God of War Ragnarok Anteprima: Thor farà impallidire Chris Hemsworth
Oggi posso parlarvi solo di una piccola fetta del nuovissimo God of War: Ragnarok, l'atteso secondo capitolo di questa epopea norrena di Kratos in arrivo in esclusiva su Playstation 4 e PlayStation 5. Le recensioni, compresa la nostra, arriveranno infatti giovedì 3 novembre prossimo, e questo è un piccolo assaggio per farvi ingolosire ulteriormente. E credetemi, avrei una voglia di matta di avere qualcuno con cui parlare di quello che succede nel gioco, perché il God of War del 2018 si concludeva con una rivelazione niente male, ed è ovvio che Ragnarok si allaccia proprio a quanto visto in precedenza per continuare a raccontarci la storia di Kratos e Atreus. E dopo la rivelazione c'era anche una cutscene che introduceva niente meno che Thor, un personaggio che, come oramai saprete, è presente anche in questo secondo capitolo. Ci torniamo a breve.
God of War Ragnarok mantiene intatto lo spirito del predecessore. Si ritrova ad esempio quel meraviglioso taglio cinematografico che fa sì che non ci siano mai interruzioni.
Il gioco è tutto un unico piano sequenza che passa fluidamente tra i personaggi coinvolti, senza distinzioni tra cut-scene e gameplay, senza caricamenti o peggioramenti delle prestazioni. A primo acchito le novità sembrano però essere poca cosa. Un occhio inesperto, o meglio, poco allenato, potrebbe non notare grosse differenze tra il motore grafico attuale e quello del 2018. La verità è che di passi in avanti ce ne sono stati, ma spesso i ricordi delle esperienze passate possono trarre in inganno, portandoci appunto a ricordare la grafica del precedente capitolo al pari di questa. Giocato su PS5 a modalità Performance in 4K a 60 frame al secondo, God of War Ragnarok fa la sua sporca figura, e guardando alcuni scorci o scene di gioco si nota come siano stati apportati miglioramenti alla distanza di rendering, al sistema di illuminazione (in stile Ray-Tracing), ai particellari e a tanti altri dettagli.
C'è chi giocò il primo su PS4 in 1080p a 30 fps, immaginate quindi giocare questo al doppio del frame rate e ad una risoluzione 4 volte più alta.
A livello gameplay le novità di cui vi posso effettivamente parlare sono poche. Kratos sin da subito può contare sul Leviatano, sulle buon vecchie Lame del Caos e sullo Scudo del Guardiano, e ci sono sì nuove abilità, sia per lui che per Atreus, e nuovi modi di attaccare, ma se vi dicessi che ci sono cambi drastici al modello di combattimento del precedente capitolo vi direi una bugia bella grossa. Forse c'è più varietà, ma il succo è quello. Ciò che ha di buono God of War, e che ritroviamo anche in Ragnarok, è che proprio il gameplay sfrutta la storia e la narrazione per introdurre sempre nuove dinamiche che vanno ad incidere anche sul combattimento.
Di conseguenza so per certo che c'è ancora tanto da scoprire, e che il percorso del "dinamico duo" porterà via via sempre più elementi in grado di rendere le battaglie ancora più divertenti. D'altronde un percorso del genere lo abbiamo visto anche con Horizon Zero Dawn e Horizon Forbidden West, ed essendoci dietro i PlayStation Studios sono sicuro che nulla è stato lasciato al caso. Rimangono intatte anche le meccaniche metroidvana che permetteranno agli amanti della completezza di tornare sui loro passi in un secondo momento per esplorare completamente le ambientazioni. E a proposito delle ambientazioni, già nelle prime ore si intravedono novità (gradite), visto che avremo modo di visitare anche alcuni nuovi regni collegati a Yggdrasill, e di conseguenza ne risentirà (in positivo) anche la varietà di nemici che ci troveremo ad affrontare. Un'ultima nota prima di passare oltre: Kratos è tornato ad essere più brutale che mai.
Le "finish move" sui nemici e in generale i colpi portati smembrano, letteralmente, i nemici, talvolta spaccandoli a metà (con tanto di sangue e dettagli), talvolta decapitandoli malamente.
Sì, ma Thor?
Non è un segreto che in questo secondo capitolo ci sarà Thor. Lo abbiamo già visto combattere con Kratos anche nel trailer di settembre pubblicato dalla stessa PlayStation, e abbiamo visto una sua figura intera pubblicata tempo fa da Santa Monica. Personalmente trovo il personaggio incredibilmente azzeccato, più in linea con il look norreno del resto del gioco che con il Thor della Marvel o del Marvel Cinematic Universe. Sì, il fisico è simile al Thor di Avengers Endgame interpretato dal buon Chris Hemsworth, ma le somiglianze e il carattere finiscono lì. Qui Thor è ancora più alto, più minaccioso, più possente e chiaramente in grado di tenere testa a Kratos, facendo letteralmente impallidire la versione cinematografica di Hemsworth.
E poi non siete neanche un po' curiosi di vedere la sfida Leviatano vs. Mjolnir?
Thor e Kratos (e le loro armi) avranno insomma di che discutere, visto quello che è successo a Baldur e forse anche vista la vera identità di Atreus, ma nelle prime ore di gioco c'è solo un piccolo assaggio di ciò che verrà. Non posso sbottonarmi oltre, ma a livello di trama posso dirvi che già nella prima ora, God of War Ragnarok dà un paio di spunti per commuoversi per poi farvi letteralmente crescere i peli sul petto a suon di combattimenti gloriosi che nulla hanno a che invidiare con quelli del primo. Nel frattempo Atreus è cresciuto, a riprova che qualche anno è passato dal primo capitolo (ve lo ricordate sì il "Years later..." nella cutscene finale?), e le dinamiche padre/figlio saranno influenzate anche dall'incontro con Thor e ciò che ne consegue.
Approfitto anche per sottolineare quanto il doppiaggio italiano sia davvero al top anche in questo secondo capitolo. A bordo del progetto troviamo le stesse voci che avevano popolato il God of War del 2018, più qualche gradita aggiunta per dare voce (e vita) ai nuovi personaggi, tra cui appunto Thor. Giocarlo in italiano, con voci così azzeccate (e ben doppiate), e con lo stampo cinematografico a cui ho fatto cenno prima, vi permetterà nuovamente di vivere un'esperienza di gioco magnifica.
Troppo simile al primo?
Ve l'ho già detto ed è inutile nasconderlo: i punti in comune tra God of War del 2018 e Ragnarok sono tantissimi. Ma le novità non mancano, e se vi siete divertiti con il primo è innegabile che vi divertirete forse anche di più con questo. E anzi, da quello che è l'andamento delle prime ore di gioco posso anche dirvi che forse Santa Monica ha davvero accontentato il grande pubblico aggiungendo più boss fight.
Ma non dovreste, almeno per come la vedo io, acquistarlo alla ricerca di particolari novità di gameplay. God of War rimane un gioco single player in cui anche la trama riveste un ruolo importantissimo ai fini del prodotto. E Ragnarok è a tutti gli effetti il seguito della storia raccontata nel primo, un seguito necessario che espanderà ulteriormente questo universo norreno in cui Kratos si è trovato proiettato, raccontandoci anche qualcosa di ancor più rilevante su Atreus e le sue origini.
Dovreste comprarlo proprio per questo: per continuare il racconto iniziato 4 anni fa e per vederlo concludere. Sì perché, per chi se lo fosse scordato, God of War Ragnarok porrà la parola "Fine" a questo particolare ramo narrativo. D'altronde stiamo pur sempre parlando del Ragnarok! Scopriremo quindi tutto quello che c'è da scoprire, senza lasciare (si spera) nulla di inconcluso o di troppo aperto.
C'è chi, leggendo quanto ho appena scritto, penserà di trovarsi di fronte al classico compitino mediocre fatto per raggiungere la sufficienza risicata e portare a casa la giornata, ma non è così. Ci torneremo in sede di recensione. Nell'attesa godetevi un po' di nuovi screenshot tratti dal gameplay su PS5!
Recensione God of War Ragnarok
La recensione vera e propria vi ricordo che arriverà giovedì 3 novembre alle 17:00 ora italiana in punto. Il lancio del gioco invece è previsto per l'8 novembre , e la cosa bella è che il titolo arriverà anche su PlayStation 4, permettendo anche a chi non ha fatto l'upgrade alla next-gen di godersi il finale di questa trama norrena di Kratos.
God of War Ragnarok Trailer ITA
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