Wi-Fi 6E e Wi-Fi 7: un confronto tra le connessioni wireless del futuro e perché sono importanti

Giovanni Bortolan
Giovanni Bortolan
Wi-Fi 6E e Wi-Fi 7: un confronto tra le connessioni wireless del futuro e perché sono importanti

La velocità della rete wireless Wi-Fi è sempre stata, volente o nolente, uno degli innumerevoli parametri di misurazione della qualità della vita. Per anni abbiamo navigato sfruttando le due frequenze principali 2.4GHz e 5GHz, ma finalmente il progresso sembrerebbe bussare anche a queste porte. Lo scorso 23 aprile infatti l'FCC ha approvato la richiesta di rendere i 1,200MHz disponibili per la frequenza 6GHz nella prossima generazione della tecnologia Wi-Fi 6E. Ma c'è chi guarda già oltre e ambisce al Wi-Fi 7. Cerchiamo quindi di capire le differenze tra le due tecnologie.

Wi-Fi 6E

Sostanzialmente il Wi-Fi 6E è un Wi-Fi che conta anche la banda 6GHz. Una sorta di versione potenziata del Wi-Fi 6. Questa maggiore disponibilità garantisce una uniformità di prestazioni anche quando connessi in luoghi particolarmente densi di connessioni e altre reti Wi-Fi. Per molto tempo la divisione tra le frequenze 2,4GHz e 5GHz è stata ampiamente sufficiente anche in abitazioni affollate come i palazzi e i condomini, ma l'aumento di dispositivi pro-capite e soprattutto il costante diffondersi delle apparecchiature IoT rischia di minare seriamente la stabilità futura del sistema.

Quale altro beneficio porta questa nuova tecnologia? Senza dubbio la velocità. Come spiegato da The Verge infatti il Wi-Fi 6E sarebbe in grado di garantire 9,6Gbps in download anche a frequenza 6GHz, rendendo meno utopica la velocità potenziale del Wi-Fi 6 grazie a grossi "blocchi" di spettro disponibili. Questo aumento di velocità avvicina le prestazioni della rete wireless a quelle della cablata via ethernet. Ovviamente come ogni benchmark va preso con le pinze, in quanto per sfruttare al massimo la tecnologia servirà un dispositivo capace di ricevere quella mole di dati ed un server in grado di inviarli.

Wi-Fi 7

Nel mentre che il Wi-Fi 6 inizia faticosamente il processo di diffusione su larga scala (fortemente dipeso dal numero di dispositivi compatibili prodotti), l'ulteriore passo successivo inizia a manifestarsi e a dimostrarsi al mondo. Il protocollo Wi-Fi 7 infatti potrebbe, a livello teorico, umiliare la velocità massima della precedente iterazione a fronte di ben 30Gbps massimi raggiungibili, oltre 3 volte i 9,6Gbps del Wi-Fi 6.

Rispetto all'attuale protocollo di trasmissione wireless tradizionale Wi-Fi 5 (802.11 ac), il nuovo Wi-Fi 6 (802.11 ax) non solo è più veloce del 40%, ma consuma anche meno energia. I router che utilizzano il protocollo Wi-Fi 6 possono supportare più dispositivi per connettersi contemporaneamente ed inoltre supportano l'ultimo protocollo di sicurezza WP3. Tuttavia su questa strada trova terreno fertile il Wi-Fi 7: sappiamo già molto bene come la tecnologia MU-MIMO introdotta da Wi-Fi 6 supporti fino a 8 flussi di dati in contemporanea, ma come per la velocità teorica massima anche in questo ambito l'ultima versione della rete wireless ribalterebbe le carte in tavola.

Il Wi-Fi 7 dovrebbe infatti portare con sé la tecnologia CMU-MIMO, in grado si supportare ben 16 flussi di dati in contemporanea, oltre a poter far funzionare le tre bande principali in contemporanea. Per finire, Wi-Fi 7 potrebbe potenzialmente migliorare il metodo di modulazione del segnale di Wi-Fi 6 (1024-QAM) passano al 4096-QAM, garantendo quindi una maggiore capacità di trasferimento dati (uno dei motivi principali per cui si parla di 30Gbps massimi in download).