Pochi esemplari di Google Home Mini registravano la vita dei loro propietari (aggiornato: disabilitate per tutti le funzionalità touch)

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Pochi esemplari di Google Home Mini registravano la vita dei loro propietari (aggiornato: disabilitate per tutti le funzionalità touch)

Secondo quanto riportato da Google, chi avesse ricevuto una versione pre-release di Google Home Mini al recente evento Made by Google, potrebbe essere afflitto da un serio bug, che per fortuna è già stato risolto, anche se in modo non proprio indolore.

Ad essersi accorto del problema è stato il fondatore di Android Police, che come tanti altri aveva ricevuto da Google il suo Home Mini durante il lancio del prodotto stesso. Il bug, per così dire, si è presentato nei giorni successivi, una volta tornato a casa e configurato lo speaker. Quest'ultimo era in pratica in semi-perenne stato di registrazione, inviando al contempo i dati catturati a Google.

La causa è da imputarsi al pannello touch presente nella parte superiore del dispositivo, che percepiva erroneamente dei "tocchi fantasma", attivando Google Assistant in ascolto. Per evitare di dover sempre dire la hotword Ok Google, era infatti previsto che una pressione prolungata su Home Mini risvegliasse lo speaker.

Purtroppo non c'era un feedback sonoro associato a questa cosa, ma solo l'illuminazione dei LED di Home Mini, che potevano quindi passare facilmente inosservati.

La soluzione di BigG, efficace ma poco elegante, è stata quindi quella di disabilitare del tutto la funzione di long-press per Assistant. Viene da pensare ad un difetto hardware nel pannello touch degli Home Mini coinvolti, ma non ne siamo del tutto sicuri, e lo scopriremo probabilmente solo dopo che saranno consegnati i primi modelli in vendita. Se questi avranno attivo il riconoscimento del tocco in luogo di Ok Google, allora sarà stato un difetto hardware, altrimenti non è detto.

Chiariamo infatti che le unità in pre-ordine o comunque destinate al grande pubblico non sono affette da questo problema. In ogni caso, non essendo Google Home Mini destinato all'Italia (per ora) la cosa non ci tocca troppo da vicino.

[post-udpdate id="1" data="12/10/2017" titolo"Funzionalità long press rimossa"]

Google ha comunicato di aver disabilitato del tutto le funzionalità touch di Home Mini.

Su tutti gli Home Mini presenti e futuri (al netto di revisioni hardware). Molto probabilmente, come ipotizzavamo ieri, il difetto è infatti di natura tecnica e non software, pertanto potevano essere coinvolti anche i modelli commerciali, e non solo quelli pre-produzione.

Google afferma di aver preso questa decisione per "evitare confusione", ma difficilmente l'azienda avrebbe scelto di togliere una funzionalità se non ci fosse stato un concreto rischio legato alla privacy. L'aggiornamento che disabilità le funzioni touch di Home Mini arriverà entro il 15 ottobre 2017. L'unica alternativa è usare sempre i comandi vocali:

  • "Ok Google" o "Hey Google" avvia la comunicazione con Assistant.
  • "Ok Google" o "Hey Google <pause/play/stop>" agisce sul controllo della musica, delle sveglie e dei timer.

Rinunciare ai comandi touch è insomma una scomodità, soprattutto in certe situazioni (pensate al mattino quando, ancora mezzi assonnati, dovete parlare col vostro Home Mini anziché semplicemente toccarlo).

Google la fa semplice, affermando che le medesime funzioni disponibili con i controlli touch possono essere fatte a voce, ma la realtà dei fatti è che difficilmente questa può essere definita la migliore esperienza utente.

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