italiano – purtroppo per noi – è ancora una lingua scarsamente considerata, risulta più interessante guardare come le intelligenze artificiali stanno evolvendo nel rapporto con la loro lingua madre: l'inglese.

In qualità di lingua universalmente adottata come punto di incontro fra persone di nazionalità diversa, è importante per Assistant, Alexa e Siri riuscire a distinguere i tanti possibili accenti dell'inglese, al fine di comprenderli pienamente e rendersi dunque più versatile. Vocalize.ai ha deciso di mettere alla prova i tre principali assistenti vocali per individuare quale attualmente può vantare l'orecchio più fino, anche di fronte ad accenti meno usuali.

E, ancora una volta, Google ha dimostrato di essere un passo avanti alla concorrenza. Se infatti nessuno dei tre ha mostrato problemi nel capire gli accenti americano e indiano (molto diffuso e caratterizzato, dunque da tempo supportato), la musica è cambiata di fronte all'ostico accento cinese, che ha creato grattapi ad Alexa e Siri, mentre Assistant è riuscito a cavarsela impeccabilmente.

La superiorità di Assistant è inoltre emersa anche in condizioni più particolari, come in presenza del classico brusio di fondo dei luoghi affollati, oppure quando l'interlocutore modula la propria voce su livelli più o meno bassi, dimostrando un'ottima capacità di adattamento. Qui sotto in galleria trovate i grafici che mostrano i risultati dei test condotti.