Cos'è l'HDR e quali sono le differenze tra i vari standard

Cos'è l'HDR e quali sono le differenze tra i vari standard
SmartWorld team
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I televisori, smartphone e tablet con HDR sono sempre più diffusi: questa tecnologia rappresenta una vera e propria svolta. Gli spettatori, grazie agli apparecchi ricevitori di questo tipo, possono gustare immagini di qualità molto elevata. Dietro alla sigla “HDR” sono racchiusi in realtà diversi standard: in questo articolo scopriremo tutti i dettagli.

HDR: che cos’è?

Il termine “HDR”, o “High Dynamic Range” (elevata gamma dinamica), viene in mente quando si parla di fotografia (con macchine professionali o smartphone) e video (hardware e produzione di contenuti).

Nel mondo della fotografia è possibile ottenere delle immagini HDR combinando foto con diverse esposizioni (il primo scatto è molto scuro, l’ultimo è estremamente luminoso). Le fotografie vengono dunque combinate grazie a uno specifico algoritmo: il risultato è una singola immagine con una gamma superiore.

Il concetto di HDR nei televisori è differente, pur avendo alcuni elementi condivisi con la fotografia. I dispositivi compatibili con questa tecnologia offrono delle immagini che si avvicinano molto a quelle del mondo reale, senza tuttavia combinare diversi scatti.

La tecnologia High Dynamic Range aumenta la gamma dei colori disponibili: il risultato è un’immagine con luminosità e contrasto maggiori. La differenza tra un televisore HDR e un televisore “classico” è evidente specialmente durante le scene più buie. Per ottenere dei video HDR non è sufficiente esclusivamente un televisore compatibile (preferibilmente con pannello a 10 bit o 12 bit), bensì anche alcuni video realizzati con videocamere con sensori in grado di catturare una gamma dinamica molto più elevata.

L’obiettivo dell’HDR è migliorare la qualità dei pixel dei televisori, ampliando la gamma di colori (principalmente le ombre e i picchi di luminosità). Gli utenti possono quindi apprezzare un miglior contrasto, una luminosità elevata e colori vivi. Quando si valuta l’acquisto di una Smart TV, è consigliabile assicurarsi che siano presenti due sigle: 4K e HDR. L’High Dynamic Range è sempre più comune anche negli smartphone.

Hai un dispositivo la cui confezione presenta in bella vista la dicitura “HDR”? Per comprendere l’effettiva potenzialità di questa tecnologia è sufficiente guardare un contenuto adatto.

Su YouTube sono presenti diversi video ideali per questo test.

Quale standard scegliere?

Spesso, quando si acquista un nuovo televisore, ci si trova davanti a due sigle: 4K e HDR. La prima rivela che il numero di pixel è circa quattro volte superiore rispetto al Full HD; la seconda garantisce un’immagine con luminosità e contrasto maggiori. Il discorso per quanto riguarda l’High Dynamic Range è in realtà più complesso. Esistono, infatti, quattro standard principali con caratteristiche differenti: scopriamoli subito.

HDR10

La tipologia più diffusa è l’HDR10 (presente anche nei Blu-ray Ultra HD). Questo standard veicola due flussi: uno dedicato ai metadati (informazioni che descrivono una serie di dati) e l’altro per il segnale video. I metadati, utili per definire la modalità di gestione, vengono inviati dalla sorgente al televisore all’inizio. Essi sono, dunque, statici, non venendo aggiornati ad ogni fotogramma. La sua profondità colore è di 10 bit: gli utenti potranno apprezzare fino a 1,07 miliardi di colori.

La luminosità massima corrisponde invece a 1.000 nits.

HLG

L’Hybrid Log Gamma (HLG) è lo standard comunemente utilizzato nel broadcasting (tra cui le partite di calcio). I metadati aggiuntivi vengono trasmessi, anche in questo caso, esclusivamente all’inizio. Immagini standard e HDR possono essere combinati in un singolo segnale video. Il principale vantaggio legato all’HLG (che impiega poche risorse) è che anche gli utenti che utilizzano un televisore obsoleto (quindi che non supporta questa tecnologia) possono comunque guardare le trasmissioni nel formato standard.

HDR10+

L’HDR10+, l’evoluzione dell’HDR10, garantisce diversi vantaggi, tra cui la luminosità massima di 4.000 nits. Sono numerosi i televisori (come Samsung The Frame TV), lettori Blu-Ray e smartphone (tra cui Samsung Galaxy Fold) certificati per questo formato video (supportato da Samsung, Panasonic, 20th Century Fox e Amazon). Quali sono i benefici dell’HDR10+?

Finalmente sono arrivati i metadati dinamici, che vengono quindi adattati per ogni singolo frame del contenuto multimediale riprodotto.

Ciascuna zona dei fotogrammi può essere gestita in modo indipendente per quanto riguarda la luminosità.

Dolby Vision

Dolby Vision, sviluppato da Dolby, è lo standard che ha rivoluzionato i televisori, offrendo una straordinaria qualità delle immagini. Questa tecnologia è attualmente disponibile in alcuni tra i migliori televisori. Dolby Vision arriva ad una luminosità di 4.000 nits (anche se, in linea teorica, potrebbe superare la capacità di 10.000 nits).

Anche questo standard supporta i metadati dinamici, ma la profondità colore è di 12 bit (garantendo delle immagini ancora più vicine alla realtà). Per utilizzare Dolby Vision, essendo una tecnologia proprietaria, i produttori sono costretti a pagare delle royalties e i dispositivi devono essere approvati da Dolby. HDR10 e HDR10+ sono invece standard aperti. Dolby Vision è attualmente lo standard che offre la migliore qualità.

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