Perché si parla di nuovo di Elden Ring?
La nuova espansione “Shadow of the Erdtree” è così difficile da mettere a dura prova anche chi ha platinato il gioco originaleSono tra i (presumo?) pochi a cui Elden Ring non è che sia piaciuto così tanto. Tuttavia, l'epica creatura nata dalla collaborazione tra From Software e George R.R. Martin ha già lasciato un'impronta indelebile nel mondo dei videogiochi. Con il suo frullato vincente composto da un vasto mondo aperto colmo di segreti, un sistema di sviluppo pieno di sfaccettature ed una miriade di temibili boss, è riuscito portare il genere soulslike ad un nuovo livello di profondità e di pubblico, catturando l'immaginazione di milioni e milioni di giocatori.
Chi lo ha giocato, sa bene quanto Elden Ring possa essere estenuante. Ogni battaglia è una danza di precisione, ogni nemico una minaccia mortale, anche il più stupido tra gli stupidi può mettervi fuori gioco. Nessuno vi fa sconti: è un'esperienza che richiede dedizione, riflessi pronti ed una buona dose di pazienza. Anzi, una grossa dose di pazienza.
Diciamo pure che Il mondo di Elden Ring è magnificamente ostile, un luogo dove la bellezza si mescola con il pericolo e dove morire è normalità.
Ne riconosco il valore, ho apprezzato molto alcuni elementi, anzi, credo proprio di essermene innamorato per un momento: nelle prime ore mi sono perso tra le lande di Sepolcride, quando il senso di scoperta, di novità e d'avventura aveva la meglio sui problemi che poi sono subentrati: i livelli di frustrazione dovuti ad un bilanciamento non proprio calcolato all'occhiello hanno fortemente ridimensionato il mio amore verso un titolo che ho comunque completato, e su cui ho collezionato un numero considerevole di ore. E poi?
L'espansione "Shadow of the Erdtree"
E poi, ecco arrivare "Shadow of the Erdtree". All'annuncio dell'espansione non ho provato nulla. Un vuoto. Non che non fossi felice: diciamo che lo ero per gli altri a cui Elden Ring è piaciuto così tanto da volerne ancora.
Ma l'idea di dovermi calare nuovamente in un mondo così ostile per fare i conti con un bilanciamento ballerino ed una difficoltà frustrante, be', come dire, "grazie, ma no grazie". Ero solo curioso di una cosa: e se questa espansione ritornasse alla bellezza di quelle prime ore? Di quelle prime dieci ore ricche di magia e scoperta? Senza giri di parole, la risposta è no. O, meglio, ovviamente no.
Shadow of the Erdtree è un contenuto pensato per chi ha divorato Elden Ring. Come giusto che sia, ovvio. Pensate che solo per accedervi è necessario battere due boss del gioco originale, Radahn e Mogh, che di fatto sono opzionali, il secondo più del primo, visto che non è così scontato incontrarlo mentre si procede nell'avventura principale. Quindi sì, senza averli sconfitti non potrete entrare nel Regno delle Ombre per affrontare l'espansione: una barriera d'ingresso non da poco, che non tradisce la natura aggressiva dei prodotti From Software.
Il bello però deve ancora venire. L'espansione è difficile, ma così difficile, che è stata vittima di review bombing (pioggia di recensioni negative su Steam) da parte dell'utenza. Non stiamo parlando di gente che "non sa giocare", ma di scelte di design studiate apposta perché dobbiate morire, morire e morire ancora prima di poter avere un minimo di strumento per poter lottare contro le avversità.
È un contenuto avanzato, quindi è normale che debba essere impegnativo, ma voi non avete idea di cosa vi aspetta - o forse sì, se la steste già giocando: boss con animazioni fulminee, talmente veloci da essere impossibili, o quasi, da leggere e contrastare (se non dopo essere morti diverse volte), insieme ad attacchi con raggi d'azione ampissimi, più ampi di quello che la normalità dovrebbe imporre, che causano danni enormi, a prescindere dal vostro livello.
From Software in qualche modo è corsa ai ripari, pubblicando un aggiornamento che ricalibra la difficoltà dei nemici, perché ritenuta troppo alta dalla stragrande maggioranza dell'utenza.
Ecco, c'è una linea sottile che separa un gioco dall'essere impegnativo e difficile, all'essere gratuitamente difficile e punitivo. E sembra che stavolta si sia un attimo esagerato con gli artefatti costruiti apposta per farti morire.
Ma ne vale la pena?
Ora, non voglio smorzare gli animi, perché Shadow of the Erdtree è un'espansione incredibile, una di quelle che recupera il vecchio concetto originale delle espansioni, così piene e ben fatte che sembrano giochi a sé stanti. Stiamo parlando di un DLC che aggiunge un'intera nuova mappa con oltre un centinaio di nuovi equipaggiamenti tra armi, armature, incantamenti e molto altro, che vi chiederà un qualcosa come trenta ore per essere portato a termine. E poi i boss, meravigliosamente caratterizzati, e il level design, frutto di uno studio verticale che mostra un'altra faccia del gioco, che quasi viene da chiedersi se chissà, forse From Software avrebbe potuto trasformare questo DLC in un gioco a sé stante, nel quale far entrare tutti, piuttosto che un DLC solo per i veterani.
E invece no, From Software rimane fedele alla sua testardaggine, e non gli si può dire niente, visto che i numeri sono impressionanti: pensate che più della metà dei giocatori su Steam è tornata a giocare al titolo con l'uscita dell'espansione, il che dovrebbe darci anche solo in minima parte la dimensione del successo di questa mossa.
Quindi, la domanda rimane: non ne avete abbastanza di Elden Ring? Ma dai, chi voglio prendere in giro? Ho amici che aspettavano l'uscita dell'espansione come io aspetto il Natale con il calendario dell'avvento (e vi assicuro che sono un grande amante del Natale). Per molti, per moltissimi, il richiamo di un'altra sfida impossibile è forte. Prendete dunque le vostre armi, affilate i vostri sensi, placate la vostra mente, e preparatevi a immergervi ancora una volta in un mondo dove la morte è sempre dietro l'angolo, ma la vittoria, quando arriva, è dolce come nessun'altra.
Shadow of the Erdtree è disponibile su PC, PS5 e Xbox Series X/S al prezzo di 39,99€. Potete acquistare da Amazon Italia anche le versioni che includono il gioco base, oltre all'espansione.
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