Final Fantasy XII, giocato nel 2017, grazie alla The Zodiac Age (recensione)

Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
Final Fantasy XII, giocato nel 2017, grazie alla The Zodiac Age (recensione)

Recensione Final Fantasy XII: The Zodiac AgeFinal Fantasy è un mito, una leggenda del medium videoludico. È una saga composta da decine e decine di episodi, ciascuno dei quali vanta un numero variabile di sostenitori. Ognuno ha il suo preferito, molto spesso legato a ricordi d’infanzia, o a momenti intensi di vita vissuta.

E quando il disco di Final Fantasy XII è entrato per la prima volta nella mia PlayStation 2, ormai dieci anni fa, ricordo ancora la delusione dopo circa tre, massimo quattro ore di gioco. Spensi tutto, lanciai il Dualshock sul divano, e decretai, senza mezzi termini, che la saga fosse morta.

Il motivo? Non c’era Yuna, e nemmeno Tidus. Non c’erano Auron, Rikku, Lulu, Wakka, Kimahri e tutti quei personaggi che hanno fatto innamorare migliaia di videogiocatori a quel decimo capitolo capace di lasciare un vuoto incolmabile alla sua fine.

Effettivamente, Final Fantasy XII era parecchio diverso: sfoggiava dei combattimenti più automatizzati di quanto pensassi, mentre i personaggi vantavano una caratterizzazione più seriosa e meno incisiva rispetto al passato, con una storia incentrata troppo sulla politica, e meno sulle emozioni.

Solo dopo diverse ore passate in sua compagnia avrei capito che quello era uno dei Final Fantasy più innovativi di sempre, forse l'ultimo realmente originale. Scopriamolo nella speciale edizione Final Fantasy XII: The Zodiac Age.

Editore Square Enix
Sviluppatore Square Enix
Piattaforme PS4
Genere Gioco di ruolo
Modalità di gioco Singolo giocatore

"Ci sono anch'io"

Cosa significa quindi giocare a Final Fantasy XII nel 2017? Significa avere tra le mani un gioco di ruolo di dimensioni gargantuesche, dal quale fuoriescono continuamente idee nell’arco delle sue sessanta ore di storia, rifinite grazie alle nuove caratteristiche specifiche introdotte con The Zodiac Age, l’edizione arrivata nei negozi in esclusiva su PS4. Una su tutte, il Zodiac Job System, già presente in una versione speciale nipponica del gioco originale, attraverso cui potrete scegliere due tra le dodici classi per eroe al fine di personalizzarli ulteriormente. Da ora in poi, ogni specializzazione potrà contare su una scacchiera di abilità specifica, che andrà a definire il ruolo in battaglia del personaggio.

Sebbene il Zodiac Job System sia un ulteriore stimolo a vivere nuovamente il gioco daccapo, ci sarebbe piaciuta la possibilità di scegliere tra questo nuovo sistema e quello originale, cosa purtroppo assente.

Ottima invece l’opzione per passare dalla colonna sonora classica a quella riarrangiata, e viceversa, una manna dal cielo per chi ama le musiche della fantasia finale, a tal punto da coglierne ogni sfaccettatura. Al livello di gameplay, inoltre, è stata implementata la velocità aumentata, per, appunto, velocizzare l’azione del doppio o del quadruplo, una chicca utile soprattutto durante le fasi “ossessive compulsive” di accumulo di esperienza. Simpatica anche l’aggiunta della Modalità Sfida, dove combatterete contro cento ondate di nemici a difficoltà crescente, e del salvataggio automatico, feature imprescindibile oggigiorno.

D’altro canto, il lifting visivo lascia un pochino a desiderare: la grafica risente il peso degli anni in maniera sostanziale, e non basta una pulizia parziale delle texture, e una maggiore risoluzione, a nascondere il fatto che siamo davanti ad un titolo per PS2. Prima di tutto perché la modellazione poligonale non è stata ritoccata, e poi perché proprio la qualità delle texture è alquanto altalenante, con una fluidità ancorata ai trenta fotogrammi al secondo, contaminata da qualche caricamento di troppo.

Alla fine, però, se non gli si chiede troppo, si tratta di un’operazione di rimasterizzazione che si lascia guardare senza troppi fronzoli, anche perché la direzione artistica che tiene in piedi l’apparato estetico svolge egregiamente il suo lavoro.

Per il resto, Final Fantasy XII: The Zodiac Age si mantiene fedele all'originale: il vasto mondo di Ivalice, dopo le prime, lentissime dieci ore di gioco, diventa un piacere da esplorare, in una lotta per la riconquista della libertà, all’interno di una storia che necessita di pazienza e attenzione per essere apprezzata fino in fondo. Continuiamo a sostenere che il cast dei personaggi non sia all'altezza degli standard della serie, in particolare il protagonista, Vaan, davvero poco interessante e astratto in un certo senso.

Il tutto poi è governato dall’ormai iconico Gambit, un sistema versatile e potentissimo che consente ai giocatori di plasmare nel dettaglio l’intelligenza artificiale del proprio gruppo.

Si possono quindi stabilire le cause e degli effetti nello specifico di un evento, e realizzare delle sorte di algoritmi che muovono autonomamente i membri del party senza che dobbiate preoccuparvi di altro.

Si tratta quindi di una riedizione che di certo non stupisce, ma senz’altro riesce ad essere molto apprezzata, soprattutto grazie alle accortezze che vanno a migliorare la parte gestionale del gameplay, rendendo l’offerta più vicina alle pretese odierne.

Giudizio Finale

Recensione Final Fantasy XII: The Zodiac Age  Giudizio Finale – Ciò che comunque fa impressione, se non si dà troppo peso alla grafica datata, è che Final Fantasy XII si mantiene benissimo anche oggi. Del resto, le sue meccaniche non sono state replicate allo sfinimento nel corso degli anni e, anzi, sono ancora uniche, tanto da risultare fresche a distanza di dieci anni. Il lifting visivo di questa The Zodiac Age purtroppo non fa gridare al miracolo, ma fatevelo bastare, perché dietro si nasconde un gioco di ruolo che merita di essere assaporato nelle sue mille sfaccettature.

PRO CONTRO
  • Tra i Final Fantasy più innovativi di sempre
  • L’universo di Ivalice è molto interessante
  • Giocabilità ancora attuale
  • Longevo, pieno zeppo di cose da fare
  • Restauro grafico altalenante
  • Tecnicamente migliorabile
  • Fatica ad ingranare nelle prime battute
  • Cast di personaggi non memorabile, soprattutto il protagonista

Recensione Final Fantasy XII: The Zodiac Age – Trailer

Recensione Final Fantasy XII: The Zodiac Age – Screenshot

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