NVIDIA RTX 3080 Ti, la nostra prova della nuova belva "4K Ready" (foto e video)

NVIDIA RTX 3080 Ti, la nostra prova della nuova belva "4K Ready" (foto e video)
Lorenzo Delli
Lorenzo Delli

È oramai qualche giorno che a bordo del nostro PC gaming di riferimento si è fatta largo una scheda video presentata ieri 1 giugno al Computex 2021, la NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti Founders Edition. Si tratta della seconda scheda video più potente di casa NVIDIA. Il primato, anche solo per specifiche tecniche (e per prezzo), rimane alla RTX 3090.

In questi ultimi mesi la nostra scheda di riferimento è stata la RTX 3070 Founders Edition di cui vi abbiamo parlato a fine ottobre, proprio a seguito del suo lancio sul mercato. Il confronto con quest'ultima per certi versi lascia il tempo che trova, visto che già dalle sue specifiche tecniche, RTX 3080 Ti risulta un gran bel salto in avanti.

Un confronto sensato sarebbe stato quello con la RTX 3080, lanciata nel 2020 a fianco di alcuni modelli già citati. È anche vero che le differenze tra la 3080 e la nuova 3080 Ti sono, per i possessori della prima, probabilmente sufficientemente marginali da non doversi "disperare" del suo arrivo sul mercato.

Intanto vediamo proprio le caratteristiche della 3080 Ti a fianco di quelle della scheda che abbiamo usato finora.

RTX 3070 Founders Edition RTX 3080 Ti Founders Edition
Architettura Ampere Ampere
Streaming Multiprocessors 46 80
CUDA Cores 5.888 10.240
Tensor Cores 184 (3° gen) 320 (3° gen)
RT Cores 46 (2° gen) 80 (2° gen)
Larghezza della banda di memoria 448 GB/s 912 GB/s
Render Outputs 96 112
Texture Units 184 320
Memoria video 8 GB GDDR6 12 GB GDDR6X
GPU Boost Clock 1.725 MHz 1.665 MHz
Consumi 220W 350W

Anche stavolta, l'hardware della nostra gaming station ASUS non è sicuramente il più potente e prestante in circolazione (Intel i7-8700, 16 GB DDR4 a 2.666 MHz, Asus WS C246 PRO), ma è più che sufficiente per vedere sensibili (per usare un eufemismo) miglioramenti di prestazioni in tutti i giochi testati. Stavolta la prova della scheda video ci ha imposto la sostituzione di una componente hardware fondamentale: l'alimentatore. Di base l'ASUS GS30 è dotato di un alimentatore da 700W (700W 80PLUS Gold ATX per la precisione), insufficiente per alimentare a dovere la nuova bestia di NVIDIA. Il minimo richiesto sono infatti 750W: abbiamo approfittato per equipaggiarci di un GIGABYTE P850GM da 850W.

Non solo: da un punto di vista costruttivo, la RTX 3080 Ti, esattamente come la 3080 e la 3090, occupa spazio in più rispetto alla 3070 o alle 3060 Ti. Si parla di 4 centimetri in più di lunghezza (senza contare il peso), portando la scheda video, nel nostro caso, a uscire dai confini della scheda madre.

Nel nostro caso non è un problema, ma a seconda del case è comunque un fattore da tenere in considerazione. Ci sono altre differenze strutturali: tutta la scocca presenta un gran bel po' di feritoie in modo da permettere una miglior dissipazione termica. Sopra e sotto fanno sfoggio le due grandi ventole, e proprio dalle feritoie si intravede anche una grossa heat pipe. Il logo GeForce RTX poi è illuminato. Ma andiamo a vedere quali sono le performance in gioco della scheda.

Video Prova RTX 3080 Ti

Cyberpunk 2077

Iniziamo da Cyberpunk 2077, uno dei giochi più pesanti tra quelli usciti negli ultimi mesi. Alla sua uscita lo avevamo provato in modo esteso proprio sulla RTX 3070. Stavolta però ci siamo spinti verso il 4K, grazie anche all'ausilio del bellissimo LG OLED C1 da 48" che stiamo provando in queste settimane. La 3080 Ti, giocando a Cyberpunk 2077 in 4K, riesce ad ottenere risultati simili, se non superiori, a quelli della 3070 in QHD. Un risultato che già di per sé parla chiaro.

Nella tabella sottostante i risultati di alcune delle nostre prove con effetti Ray Tracing sempre attivi e al massimo delle possibilità (livello Folle) con e senza l'ausilio del Ray Tracing.

Interessanti i risultati in QHD: con Ray Tracing e senza l'ausilio del DLSS si raggiunge praticamente il doppio degli fps raggiunti in 4K. Matematicamente non fa una piega! Con DLSS attivo le prestazioni sono buone, ma assimilabili a quelle ottenute in 4K. Si tratta di un'ulteriore prova di quanto il DLSS aiuti maggiormente a risoluzioni sempre più alte.

Minecraft RTX

I test su Minecraft RTX per Windows 10 sono particolarmente interessanti per svariati motivi. Per prima cosa, è uno dei pochi giochi che, grazie alla pressione di un pulsante, permette di passare velocemente da RTX OFF a RTX ON. In questo modo non solo si vedono i vantaggi nell'utilizzo del Ray Tracing (che in un gioco come Minecraft non sono affatto scontati), ma tramite il pannello prestazioni di GeForce Now è anche possibile vedere in presa diretta come il Ray Tracing aumenti i consumi della scheda e le sue temperature.

Con RTX disattivato i consumi si aggirano intorno ai 95 watt, con temperature tra i 55 e i 60°; con RTX ON i consumi balzano a 285 watt (non il massimo raggiunto durante i nostri test) con temperature intorno ai 70/75°.

Il primo test è stato effettuato nel così detto Neon District, uno dei livelli RTX creati dalla stessa NVIDIA. È uno tra i più difficili da gestire a livello grafico, visti i tantissimi blocchi che vantano riflessi aggiuntivi e viste anche le altezze dei grattacieli che lo compongono. Le prestazioni variano molto a seconda della distanza di renderizzazione dei chunk (sezioni composte da basi di 16 x 16 blocchi per 256 blocchi di altezza), il tutto sempre e comunque in 4K con tutte le impostazioni grafiche al massimo.

Abbiamo comunque effettuato test in altri due livelli RTX, sempre realizzati da NVIDIA, e sempre in 4K con varie distanze di renderizzazione dei chunk; 24 chunk è il massimo consentito dalle impostazioni, va da sé che per rendere Minecraft RTX più fluido è sufficiente operare su quella impostazione.

Control

Anche Control rimane uno dei giochi più interessanti da testare sulle schede di nuova generazione. Giocarci in 4K con i dettagli al massimo e RTX attivo non è affatto banale. Anche senza l'ausilio del DLSS, Control su RTX 3080 Ti si mantiene intorno ai 40 frame al secondo, anche durante i combattimenti più concitati. Perché privarsi del DLSS però, quando attivandolo si ha praticamente un raddoppio delle performance?

Mettendo mano anche al livello di dettaglio del Ray Tracing si ottiene un frame rate medio anche più alto. Come riportato sul grafico poi, merita di più giocare con Ray Tracing e DLSS che con queste tecnologie disattivate. Buone anche le performance in QHD: con RTX Alto e DLSS attivo il gioco tocca anche picchi di 119 frame al secondo.

Call of Duty: Black Ops Cold War

L'ultimo sparatutto di casa Activision Blizzard è diventato un gioco molto appetibile per i test sulle schede RTX, proprio grazie alla presenza di effetti Ray Tracing scalabili e vari livelli di DLSS.

I risultati ottenuti dalla RTX 3080 Ti sono più che soddisfacenti. Tutti i test sono stati effettuati in 4K con tutti i dettagli grafici al massimo delle loro possibilità. Nel primo caso, ovvero con RTX Ultra e DLSS Prestazioni, i risultati sono simili a quelli ottenuti dalla RTX 3070 in QHD.

Nel caso in multiplayer si voglia giocare senza l'ausilio del Ray Tracing, in modo da avere prestazioni sensibilmente migliori, con dettagli Ultra e sempre in 4K il gioco si spinge anche a 165 frame al secondo, più che sufficienti per sfruttare monitor a 144 o 165 Hz. Nel secondo caso è sufficiente cambiare di poco qualche impostazione per raggiungere un valore medio più vicino ai 165 fps.

Metro Exodus

Un altro titolo che su PC fa largo uso del Ray Tracing e del DLSS. Con il DLSS in modalità Prestazioni Ultra, il gioco anche in 4K e con dettagli Estremi raggiunge un frame rate davvero encomiabile. C'è da dire che le prestazioni del gioco sono molto variabili, e dipendono dalla zona, dalla condizione climatica e da tanti altri fattori che potrebbero rendere diversi i risultati.

Quelli riportati sul grafico sono stati ottenuti in gioco e non con il benchmark ufficiale messo a disposizione da 4A Games.

Wolfenstein Youngblood

Abbiamo riprovato anche il benchmark di Wolfenstein Youngblood, il titolo di casa Bethesda che vanta effetti Ray Tracing supportati dal DLSS. I risultati ottenuti sul benchmark Lab X con dettaglio grafico Mein Leben! (il massimo consentito), risoluzione 4K e RTX ON sono più che soddisfacenti, e in linea con quelli ottenuti dalla RTX 3070 in 2K.

Attivando il DLSS accade come al solito "la magia": la media degli FPS aumenta di quasi 30 punti, a parità di impostazioni grafiche e risoluzione.

Shadow of the Tomb Raider

Un altro test quasi obbligato, anche per via dell'ottimo benchmark integrato che spreme a sufficienza le schede video. I test sono stati come al solito effettuati in 4K con tutti i dettagli grafici al massimo, compresi l'occlusione ambientale di NVIDIA e i capelli dinamici, con RTX ON e DLSS alternativamente spento e acceso.

Nel primo caso il frame rate medio è di poco sotto i 60 frame al secondo.

Attivando il DLSS la situazione (ovviamente) migliora, con un più che dignitoso aumento di 20 fps. La RTX 3070 in 2K con DLSS attivo raggiungeva i 70 frame al secondo di media.

Forza Horizon 4

Infine abbiamo provato anche con Forza Horizon 4, sia perché a distanza di qualche anno dalla sua uscita fa ancora la sua sporca figura, sia per via del suo benchmark integrato che simula una gara che attraversa più contesti ambientali e meteorologici. In 4K, a parità di impostazioni grafiche della nostra prova su RTX 3070, la 3080 Ti ottiene un dignitoso risultato di 128 fps medi.

Altre considerazioni e conclusioni

Finalmente una scheda che rende ben più accessibile il 4K. O meglio, non solo lo rende accessibile, ma permette anche di spingersi parecchio in là con le impostazioni grafiche, ottenendo su schermo dei risultati alquanto notevoli. Come già accennato, i possessori della RTX 3080 possono dormire sonni relativamente tranquilli.

Si parla, a livello di prestazioni (frame rate), di un incremento che si aggira intorno all'11% a risoluzione 4K. Se paragonata ad una 2080 Ti invece l'incremento si avvicina pericolosamente al 50%, a riprova di come questa nuova generazione di schede stia davvero rendendo il 4K più godibile di prima.

La nuova RTX 3080 Ti a fianco della più compatta RTX 3070.

Non dimentichiamoci poi di tutti i vantaggi aggiuntivi dell'utilizzo di schede del genere. NVIDIA sta spingendo sempre di più per offrire vantaggi che vanno anche al di fuori dell'ambito gaming. C'è NVIDIA Broadcast, che permette di gestire la webcam del PC con effetti aggiuntivi (e addirittura con il tracciamento del movimento), microfoni e audio. E ci sono anche i driver NVIDIA Studio scaricabili da GeForce Experience, che permettono di ottimizzare l'utilizzo di app per la creatività quali Adobe Lightroom, OBS Studio e altre.

Il prezzo d'altro canto non è dei più economici. RTX 3080 Ti sarà disponibile da domani 3 giugno con prezzi a partire da 1.199€.

Recuperare la Founders Edition sarà come al solito difficile, ma se non altro sono già previste tante altre varianti della scheda realizzate da ASUS, MSI, Zotac e altri produttori. E non dimentichiamoci che dal 10 giugno prossimo arriverà sul mercato anche la nuova RTX 3070 Ti. La speranza è che l'arrivo di queste due nuove schede dia un po' più respiro al mercato.

Torneremo prossimamente a parlarvi della scheda anche per testarla con i nuovi giochi a cui è stato aggiunto il supporto al DLSS e al Ray Tracing, come DOOM Eternal e Red Dead Redemption 2. Nel frattempo ecco un po' di foto della RTX 3080 Ti.

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