Beast Quest – Da libro a videogioco, il passo è... lungo (recensione)

Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri

Recensione Beast Quest – Non è la prima volta che la famosa collana di libri per ragazzi Beast Quest diventa videogioco, ma su console e PC non s’era ancora visto. D'altronde, i titoli realizzati per un pubblico giovane sembrano essere sempre meno, quindi ben vengano progetti del genere. Vediamo dunque nel dettaglio il Beast Quest di Torus Games, veterana dell'industria di giochi tratti da altre opere (altresì chiamati tie-in): ecco la nostra recensione.

Editore Maximum Games
Sviluppatore Torus Games
Piattaforme PS4, Xbox One, PC Windows
Genere Azione, GDR
Modalità di gioco Singolo giocatore
Lingua Italiano (sottotitoli)
Prezzo e acquisto  39,99€ (solo digitale in Italia)

Video Recensione Beast Quest

I concetti espressi nei paragrafi di questo articolo sono racchiusi nel video a seguire, che include spezzoni tratti dalle nostre sessioni di gioco su PS4 Pro.

L'eroe, il cattivo e altri cliché

Il Beast Quest della società australiana Torus Games è quanto di più generico si possa chiedere dal fantasy. Tom è il protagonista, Malvel è il cattivone di turno, e quattro sono le bestie da liberare per rimettere in sesto il regno di Avantia, che si regge da secoli proprio sulle spalle di queste creature.

Tralasciando la pessima qualità dei dialoghi, noiosi e imbarazzanti a prescindere dal target di riferimento, la trama, sulla carta, dovrebbe quantomeno esaltare il piacere dell’esplorazione, perché le bestie sono collocate in territori morfologicamente molto diversi tra loro: peccato che i luoghi vivano in una piattezza disarmante, dipinti con una grafica scadente, nella quale i panorami molto spesso sembrano non essere stati ultimati.

La struttura dei livelli segue quella a corridoio, spezzata da una manciata di città e una buona dose di punti di controllo. Il buon Tom può muoversi liberamente, raccogliendo chiavi per aprire forzieri di rarità crescente, al cui interno dimorano più che altro delle monete aggiuntive, spendibili per acquistare pozioni, accessori e poco più.

Il viaggio virtuale si rifà dunque ai canoni dell’omonimo gioco mobile, dove le sequenze di combattimento partono una volta toccato il nemico nella mappa. Così facendo, il vostro eroe si inchioderà al terreno, e potrete solo schivare a destra o sinistra, bloccare con lo scudo, o attaccare, sia con colpi leggeri e pesanti, che con le abilità magiche.

Nonostante la poca varietà degli schemi d’attacco dei nemici, in prima battuta le battaglie funzionano, nell'ottica di una produzione per giovanissimi. Purtroppo, una volta raccolti i dovuti punti esperienza, il sistema si sbilancia, perché l’albero delle abilità sblocca delle magie talmente potenti da vanificare gli attacchi semplici, rendendoli di fatto pressoché inutili, se non in particolari occasioni.

Il problema è che l’avventura non ha molto da offrire: la componente ruolistica è minuscola, l’acquisizione dell’equipaggiamento ha uno spazio quasi impercettibile, e le missioni principali e secondarie si svolgono sempre alla stessa maniera, in un ciclo monotono, composto da combattimenti, qualche banalissimo enigma e un paio di fasi platform elementari, che si ripete per quattro volte, una per ciascun territorio, prima dei titoli di coda, in un totale di tre, massimo quattro ore di gioco complessive.

Lo sforzo nel proporre una varietà accettabile di situazioni è veramente minimo e, per certi aspetti, lo sviluppo pare grezzo: dalle animazioni al posizionamento delle texture, dalla responsività dei controlli alle collisioni, spiccano dei problemi sparsi qua e là che non giustificano affatto il prezzo di 39,99€ proposto dal produttore, totalmente fuori mercato.

Giudizio Finale

Recensione Beast Quest – Giudizio Finale – Beast Quest può essere un modo come un altro per avvicinare qualcuno ai giochi di ruolo, a patto che sia completamente a digiuno del genere. Si tratta, insomma, di un’avventura per giovanissimi che si lascia giocare per inerzia, ma che non ha acuti né reali pregi, dove non si percepisce l’amore per il marchio di appartenenza.

PRO CONTRO
  • Il fantasy che più classico non si può...
  • Immediato e senza troppi fronzoli
  • Divertente, se preso alla leggera
  • ... permeato da una trama astratta
  • Grafica impresentabile
  • Estremamente sbilanciato
  • Ripetitivo e breve
  • Prezzo esagerato

Recensione Beast Quest – Trailer

Recensione Beast Quest – Screenshot