Mortal Kombat 1 è un bagno di sangue venuto da un'altra linea temporale

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master

È giunto di nuovo il momento di parlare di Mortal Kombat, una saga che ormai ci tiene compagnia da oltre trent'anni, tra videogiochi, film e gadget di ogni tipo. E dire che all'inizio sembrava quasi che la sua violenza così fuori scala l'avrebbe portata al collasso, e invece è stato proprio il contrario. Del resto non è certo l'unico esempio in tal senso, ma forse è quello più longevo e di successo.

Ed è così che con Mortal Kombat 1 tutto riparte... da zero! Liu Kang ha infatti creato una nuova linea temporale, dove i personaggi sono quelli di sempre, ma le loro storie sono diverse, e pertanto godibili anche da chi si accosti per la prima volta al franchise, senza bisogno di conoscenze pregresse. Indipendentemente da questo, il DNA della serie non cambia di una virgola, e anzi di sangue ne scorre sempre di più, anche prima delle famose fatality.

Mortal Kombat 1: un remake della storia

La modalità storia non è certo una novità nel mondo dei picchiaduro, ma quella di Mortal Kombat 1 è particolarmente ben fatta, sia a livello di trama, che dal punto di vista "registico".

Senza troppi spoiler, il deus ex machina di tutto è Liu Kang, che dopo aver sconfitto Kronika è divenuto custode del tempo, ruolo al quale rinuncerà, ma non prima di aver creato una nuova linea temporale nella quale gli stregoni malvagi sono stati relegati in ruoli minori. O almeno così credeva Liu Kang, ma le cose ovviamente prenderanno una brutta piega... 

Avremo quindi modo di conoscere Raiden, Kung Lao, Scorpion, Sub Zero, Reptile, e tanti personaggi vecchi e nuovi, in una veste diversa e con poteri (lievemente) diversi, mentre cercheranno di capire cosa stia andando storto in quella che doveva essere una storia quasi "idilliaca", fatta sì di scontri, ma senza le minacce di stregoni quale Shang Tsung, che invece a sorpresa torna a tramare per rovesciare l'ordine immaginato da Liu Kang.

La storia prosegue quindi con un sapiente mix di filmati e di scontri, con grande continuità tra gli uni e gli altri, permettendoci di impersonare via via personaggi diversi, man mano che la trame (e le trame) si dipana(no). Questo porterà inevitabilmente a trascurarne qualcuno (Johnny Cage ad esempio è presente dall'inizio alla fine, ma giocabile solo nelle prime fasi) a favore di altri, ma in ogni caso nelle altre modalità sarete voi a scegliere chi impersonare, e per lo scontro finale è concessa completa libertà di scelta tra tutti i personaggi (buoni o cattivi) presentati fino a quel momento.

La trama di per sé non brillerà per i colpi di scena, ma la quantità di personaggi presenti e il continuo incalzare dell'azione la rendono molto godibile. È senz'altro il modo migliore per approcciarsi a Mortal Kombat 1, sopratutto per chi fosse a digiuno con le puntate precedenti, prima di gettarsi nelle altre modalità.

Il roster dei personaggi

Quelli che vedete qui sopra sono tutti i personaggi presenti durante la storia di MK1 (ne giocherete la maggior parte, ma non tutti tutti), ma non significa che il roster completo sia limitato soltanto a loro. Gli affezionati della saga avranno senz'altro riconosciuto i volti di Liu Kang, Scorpion, Sub-Zero, Raiden, Kung Lao, Kitana, Mileena, Johnny Cage, Kenshi, Smoke, Rain, Li Mei, Tanya, Baraka, Geras, Reptile, Ashrah, Havik, Generale Shao, Sindel, Reiko, Shang Tsung e Nitara, ma con il passare del tempo ne saranno aggiunti di nuovi.

Tra i nomi illustri a venire abbiamo Patriota di The Boys, Peacemaker di Suicide Squad, e Omni-Man di Invincible, ed è quindi chiaro che il target sia quanto più vario possibile, per far combattere a fianco dei personaggi più celebri della serie anche nuovi lottatori inediti, ma comunque ben noti al grande pubblico.

Le mosse a disposizione sono come sempre tantissime, e richiamabili a schermo in modo da potervi destreggiare tra una combinazione e l'altra.

Un prima schermata vi mostrerà alcune mosse peculiari di quel personaggio, ma potrete poi passare all'elenco completo per provare ogni variante.

Unica osservazione: munitevi di un gamepad. Mortal Kombat giocato con la tastiera può essere a tratti frustrante, non per limiti del gioco stesso, ma perché anche la memoria muscolare delle tantissime mosse si adatta molto meglio alla flessibilità di un controller che non a percuotere wasd e jikl. Se poi aveste un joystick stile arcade, ancora meglio.

Mortal Kombat 1 gameplay

Il gameplay di Mortal Kombat 1 varia un minimo a seconda della modalità di gioco prescelta, ma più o meno siamo lì. Nella storia, ad esempio, non ci sono le fatality, presenti in invasioni e torri (le altre due modalità principali presenti).

Nelle Invasioni, con un personaggio a scelta che potete cambiare al volo in qualsiasi momento, dovrete attraversare i reami tramite una sorta di mappa interattiva costellata di sfide di vario genere, che spesso sono scontri diretti, ma non solo.

In questo modo otterrete oggetti e potenziamenti da usare per andare avanti in quella stagione (ciascuna dura sei settimane).

Le torri infine sono le classiche torri di Mortal Kombat: sfide uno contro uno per arrivare al vertice, senza possibilità di sconfitta, pena l'eliminazione.

Una novità di spicco, presente in tutte e tre le modalità, sono i lottatori Kameo, cioè dei partner (solitamente non giocabili a sé) che vi aiuteranno in battaglia, attaccando l'avversario in autonomia, o con i quali potrete realizzare determinate combo.

Proprio assieme al proprio kameo, il personaggio principale può eseguire un fatal blow per ogni match, ovvero una combinazione di colpi particolarmente violenta, che prevede sempre la rottura di molteplici ossa e che fa quasi impallidire alcune fatality / brutality. Al contrario di queste ultime però, i fatal blow producono danno concreto, abbastanza massivo, sufficiente spesso a ribaltare un match, ma possono essere eseguiti solo se il combattente è già abbondantemente ferito.

E sia chiaro che anche l'avversario può farli.

È possibile anche giocare contro altri giocatori reali, sia in locale che online, e ovviamente personalizzare i vari personaggi, tramite cosmetici e non solo, oltre a recarsi in palestra per fare pratica negli scontri (sia contro la CPU che contro un giocatore umano), imparare le tante mosse dai vari tutorial, e dilettarsi nell'esercizio delle sole fatality.

C'è insomma di che divertirsi in vari modi e a lungo. La storia in sé richiederà meno di una decina di ore per essere portata a termine, anche perché ci sono tanti filmati di intermezzo, ma poi le invasioni vi terranno compagnia a lungo, le torri hanno anche la modalità infinito, e se aveste amici volenterosi di fare a cazzotti potrete sempre sfidarli. Insomma, come di consueto, Mortal Kombat offre vari modi per divertirsi, e per gustare un po' di sana violenza, visto che ormai è stata universalmente accettata come tale.

Almeno in questa linea temporale...

Date un'occhiata al filmato di apertura, se ancora non l'aveste fatto, per comprendere quanto vario sia il gameplay di Mortal Kombat 1, e se voleste acquistarlo vi lasciamo alcuni box a seguire.

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