Il futuro di Stadia è molto nebuolso: si fa spazio l'ipotesi backend per altre piattaforme streaming

Filippo Morgante
Filippo Morgante
Il futuro di Stadia è molto nebuolso: si fa spazio l'ipotesi backend per altre piattaforme streaming

Stadia sta lentamente crescendo, ma molte persone si stanno ancora chiedendo quale sarà il futuro per la piattaforma di cloud gaming a marchio Google. Le voci riguardanti il suo stato di salute sono molteplici e in contrasto tra loro. Stadia è stata lanciata forse prematuramente, e per oltre un anno e mezzo ha visto la continua e necessaria aggiunta di giochi e funzionalità. Un nuovo rapporto sostiene però che Stadia potrebbe diventare un prodotto white label, facendo da backend ad altre piattaforme di streaming.

Se dovesse diventare un prodotto white label, questo significherebbe che Stadia darà in licenza gli strumenti e il prodotto a un'altra società che, a sua volta, potrebbe venderlo con il proprio nome. Volendo fare un esempio, Google potrebbe lavorare con Ubisoft per fornire una versione "white label" di Stadia che Ubisoft potrebbe quindi vendere ai propri clienti tramite un'offerta di cloud gaming a marchio Ubisoft.

Questa ipotesi nasce da un annuncio di lavoro di Google stessa su LinkedIn:

"Oltre a costruire la nostra piattaforma di videogiochi, vediamo un'opportunità importante per rendere la nostra infrastruttura e gli strumenti disponibili ai partner che vogliono costruire le loro piattaforme di streaming interattivo. Il nostro obiettivo è quello di costruire un business sostenibile a lungo termine che aiuti a far crescere l'industria attraverso il gioco e altre applicazioni di streaming interattivo."

Google aveva accennato per la prima volta a questa possibilità nel mese di febbraio, facendo passare il messaggio che voleva "sostenere i suoi partner nell'industria".

Rimane da capire se Google vorrà mantenere Stadia anche nella versione attuale, oppure chiuderlo per dedicarsi completamente alla soluzione white label.

Via: 9to5google
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