
La Repubblica Centrafricana è il secondo paese al mondo a usare i bitcoin come valuta
Quasi un anno fa El Salvador aveva catturato tutte le prime pagine dei giornali per essere diventato il primo paese al mondo a usare i bitcoin come valuta nazionale, un modo per staccarsi dal dollaro statunitense.
Ora sembra essere non essere più un caso isolato, in quanto un altro paese che si appoggia a una valuta estera, la Repubblica Centrafricana (CAR), ha deciso di adottare i bitcoin come valuta nazionale. La Repubblica Centrafricana è infatti uno dei sei stati africani a utilizzare il franco CFA centrafricano come valuta, una valuta regionale sostenuta dalla Francia e ancorata all'euro, ma la guerra in Ucraina e l'insoddisfazione verso il passato coloniale francese ha cambiato la situazione.
Bisogna infatti notare che lo stretto rapporto della Repubblica Centrafricana con la Russia. La nazione è stata una delle poche che ha scelto di astenersi dal voto delle Nazioni Unite che ha condannato l'invasione russa dell'Ucraina, e addirittura il governo del paese ha schierato mercenari del Gruppo Wagner russo per combattere i gruppi ribelli.
La Repubblica Centrafricana è uno dei paesi più poveri del mondo, nonostante sia ricca di risorse come oro e uranio ed è devastato dalla guerra civile dal 2012. Secondo Chris Maurice, CEO dell'exchange di criptovalute Yellow Card, che si concentra sugli utenti in Africa, la mossa è "un dito medio alla Francia", ma osiamo dire a tutto il mondo occidentale.