Che cos'è Asimov, l'IA che aiuta i giornalisti e non solo

SmartWorld team
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Che cos'è Asimov, l'IA che aiuta i giornalisti e non solo

L'applicazione dell'intelligenza artificiale nel mondo del giornalismo è una tematica che fa discutere e riflettere sul futuro del settore che, in una visione distopica, potrebbe essere gestito interamente da robot.

Asimov e il giornalismo

Nel corso della pandemia, la startup Asc27 ha sviluppato Asimov. Quest'intelligenza artificiale, nata da un'idea di Nicola Grandis, è pensata per operare nell'ambito giornalistico, ma non solo. In che modo? Asimov è in grado di carpire le informazioni principali presenti negli articoli e classificarli secondo "qualità", può leggere rapidamente tutti i tesi pubblicati da un giornale, individuare lo stile e replicarlo. L'IA può monitorare la rete e anticipare i trend, individuando i temi di cui si parlerà nelle 6-12 ore a seguire. Inoltre, è in grado di creare degli articoli partendo da determinati argomenti o da parole chiave e selezionare delle immagini relative. Non solo, Asimov può giocare un ruolo anche nel campo dei podcast, clonando una voce umana (dopo ore di ascolto) e replicando dialetti e lingue diverse.



Uno strumento per giornalisti e blogger

L'intelligenza artificiale rappresenta la fine del giornalismo così come lo conosciamo? Secondo Nicola Grandis è uno strumento che fornisce un aiuto ai giornalisti, non è pensato per sostituirli. "L'obiettivo è lavorare accanto all'uomo. Asimov non vuole sostituirsi a nessuno ma aiutare nella realizzazione dei contenuti. Solleva i giornalisti dalle mansioni ripetitive (come la selezione delle fonti migliori) e individua i prossimi trend" ha dichiarato. Questa tecnologia è stata pensata per redazioni di testate giornalistiche, ma anche per i blogger e può rivelarsi un utile strumento. Per questi ultimi è disponibile una versione semplificata e gratuita. Asimov impara a sua volta da chi lo utilizza, registra infatti dati utili a migliorare l'intelligenza artificiale.

Le funzioni di Asimov

Il sito della startup spiega che partendo da qualsiasi fonte monitorata di contenuti, Asimov è in grado di creare grafici e mappe mentali per evidenziare gli argomenti di tendenza attuali e le parole chiave nel web. Può elaborare qualsiasi tipo di dati strutturati (tabelle, flussi di dati, ecc) e generare bozze di articoli in base agli argomenti e alle parole chiave fornite.

L'IA è in grado di analizzare le fonti e fornire consigli su come migliorare le bozze, dopo aver analizzato oltre 700 indicatori, per perfezionarle in ottica pubblicazione.

Scetticismo nel settore

"Nelle redazioni c'è un iniziale scetticismo, legato alla funzionalità dei prodotti e al timore che taglino posti di lavoro. I dubbi sulla funzionalità vengono superati testando il sistema: nel primo pilot, su una testata Conde Nast, c'è stato un incremento del 100% delle visualizzazioni" ha spiegato Grandis, in merito all'utilizzo dell'IA. La startup entro fine hanno ha intenzione di lanciare una versione dedicata ai professionisti autonomi, che sia più specifica per i vari settori.

Asimov in Italia e all'estero

Quasi tutti i principali editori in Italia stanno sperimentando quest'intelligenza artificiale. "Alcuni editori pubblicano contenuti prodotti da Asimov. Ma si tratta di testi semplici, come un post-partita di calcio, un articolo sul meteo o sulla chiusura di borsa. Asimov è costruito per lavorare accanto a chi crea contenuti, potenziarne le capacità e la creatività".

Il mercato estero costituisce una grossa fetta degli introiti di Asc27 relativi a questo progetto. L'Italia è più diffidente quando si tratta di nuove tecnologie, in particolare di questo tipo. L'obiettivo di Asimov è quello di consentire a chi svolge questo mestiere di concentrarsi sulla parte più creativa e importante del giornalismo, tralasciando i compiti più ripetitivi e monotoni all'IA.

Riconoscimenti e future applicazioni

Nel corso del Congresso mondiale sull'IA di Shangai (Waic), che si è tenuto a luglio, Asc27 è stata premiata come migliore startup europea di questo settore. Inoltre, è stata inclusa nella top dieci della sezione Best Practice Applied Algoritms. Nicola Grandis pensa al futuro e alle possibili applicazioni dell'intelligenza artificiale in altri settori, in banca e nei negozi ad esempio: "L'IA potrebbe generare un avatar che spiega a voce documenti e locandine. Sarebbe utile per persone con difficoltà cognitive e anziani. Nel mondo del retail, un avatar in 3D potrebbe fornire informazioni quando un cliente osserva una scarpa o una maglietta".