Durante l'evento Peek Performance di ieri sono rimasto particolarmente sorpreso nel notare un prodotto: accanto al nuovo e bellissimo Studio Display, c'era ancora lui. Ha una nuova colorazione nera (che costa perfino 24€ in più rispetto alla variante bianca!) ma rimane sempre lui, immutato nel tempo, uno dei prodotti Apple con il peggior design di sempre: il Magic Mouse.
Il primo modello di questo mouse fu lanciato nel 2009 e, in qualche modo, fu un segno importante per capire la direzione intrapresa da Apple: era il primo mouse multitouch, il primo mouse a permettere all'utente di interagire con il sistema tramite gesti con le dita.
Da subito venne criticato per la sua pessima ergonomia: come mouse è troppo basso e non permette un utilizzo confortevole. Il design era (ed è ancora) indubbiamente eccellente da un punto di vista estetico, i gesti touch erano (e sono) un piacere da usare, ma il Magic Mouse sacrificava l'ergonomia in funzione dell'aspetto: per questo motivo venne criticato da molte testate di settore (qui la recensione da 6,5 di CNet) e ci fu addirittura chi inizò a vendere un pezzo di silicone da attaccare al mouse per permettere alla mano di stare sollevata, in posizione più ergonomica.
Ma almeno aveva ancora delle batterie non ricaricabili, che andavano sostituite quando scariche. E sì, era una soluzione preferibile.
Perché quando parliamo di Magic Mouse oggi ci riferiamo al secondo modello del 2015, che ha introdotto una delle scelte di design più insensate che si siano mai viste: la porta di ricarica sul fondo, che impedisce di usare il mouse mentre si ricarica.
L'immagine che vedete in copertina viene da Wikimedia Commons, dove è catalogata come esempio di cattivo design, con una didascalia che recita: Bad design - Apple Magic Mouse 2, unusable when charging.
Ed è francamente incredibile che lo stesso design con la porta di ricarica sul fondo, criticato da chiunque negli ultimi 7 anni, ci venga riproposto ancora oggi da Apple. E non voglio neanche aprire la parentesi sul fatto che la ricarica avvenga ancora tramite connettore Lightning (e non USB-C) perché mi sembra davvero di sparare sulla Croce Rossa.
Certo, è vero che una singola ricarica dura oltre un mese e basta ricordarsi una volta ogni tanto di metterlo in carica la notte, ma mi domando quanti utenti – come me – si ricordino di mettere il mouse in carica solo quando la batteria è praticamente morta. E allora cerchi un cavetto a caso da collegare per qualche ora, mentre continui comunque ad utilizzare il mouse.
Alla luce dell'attenzione maniacale che Apple pone nell'usabilità dei suoi prodotti, il Magic Mouse nel 2022 per me è davvero un mistero, anche considerando che negli ultimi anni Apple ha saputo fare marce indietro importanti in favore dell'usabilità.
Pensiamo ad esempio al ritorno delle porte (scheda SD inclusa) sui nuovi MacBook Pro, al metodo di ricarica della Apple Pencil (che fortunatamente non deve più stare appesa alla porta Lightning dell'iPad), alla tastiera butterfly e anche all'addio della bella ma inutilizzata Touch Bar.
E proprio pensando a queste attenzioni, a questo approccio di cura e rifinimento dei prodotti, un nuovo Magic Mouse con la porta di ricarica Lightning sul fondo nel 2022 è davvero assurdo.