Un guanto intelligente traduce il linguaggio dei segni sullo smartphone

SmartWorld team
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Un guanto intelligente traduce il linguaggio dei segni sullo smartphone

I bioingegneri dell'UCLA (Università della California a Los Angeles) hanno ideato un dispositivo simile a un guanto che è in grado di tradurre il linguaggio dei segni americano attraverso un'applicazione per lo smartphone.

Guanto e sensori per una traduzione in tempo reale

Il dispositivo si basa su un guanto dotato di una serie di sensori estensibili e sottili che sono stati disposti lungo le cinque dita. Realizzati con fili conduttori di elettricità, questi leggono e registrano i movimenti della mano e la posizione delle dita e li trasformano in segnali elettrici che vengono trasferiti a un circuito delle dimensioni di un dollaro, posizionato sul guanto hi-tech all'altezza del polso. I movimenti nel linguaggio dei segni si traducono in parole, frasi, numeri o lettere. Allo stesso modo, questo strumento trasmette i segnali in modalità wireless a uno smartphone dotato di una specifica app. Questa ha la capacità di tradurre lettere e parole dai movimenti di una mano (secondo lo standard del linguaggio dei segni americano), in frasi, che vengono pronunciate da una voce automatica.

Il linguaggio dei segni e gli strumenti

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Il dispositivo è in grado di riconoscere e tradurre esclusivamente il linguaggio dei segni americano (ASL - American Sign Language). Questo include anche alcune espressioni facciali come forme di comunicazione. I ricercatori dell'UCLA hanno anche aggiunto sensori adesivi ai volti dei tester (tra le sopracciglia e su un lato della bocca), in modo tale da poter tradurre in modo più completo. Al momento si tratta di uno studio, con relativa tecnologia di cui è stato depositato il brevetto. L'obiettivo di questo progetto è quello di ridurre la barriera linguistica tra le persone con problemi di udito o con difficoltà di linguaggio e quelle che non sono in grado di comprendere il linguaggio dei segni.

La tecnologia coinvolta nello studio

Il dispositivo in questione, sviluppato dalla squadra dell'Università della California, è stato realizzato utilizzando polimeri leggeri ed economici di lunga durata. Anche i sensori elettronici che ne consentono il funzionamento  sono relativamente economici e dotati di flessibilità.

Questo guanto rappresenta un'assoluta novità e permette di compiete un grande passo avanti nel settore. I sistemi realizzati in precedenza avevano un design limitante: scomodi da indossare, ingombranti e pesanti.

Dallo studio al commercio

Affinché questo si trasformi in uno strumento commerciale, secondo i ricercatori, sarebbe necessario incrementare il vocabolario riconoscibile dall'algoritmo e una riduzione del tempo di traduzione. La tecnologia al momento può trasmettere i segnali e tradurre in parole pronunciate al ritmo di circa una parola al secondo. Un sistema ancora più veloce potrebbe avvicinarsi a replicare la velocità delle conversazioni verbali quotidiane e, dunque, superare la barriera linguistica. Per un suo utilizzo applicato ad altre lingue, sarebbe necessario una regolazione dell'algoritmo e dell'app in modo tale da poter così interpretare i segni di entrambe le mani.

La sperimentazione del dispositivo

Il dispositivo è stato testato con l'aiuto di quattro volontari in grado di comunicare con il linguaggio dei segni americano. Dopo aver indossato il guanto hanno ripetuto ogni gesto della mano e delle dita ben quindici volte, in modo tale da poter essere letto e registrato dagli strumenti coinvolti.

Un algoritmo di apprendimento automatico ha poi trasformato questi gesti nelle corrispondenti parole, numeri e lettere che questi rappresentano. Questa tecnologia è stata in gradi di riconoscere ben 660 segni, includendo i numero dallo 0 al 9 e le lettere dell'alfabeto.

Le dichiarazioni del ricercatore Jun Chen

"La nostra speranza è che questo apra un modo facile per le persone che usano la lingua dei segni di comunicare direttamente senza bisogno di qualcun altro che traduca per loro", ha dichiarato Jun Chen, principale ricercatore e assistente professore di bioingegneria alla UCLA Samueli School of Engineering. "Inoltre, speriamo che possa aiutare più persone a imparare da sole il linguaggio dei segni" ha aggiunto.

Gli studiosi coinvolti

Gli autori di questo studio realizzato presso l'UCLA, oltre a Jun Chen, sono: l'autore della ricerca Zhihao Zhao, Kyle Chen, Songlin Zhang, Yihao Zhou e Weili Deng; tutti sono membri del Wearable Bioelectronics Research Group di Chen presso l'Università della California. L'altro autore è Jin Yang, dell'Università cinese di Chongqing.

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