Tre nuovi brevetti Apple: tastiere meccaniche touch, connettori invisibili e mappatura laser (foto)

Cosimo Alfredo Pina
Cosimo Alfredo Pina
Tre nuovi brevetti Apple: tastiere meccaniche touch, connettori invisibili e mappatura laser (foto)

Dall'ufficio brevetti statunitense ci arrivano interessanti novità su quelle che potrebbero essere alcune delle future tecnologie Apple. A cosa si è lavorato dunque dentro i laboratori di Cupertino?

Nei documenti in questione si fa riferimento a tre tecnologie. Partiamo da quella che ci ricorda nel concetto Project Tango di Google, ovvero un sistema capace di mappare digitalmente l'ambiente circostante grazie a vari sensori, dai diffusi GPS, accelerometri e giroscopi agli scanner laser, quelli che solitamente si trovano su un telemetro digitale.

Unendo le informazioni dai vari componenti il dispositivo sarebbe così in grado di ricreare una mappa 3D dell'ambiente circostante. Come appunto Project Tango di Google anche questa tecnologia potrebbe trovare spazio sui futuri iPhone oppure nell'ancora misteriosa auto di Apple, che potrebbe usarla per i sistemi di guida autonoma o assistita.

Cambiando totalmente campo, il brevetto numero No. 9.454.239, risalente al 2011, riguarda invece di una particolare tastiera meccanica, con degli switch "a cupola", che offra sia la possibilità di digitare che quella di eseguire gesture touch.

Non è il primo brevetto di Apple che parla di qualcosa del genere e chissà se questa feature sarà presente sui prossimi MacBook, di fianco alla vociferata barra OLED. Conclude questo round di idee depositate quella su dei "connettori ottici" invisibili ad occhio nudo.

Potete pensare a queste porte come a qualcosa di simile agli Smart Connector di iPad Pro, solo che invece di essere dei contatti elettrici a vista sono dei microfori invisibili ad occhio nudo da cui far passare le informazioni nella forma di impulsi di luce, generati nello specifico da un sistema laser ad infrarossi miniaturizzato.

Come sempre quando si parla di brevetti è bene specificare che nessuna di queste tecnologie arriverà con certezza su uno dei dispositivi Apple pensati per il mercato, tuttavia a differenza di molti altri casi, queste ci sembrano decisamente plausibili e non è da escludere che questa volta dietro a fogli, sigle e schemi si celi qualcosa di più concreto.