Google afferma che Duplex ha passato (in parte) il test di Touring, ma non potrà spacciarsi per un essere umano

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Google afferma che Duplex ha passato (in parte) il test di Touring, ma non potrà spacciarsi per un essere umano

Google Duplex è stata la demo tecnica che più ha stupito al Google I/O: un'intelligenza artificiale in grado di sostenere una conversazione con un essere umano, ingannandolo completamente sul suo non essere umana. Da queste premesse sembra che il test di Touring sia stato superato (l'idea è proprio quella che una macchina sia "pensante" se riesce a spacciarsi per un umano in una conversazione), ma in realtà non è del tutto vero, perché Duplex riesce sì a passare per un interlocutore umano, ma solo in un ben preciso contesto, ovvero quello di prenotare un appuntamento per via telefonica.

Al di là della validità del test di Touring in sé, che non a caso è stata più volte messa in dubbio, ad oggi rimane comunque un traguardo notevole averlo superato, anche sé, come ribadisce John Hennessy, presidente del consiglio di amministrazione di Alphabet.

In the domain of making appointments, it passes the Turing test. It doesn't pass it in general terms, but it passes in that domain. And that's really an indication of what's coming.

Duplex riesce quindi ad ingannare il suo interlocutore, ma non potrà farlo liberamente. Quella mostrata sul palco è infatti solo una demo tecnica; il giorno in cui Duplex dovesse essere effettivamente integrato in Assistant o comunque quando sarà disponibile, dovrà identificarsi.

We are designing this feature with disclosure built-in, and we'll make sure the system is appropriately identified. What we showed at I/O was an early technology demo, and we look forward to incorporating feedback as we develop this into a product.

Ci immaginiamo insomma che, all'inizio della chiamata, ci sia una sorta di frase pre-costituita, tipo: "Ciao, sono Google Duplex, e sono una IA per appuntamenti;" anche se forse suona un po' ambiguo.

In ogni caso non dubitiamo che Google si inventerà qualcosa di meglio. Si tratta in fondo di una premessa dovuta, non solo per motivi etici, e magari aiuterà Duplex a funzionare meglio, dato che, una volta capito di stare parlando con "un robot", l'umano in ascolto cercherà probabilmente di non mangiarsi le parole.

Via: CNET (1), (2)