Red Dead Redemption 2: sarete voi a decidere se Arthur Morgan sarà buono (brutto) o cattivo

Rockstar vuole ridefinire il concetto di libero arbitrio videoludico, con centinaia di scelte nelle mani del giocatore, che avranno ripercussioni tangibili sul mondo circostante.
Edoardo Carlo
Edoardo Carlo
Red Dead Redemption 2: sarete voi a decidere se Arthur Morgan sarà buono (brutto) o cattivo

Tra un mese esatto, sarà il grande giorno di Red Dead Redemption 2, gioco open world ambientato nel Far West e sviluppato da Rockstar Games. Un secondo capitolo atteso per oltre 8 anni, con aspettative alle stelle da parte dei fan della prima ora, continuamente alimentate dai dettagli sul titolo che continuano a trapelare. Dopo la modalità online e la visuale in prima persona, oggi parliamo di libero arbitrio.

Già il primo Red Dead Redemption era caratterizzato dalla possibilità da parte dei giocatori di compiere scelte, quando ci si trovava di fronte ad un bivio morale ed esistenziale. L'incidenza e la frequenza di questa facoltà riposta nel videogiocatore era tuttavia piuttosto limitata, a causa di una complessità narrativa e di variabili che avrebbe richiesto troppa potenza di calcolo per l'epoca. Con il secondo capitolo della saga però, preparatevi ad arrovellarvi molto più spesso sulla decisione più corretta da prendere.

Red Dead Redemption 2 mira infatti a ricostruire fedelmente la vita quotidiana di una banda di fuorilegge nel selvaggio West di fine Ottocento, dunque Arthur Morgan sarà chiamato a completare una miriade di missioni secondarie, molte delle quali richiederanno il vostro intervento per decidere se comportarsi in un modo o in un altro.

In altre parole, il protagonista potrà mostrarsi come spietato e senza scrupoli, oppure come un fuorilegge gentiluomo, insieme a tante sfumature intermedie che avranno serie ripercussioni sul mondo circostante e l'atteggiamento degli altri personaggi.