Batterie pieghevoli di carta nel futuro dei dispositivi indossabili

Andrea Centorrino
Andrea Centorrino
Batterie pieghevoli di carta nel futuro dei dispositivi indossabili

I display pieghevoli non sono più una novità, così gli ingegneri dell'Università di Binghamton hanno ben pensato di spostare l'interesse collettivo verso una nuova tecnologia: le batterie pieghevoli.

Se già il fatto che siano pieghevoli non vi dovesse bastare, sappiate anche che la tecnologia che ci sta dietro non è l'ennesima combinazione del litio con qualche elemento, ma dei batteri racchiusi in degli strati di carta, il cui metabolismo permette la produzione di energia elettrica nell'ordine dei microwatt.

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Le batterie si piegano fino a raggiungere le dimensioni di un contenitore di fiammiferi tascabile, e realizzarle costa circa 5 centesimi l'una. Le applicazioni riguarderebbero i biosensori, da tempo realizzabili anch'essi in carta ma sprovvisti di una fonte di energia adeguata e di pari caratteristiche. Il ricercatore universitario Seokheun Choi, capo del progetto, esprime il suo punto di vista sulla scelta della carta come materiale chiave:

La carte è economica e biodegradabile, e non abbiamo bisogno di pompe o siringhe esterne perché la carta può assorbire una soluzione in cui si trovano dei batteri grazie alla proprietà di capillarità.

Al momento, come sempre per questo genere di tecnologie, non è stata fornita una data per il rilascio (che comunque vedrà i paesi in via di sviluppo come primo mercato), ma visto l'uso dei batteri per la produzione di energia, e l'utilizzo con i biosensori come finalità, saranno necessari molti test clinici prima della messa in commercio. Potranno queste batterie pieghevoli alimentare i wearable del futuro?

Via: Engadget
Fonte: Phys.org