Le forze armate norvegesi sperimentano Oculus Rift

Leonardo Banchi
Leonardo Banchi
Le forze armate norvegesi sperimentano Oculus Rift

Non è storia nuova, nel campo della tecnologia, che innovazioni studiate inizialmente in ambito militare si facciano strada in campi completamente diversi (si pensi ad esempio ad ARPANET, progenitore di internet): talvolta però accade il contrario, ed è il caso dell'esercito norvegese, che ha iniziato a sperimentare possibili usi di Oculus Rift in campo bellico.

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Oculus Rift è un dispositivo per la realtà aumentata nato da un progetto su Kickstarter: si tratta in sostanza di uno schermo da indossare sul viso, con sensori di movimento che permettono di simulare un ambiente virtuale dinamico attorno all'utente.

Le forze armate norvegesi, assistite dall'azienda Making View di Hamar, stanno sperimentando su come questo dispositivo possa aiutare i conducenti dei carri armati: tramite un sistema di telecamere all'esterno del veicolo, infatti, Oculus Rift è in grado di fornire al guidatore una visione a 360 gradi dell'ambiente circostante, anche con tutte le botole chiuse.

Oltre a questo, il piano si spinge anche oltre: Oculus Rift è un progetto nato pensando al mondo dei videogiochi, e questo deve aver spinto Daniel Mestervik, manager dello sviluppo, a una riflessione: "I giocatori di Battlefield", ha dichiarato, "hanno una visuale molto più completa di quella che si può avere in un veicolo reale. Con il nostro software, tuttavia, sarà possibile aggiungere informazioni e visuali alle quali ci hanno abituato i videogiochi: mappe, punti di riferimento geografici, inclinazione e velocità".

Innegabile che una realtà aumentata di questo tipo porterebbe questi e molti altri vantaggi, e Ola Petter Odden, a capo del progetto presso il Combat Lab, si dice ottimista anche sugli sviluppi futuri: nonostante alcune attuali lacune come la risoluzione dello schermo, non sufficiente per vedere bene a distanza, confida che il sistema potrà entrare in uso entro cinque anni (tre per lo sviluppo e due per testing e certificazione), un tempo estremamente ridotto per innovazioni in ambito militare.

Ottimismo anche riguardo la recente acquisizione di Oculus VR da parte di Facebook: Odden si dice infatti fiducioso che questo porterà maggiori fondi per permettere miglioramenti al sistema in tempi inaccessibili a una società di dimensioni ridotte.

VIA: Tujobs

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