
La vera minaccia per Epic Games e l’Unreal Engine non è Apple, ma Unity
Mentre le cronache di questi giorni sono occupate dallo svolgimento della causa legale in corso da parte di Epic Games contro Apple e Google, all’ombra della questione c’è un altro contendente che continua a lavorare sodo: Unity. Grazie alla documentazione necessaria per quotarsi alla borsa statunitense infatti sono emersi alcuni dei numeri fatti registrare dall’acerrimo rivale di Epic.
Mentre l’Unreal Engine è tenuto in ostaggio nelle trattative legali, Unity ha rivelato che più della metà dei videogiochi per mobile, PC e console sono realizzati col suo motore così come il 53% dei titoli nella top 1.000 su App Store e Play Store nel 2019. Nel primo semestre di quest’anno Unity ha contato circa 2 miliardi di utenti attivi per un totale di 8 miliardi di ore giocate al mese.
Inoltre un milione e mezzo di sviluppatori hanno dato vita a circa 8.000 app e giochi ogni 30 giorni usando Unity. Anche se probabilmente la grande maggioranza saranno piccoli progetti, numeri del genere fanno girare la testa. A sostanziare ulteriormente la sua posizione Unity ha poi spiegato come 716 dei suoi clienti hanno speso almeno 100.000$ e 60 di questi usano il suo motore grafico per scopi diversi dai videogiochi.
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Tuttavia anche se tutto ciò si riflette in una crescita mostruosa degli incassi (da 381 milioni di dollari nel 2018 a 542 milioni nel 2019) e dei dipendenti (da 2.715 a 3.379 nei sei mesi prima di questo giugno), non si può dire che navighi nell’oro: i guadagni infatti semplicemente ancora non esistono. Unity ammette di non essere mai andata a profitto e di aver perso 163 milioni di dollari solo quest’anno (e 131 milioni lo scorso).
Ovviamente la speranza è trovare nuovi capitali con lo sbarco in borsa, ma la cosa più curiosa rimangono i possibili rischi elencati nella documentazione. A quanto pare infatti Unity elenca un paio di eventualità che potrebbero mettere a repentaglio le sue operazioni: un cambiamento nel sistema di proprietà intellettuale in Cina e una causa legale con un importante fornitore dovuta a violazioni di termini di servizio poco chiari (vi ricorda niente?).
Via: The Verge