
Pentiment sembra il gioco perfetto per i fan di Feudalesimo e Libertà
Il mondo dei videogiochi indie è più in fermento che mai. Lo confermano giochi quali Cult of the Lamb e Thymesia, che riescono da soli a smuovere centinaia di migliaia di giocatori senza avere alle spalle realtà o budget giganteschi. Si potrebbe pensare che Pentiment non rientri proriamente in questa classificazione, visto che alle spalle troviamo niente meno che Obsidian Entertainment. C'è però da dire che il team che si è occupato della sua creazione è composto da sole 13 persone, a riconferma che Obsidian è impegnata in altri progetti di grosso calibro. E il target del gioco non è certo così ampio come quello di un tripla A di stampo classico, tutt'altro.
Ma cos'è Pentiment, e perché, come diciamo scherzosamente nel titolo, potrebbe interessare i fan di Feudalesimo e Libertà e in generale gli appassionati di storia? Di base, Pentiment è un'avventura narrativa condita da leggerissimi elementi RPG.
Il nome Pentiment deriva dalla parola italiana pentimento, e in questo caso esprime il pentimento nel mondo dell'arte, ovvero quando c'è un ripensamento in corso d'opera da parte dell'artista che fa sì che si mascherino le versioni precedenti o alcuni dettagli. Ciò che fa emergere l'ultima fatica di Obsidian dal mucchio, per così dire, sono uno stile unico a livello artistico, che richiama il medioevo e la xilografia, e il setting quanto meno originale e ben poco sfruttato. Ci troviamo durante il XVI secolo nel Sacro Romano Impero, per la precisione in Alta Bavaria. A livello storico il gioco copre un periodo ricco di eventi della durata di circa 25 anni, che ci permetterà di vedere in prima persona le conseguenze di eventi di una certa rilevanza quali la Riforma Protestante, l'introduzione del sistema copernicano e la diffusione della stampa a caratteri mobili (la cui origine però risale al XV secolo).

Nel gioco vestiamo i panni di Andreas Maler, un artista che, suo malgrado, si trova coinvolto in una storia di omicidi, scandali e intrighi. Nonostante il team di piccole dimensioni, gli sviluppatori di Obsidian hanno cercato di imprimere tutti i loro anni di esperienza nel campo degli RPG, facendo sì che il gioco evolva a seconda di quelle che sono le decisioni del giocatore. Non ci sono combattimenti o dinamiche che esulano appunto dal genere delle avventure punta e clicca, ma ciò che diremo e ciò che faremo nei panni di Andreas avrà un impatto ben preciso sulla comunità della piccola cittadina bavarese di Tassing e sulla vicina abbazia di Keirsau. Proprio l'abbazia è teatro di alcuni degli omicidi che innescano la storia, e nel cercare di scoprire l'identità dell'assassino (o degli assassini), Andreas si troverà a che fare con una oscura cospirazione. In tutto ciò il gioco vanta anche una certa accuratezza a livello storico, tant'è che il Game Director è laureato in storia.
Alla stesura della trama e degli elementi di gioco hanno collaborato anche esperti storici esterni al team quali Edmund Kern e Christopher De Hamel. Se quindi la cittadina di Tassing e la vicina abazia sono inventate (così come storia e protagonisti), il contesto è quanto di più vicino alla realtà dell'epoca si potesse sperare di vedere su schermo.

Gli appassionati di storia troveranno quindi pane per i loro denti, con riferimenti storici e particolari di gioco che faranno la gioia di chi cerca il pelo nell'uovo. Ciò però non significa che Pentiment sia un'esperienza da affrontare solo se dotati di un certo tipo di cultura. Gli sviluppatori, durante un evento a porte chiuse a cui abbiamo assistito poco tempo fa, lo hanno definito un gioco "Simple and easy", pensato quindi per essere goduto da quante più tipologie di utenti possibile. Nonstante la presenza di puzzle game, procedere nel gioco non sarà poi così difficile.
Ad aiutare ad orientarsi ci saranno poi diversi glossari, tra cui uno di stampo storico, con i riferimenti temporali e tanti dettagli da approfondire, e uno dedicato ai personaggi che incontreremo durante le nostre "scorribande". Lo scopo sembra insomma quello di far vivere più un'avventura in un contesto storico così particolare facendo sì che le scelte del giocatore abbiano effettivamente un peso. Abbiamo parlato di elementi RPG: non vi aspettate cose trascendentali, ma c'è comunque un minimo di personalizzazione di Andreas che porterà a sbloccare linee di dialogo specifiche o azioni altrimenti bloccate. Una delle prime scelte riguarda ad esempio la formazione accademica di Andreas: possiamo decidere se donarli un background da latinista, da studioso di logica, di astronomia o persino un passato da occultista.

La narrazione alternerà fasi di gioco classiche, in stile punta e clicca appunto, con la possibilità per il giocatore di muovere Andreas in ambienti 2D e di interagire con oggetti e persone, a storie ed eventi raccontate attraverso le pagine animate di un libro.
Quest'ultimo particoalre ci riporta a quello che è lo stile grafico di Pentiment. Tutti gli elementi sono disegnati a mano, e riprendono appunto lo stile della xilografia e in generale quello della pittura medievale. A rendere il tutto ancora più particolare c'è il rendering delle scritte dei dialoghi in tempo reale. È come se ogni testo venisse scritto a mano, e lo stile della scrittura si evolve con il passare degli anni, cambiando anche a seconda dei personaggi che incontriamo. Con l'avvento della stampa, noteremo anche il passaggio ai caratteri mobili, con l'uso di font e animazioni diverse. Tutte chicche che il team di sviluppo ha voluto inserire per aumentare ulteriormente il grado di immersività del gioco. Ci sono comunque tutta una serie di accortezze a livello di accessibilità che permetteranno di sostituire i particolari font del gioco con caratteri più leggibili. Il team di sviluppo non ce lo ha confermato direttamente, ma su Steam è riportata la traduzione nella lingua italiana (per quanto riguarda interfaccia e testi).

Oramai lo avrete capito: Pentiment è un gioco estremamente atipico, realizzato quasi più per divertimento o per sfida che per essere uno dei top seller della stagione. A riconferma di quanto detto ora e in apertura dell'articolo c'è anche il prezzo a cui verrà proposto. Pentiment debutterà su Xbox e PC tramite Steam (è anche incluso nel Game Pass) al prezzo di lancio di 19,99€, una fascia di costo che caratterizza molti indie di alta qualità. Insomma, quanto siamo riusciti a vedere in anteprima ci ha quanto meno sorpreso. Pentiment è un prodotto atipico che, proprio per la sua natura, potrebbe attirare tutti quei giocatori che sono sempre a caccia di esperienze diverse dal solito, che esulino quindi dai classici filoni di azione e sparatutto.





