GNOG – Giocattoli digitali... anche in VR (recensione)

Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri

Recensione Gnog – Pensateci: ogni genere videoludico ormai può contenere anche dieci sottocategorie, all'interno delle quali se ne possono trovare altrettante di ancora più piccole.

Se ancora non vi fosse chiaro, il mondo dei videogiochi è vastissimo, un mezzo d'intrattenimento che cerca quotidianamente di essere sempre più universale, e, proprio per questo, essere originali diventa sempre più difficile. C’è però chi ci prova, come GNOG ad esempio, e descriverlo, guarda caso, non è affatto semplice. Si tratta di un rompicapo alquanto particolare, che può essere affrontato sia normalmente, sia con il visore di Sony sulla testa. Scopritelo nella nostra recensione.

Editore Double Fine Productions
Sviluppatore Ko-op Mode
Piattaforme PS4, PSVR | PC, iOS in arrivo
Genere Rompicapo
Modalità di gioco Singolo giocatore

Video Recensione GNOG

I concetti esposti nei paragrafi a seguire li trovate anche nella videorecensione, accompagnati dai filmati tratti dalle nostre sessioni di gioco su PS4 Pro e PSVR.

Il mostro come fa?

Avete presente quelle scatole da gioco che solitamente si regalano ai bambini? Quelle piene di pulsanti, dove ciascuno fa qualcosa di diverso, che sia l’attivazione di un meccanismo o un semplice suono? Bene, GNOG ve ne offre 9 diverse, in salsa digitale ovviamente, con le quali interagire per poter risolvere un enigma.

Ognuno è racchiuso in quelle che, di fatto, sono delle teste giganti di mostri, piene zeppe di particolari e dettagli che faranno la gioia di chi ama la maniacalità.

Tuttavia, la semplicità delle dinamiche di gioco lascia spiazzati, almeno inizialmente. Come un comune punta e clicca, il giocatore deve abbassare leve, ruotare manovelle, premere bottoni, insomma, è necessario agire sui vari congegni per scoprire nuove sezioni della testa giocattolo, finché, materialmente, la si accende. Ogni livello vanta un tema personalizzato, e delle situazioni che riflettono lo stile di quella determinata capoccia mostruosa che si sta affrontando: ad esempio, ce n’è una subacquea, un'altra ambientata in una specie di ristorante rustico, e un'altra ancora completamente dedicata alla musica, probabilmente la nostra preferita.

La costruzione dei puzzle è molto elementare e, a parte qualche caso isolato, difficilmente troverete difficoltà nel cercare le soluzioni, che talvolta vengono a galla senza particolare stupore. Le sezioni infatti sono più ispirate nell'impatto visivo che sul fronte ludico, poiché vanno a sollecitare il classico ciclo di provare e riprovare, e di pigiare quel pulsante o quell'altro, con idee simpatiche ma mai troppo esaltanti, precedute da momenti di iniziale frustrazione.

Il tutto si esaurisce nel giro di poco più di un’ora e mezza, con una progressione lineare che, tuttavia, lascia al giocatore la scelta tra due livelli ogni volta che se ne completa uno. Sia chiaro che la rigiocabilità è prossima allo zero, soprattutto perché, una volta completati i livelli, non ci sarà nient’altro da fare. Di conseguenza, GNOG si avvicina più al concetto di esperienza interattiva che di videogioco in senso stretto, dove l’osservazione è il primario veicolo di intrattenimento.

Il fatto che si utilizzi il semplice Dualshock 4 però fa perdere parte dell’immersione, tanto-ché il ruolo della realtà virtuale è circoscritto alla sola meraviglia del comparto visivo, che da solo potrebbe valere l'intero prezzo del biglietto. Non è sicuramente qualcosa di impressionante, ma il tutto risulta certamente unico, pulitissimo, frizzante e surreale, messo dentro una scocca stilizzata dal sapore dolcissimo. I suoni, poi, accompagnano le varie interazioni in maniera egregia, mettendo in luce che la cura audiovisiva riposta è davvero notevole.

Giudizio Finale

Recensione GNOG  Giudizio Finale – GNOG potrebbe fare al caso vostro, oppure farvi storcere il naso. È un’esperienza piccola e particolarissima, nel cui cuore dimora una raccolta di giocattoli digitali bellissimi da guardare, caratterizzati da un gameplay semplicistico, ben lontano dallo stupore della sua direzione artistica. Di fatto è un esperimento, con tutto ciò che ne consegue: chissà, magari un eventuale GNOG 2 potrebbe davvero raggiungere le vette dell’olimpo. Per ora, però, apprezziamo quello che abbiamo tra le mani.

PRO CONTRO
  • In VR è un'esperienza quasi extrasensoriale...
  • Originale come pochi sulla scena
  • Artisticamente squisito, una delizia
  • ... limitata dal sistema di controllo
  • Design degli enigmi bello a vedersi, ma talvolta semplicistico e di poco impatto
  • Troppo breve

Recensione GNOG – Trailer

Recensione GNOG – Screenshot