Come funzionerà l'elisir di lunga vita su cui Bezos sta investendo

Jeff Bezos ha investito nella start-up Altos Labs, specializzata in lotta all'invecchiamento e riprogrammazione cellulare: ecco cosa c'è sotto
SmartWorld team
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Come funzionerà l'elisir di lunga vita su cui Bezos sta investendo

Prima lo spazio, poi il tempo: Jeff Bezos è deciso a conquistare traguardi epocali, e dopo avere rivoluzionato il mondo dell'e-commerce con Amazon e avere investito nell'esplorazione spaziale è alla ricerca dell'"elisir di lunga vita".

L'ex uomo più ricco del mondo (è stato superato da Elon Musk) sembra puntare, se non all'immortalità, quantomeno alla massima longevità, e ha in programma per i prossimi anni di investire circa tre miliardi di dollari nei programmi di ricerca e sviluppo della nuova start-up Altos Labs, che si occupa di "lotta contro l'invecchiamento" e "rigenerazione cellulare". Obiettivo, sfruttare la biotecnologia per fermare il tempo e allungare la durata della vita, contrastando la degenerazione cellulare e ringiovanendo le cellule stesse.

Bezos ha iniziato a manifestare interesse nella start-up fondata da Rick Klausner e Hans Bishop nel settembre del 2021, e a inizio gennaio ha annunciato di avere reclutato come direttore esecutivo l'ex super manager farmaceutico Hal Barron, 59 anni, strappandolo alla multinazionale britannica GlaxoSmithKline.

Il magnate statunitense ha inoltre messo insieme un team di super esperti, scienziati e ricercatori di fama mondiale che possano lavorare a un programma di riprogrammazione biologica e cellulare (la cosiddetta epigenetica) in grado di ringiovanire le cellule in laboratorio.

La nuova società, costituita negli Stati Uniti e nel Regno Unito all'inizio del 2021, aprirà diversi centri di ricerca tra la Bay Area di San Francisco, San Diego, Cambridge, Regno Unito e Giappone, e continuerà a reclutare esperti per condurre studi e test sempre più approfonditi.

Come funziona l'elisir di lunga vita di Jeff Bezos

Bezos ha investito nei programmi della Altos Lab insieme con Yuri Milner, imprenditore e fisico russo-israeliano tra i massimi investitori nel campo del tech, che ha fondato la sua fortuna su Facebook e Mail.ru. Una mossa strategica, la loro, tenendo conto che il mercato è destinato ad aumentare in modo esponenziale nei prossimi anni. La giovinezza eterna, insieme con l'esplorazione spaziale, era un tema attuale già in un passato non troppo lontano, e negli ultimi tempi, con gli enormi passi avanti dell'innovazione tecnologica, ha iniziato a diventare sempre meno un miraggio e sempre più una possibilità concreta.

Non è un caso che gli investimenti nel campo siano saliti vertiginosamente, tutti finalizzati a sviluppare tecnologie in grado di combattere l'invecchiamento sulla base della ricerca sulla riprogrammazione epigenetica, ovvero - semplificando al massimo - la modulazione dell'espressione dei geni attraverso meccanismi che non coinvolgono mutazioni del dna.

I fattori epigenetici sono, per esempio, l'età dell'individuo, la dieta, l'esercizio fisico e l'esposizione a fattori ambientali. L'ondata di investimenti nel settore è finalizzata a capire in che modo questi fattori possano essere modificati artificialmente sfruttando la tecnologia.

Nel progetto di Bezos è coinvolto anche il Premio Nobel Shinya Yamanaka, cui si deve la scoperta dei cosiddetti "fattori Yamanaka", quattro fattori di riprogrammazione che si sono dimostrati in grado di ringiovanire epidemicamente le cellule. La scoperta è del 2006, e ha rivoluzionato la ricerca sulle cellule staminali fornendo una nuova fonte di cellule che assomigliano alle cellule staminali embrionali, che sono in grado di dare origine a qualsiasi tipo di cellula specializzata nel corpo ad eccezione delle cellule sessuali.

In parallelo è stato portato avanti il filone della lotta all'invecchiamento e alla degenerazione cellulare.

Yamanaka fa parte della start-up, pur avendo rinunciato allo stipendio. Collaborano poi anche Carlos Izpisua Belmonte, secondo cui sarebbe possibile allungare la durata della vita di un essere umano anche di 50 anni, e Steve Horvath, professore alla Università della California (Ucla) e sviluppatore del cosiddetto "orologio biologico", un metodo e uno strumento in grado di misurare in modo accurato l'invecchiamento.

Cos'è la riprogrammazione epigenetica

La cosiddetta riprogrammazione epigenetica parziale consiste nell'applicare i fattori Yamanaka alle cellule per un tempo sufficiente a ripristinare l'invecchiamento cellulare e a riparare i tessuti, senza però spingere le cellule stesse a mutare completamente, perdendo la loro identità.

Diversi studi condotti da esperti di università e centri ricerca tra i più importanti al mondo hanno dimostrato come la riprogrammazione possa invertire in modo incisivo i danni che l'età causa agli occhi, nei muscoli e in altri tessuti, scatenando di fatto una "corsa" all'elisir di lunga vita non solo per l'applicazione in campo medico, ma anche estetico.

Prima di Bezos, d'altronde, alla riprogrammazione cellulare era già arrivato Larry Page, co-fondatore di Google. Che nel 2013 aveva annunciato una sua società dedicata alla ricerca dell'eterna giovinezza, la Calico Labs, reclutando a sua volta scienziati di caratura mondiale.

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