PlayLink: i party game PlayStation da giocare in compagnia di smartphone e tablet (recensione)
Recensione PlayLink PlayStation - Il giocatore incallito tende magari a tenere in scarsa considerazione i party game. Eppure, proprio i party game sono quel genere di videogiochi che, con mezzi espressivi diversi, riescono ad avvicinare a questo mondo anche gli utenti poco avvezzi. Inoltre sono spesso un ottimo passatempo alternativo da condividere con amici e parenti nelle occasioni più disparate. Tanto di cappello quindi a Sony Interactive Entertainment per aver deciso di investire in un settore così particolare realizzando un'intera gamma di prodotti sotto il marchio PlayLink che si propongono appunto come party game di qualità fino a sei giocatori.
Proprio quest'ultimo punto però rappresenta uno dei più grandi scogli dei party game su console: è estremamente raro che un utente abbia più di due controller in casa, figuriamoci sei. PlayLink va a sopperire a questa mancanza sfruttando un "accessorio" che tutti hanno sempre con sé in tasca o in borsa, lo smartphone.
Ogni gioco PlayLink è controllabile da smartphone seguendo una serie di semplicissime procedure: scaricare gratuitamente l'app relativa al gioco dal Play Store di Google o dall'App Store di Apple (sia su smartphone che su tablet), collegare il dispositivo mobile alla stessa Wi-Fi a cui è collegata la PS4, avviare il gioco sulla console e seguire le istruzioni a schermo. Nell'arco di pochissimi minuti tutti i presenti saranno pronti a giocare senza intoppi di alcun genere.
Una formula che funziona alla perfezione, grazie anche alla stabilità della connessione delle stesse app, e che apre le porte a tantissimi esperimenti o variazioni di titoli già visti. In passato abbiamo già avuto modo di recensire uno dei titoli appartenenti a questa nuova gamma, Dimmi chi sei!, un particolare gioco di società che propone domande relative appunto ai partecipanti. Proprio in questi giorni però PlayLink si è arricchita di ben altri quattro titoli che andremo ad approfondire nei paragrafi seguenti: Hidden Agenda, Sapere è Potere, SingStar Celebration e Planet of the Apes: Last Frontier.
Andiamo a scoprirli insieme!
Hidden Agenda
Editore | Sony Interactive Entertainment |
---|---|
Sviluppatore | Supermassive Games |
Piattaforme | PS4 |
Genere | Thriller (Party game) |
Modalità di gioco | Singolo giocatore, multi giocatore (fino a 6) |
Hidden Agenda è sicuramente il titolo che ci ha colpito maggiormente tra quelli attualmente presenti nella gamma PlayLink. L'idea di base è semplice: affrontare una sorta di film-thriller prendendo decisioni chiave all'interno della storia basate sulla maggioranza dei voti. Salvare il partner o la vittima? Interrogare il sospetto facendo pressione o impersonare il poliziotto buono ascoltando le possibili menzogne che ha da dire? Non si tratta certo di una novità nell'universo videoludica, ma lo scopo ultimo del gioco non è tanto quello di far prendere le decisioni ai giocatori, quanto più di mettere in discussione le stesse scelte con un piccolo espediente che aggiunge ulteriore pepe all'esperienza.
Hidden Agenda, nella sua modalità competitiva, assegna ai giocatori dei veri e propri piani segreti che l'utente stesso visualizzerà unicamente sullo schermo del proprio dispositivo mobile. Oltre ad aggiungere un discreto grado di paranoia al tutto (provate a tenere nascosto lo smartphone a cinque persone in un salotto più o meno ampio), i giocatori dovranno veicolare le scelte del resto del gruppo in base a quanto riportato sul piano segreto senza farsi scoprire.
Portando a termine un piano segreto il giocatore che lo ha ricevuto guadagnerà punti bonus, che potrebbero garantire la vittoria nella classifica finale stilata dal gioco. Si instaurano quindi nel gruppo che sta giocando rapporti di fiducia o di sfiducia, e il bello è che talvolta il gioco potrebbe anche non assegnare alcun piano segreto, portando comunque a discussioni che potrebbero andare avanti svariati minuti.
I piani segreti non sono l'unico mezzo per guadagnare punti: in determinate sezioni del gioco dovrete trovare indizi sparsi per le stanze utilizzando lo schermo dello smartphone come una sorta di trackpad, in altre dovrete evitare ostacoli durante inseguimenti (o fughe) sempre sfruttando lo schermo del dispositivo mobile per muovere velocemente il cursore in apposite caselle sparse sullo schermo. Ci saranno anche scene di tensione in cui sarà possibile fare fuoco contro sospetti/criminali, e anche in questo caso il protagonista sparerà solo e soltanto se la maggioranza si esprimerà a favore entro lo scadere del tempo.
Oltre alla modalità competitiva, senza dubbio la più divertente da affrontare in gruppo, c'è anche la modalità storia, che permette di godersi la mutevole trama di Hidden Agenda senza fare a gara a chi realizza più punti. Le scelte che si compiono nella storia, in entrambe le modalità, cambiano effettivamente degli eventi chiave permettendo anche un discreto grado di rigiocabilità (anche se per forza di cose alcune dialoghi saranno identici). La trama stessa poi spinge il giocatore a ragionare sulle prove raccolte intrattenendo piacevolmente per circa 2 ore (ben di più giocando in gruppo). A tal proposito l'applicazione non è utile solo ad interagire con quanto accade su schermo: è un vero e proprio registro dove ogni giocatore può consultare le varie svolte nella trama, la biografia dei personaggi e altre informazioni utili.
Il tutto poi è coadiuvato da un più che discreto comparto grafico, che vista l'assenza di interazioni dirette del giocatore (intese come movimenti o esplorazioni), può azzardare un dettaglio grafico maggiore e da doppiaggio e sottotitoli in italiano di qualità.
Peccato solo per alcuni tagli un po' bruschi a livello di regia e per un finale che pone appunto fine al tutto senza troppi complimenti o spiegazioni. In definitiva un esperimento che abbiamo gradito e non poco, che per 19,99€ garantisce divertimento di gruppo anche da godersi nei panni di spettatore.
Hidden Agenda - Screenshot
Sapere è Potere
Editore | Sony Interactive Entertainment |
---|---|
Sviluppatore | Wish Studios |
Piattaforme | PS4 |
Genere | Party game |
Modalità di gioco | Multi giocatore (da 2 a 6) |
Sapere è Potere è la perfetta trasposizione videoludica di classici giochi da tavolo in stile Trivial Pursuit. La base del gioco è quella di proporre quiz di cultura generale (e non solo) suddivisi per argomenti. Gli sviluppatori della software house Wish Studios (gli stessi di Dimmi chi sei!) hanno però voluto sfruttare le potenzialità offerte dal poter utilizzare smartphone e tablet come controller, aggiungendo alcune divertenti dinamiche che vanno a rendere più difficile dare velocemente la risposta giusta.
Il gioco accoglie i partecipanti chiedendogli di scattarsi un selfie da utilizzare come foto profilo e di scegliere un personaggio di riferimento, una sorta di pedina che vedremo animarsi sullo schermo a seconda delle situazioni.
Il gruppo sarà poi chiamato a scegliere un argomento di partenza, da cui poi si evolveranno i successivi argomenti di solito concatenati con i precedenti. Ad aggiungere brio al tutto ci sono dei malus che ogni giocatore sceglierà di lanciare verso uno dei partecipanti. Ovviamente nulla vieta di accanirsi verso il giocatore che sta facendo più punti!
Alcune, come il ghiaccio, richiederanno di colpire ripetutamente lo schermo del dispositivo mobile in modo da liberare la risposta; altre, come il blob, di effettuare swipe compulsivi sempre sullo schermo per rimuovere la melma verde; altre ancora cancelleranno delle lettere da tutte le risposte. Il punteggio accumulato servirà non solo a stabilire il predominio sugli altri giocatori, ma anche a ottenere vantaggi nel rush finale che ci porterà su una piramide ricca di ostacoli.
Una sessione di gioco dura circa 20/25 minuti e anche grazie alle animazioni dei personaggi e ai malus, strapperà sicuramente più di una risata ai partecipanti.
Più che buone le domande proposte e le tantissime sotto-categorie di approfondimento. Anche Sapere è Potere viene a costarvi 19,99€, e per certi versi è un investimento che offre ancora più longevità di Hidden Agenda. Se avete spesso ospiti può davvero risollevare eventuali serate noiose, aggiungendo quel pizzico di interattività in più che un gioco da tavolo non può offrire.
Sapere è Potere - Screenshot
SingStar Celebration
Editore | Sony Interactive Entertainment |
---|---|
Sviluppatore | London Studio |
Piattaforme | PS4 |
Genere | Party game |
Modalità di gioco | Multi giocatore (da 2 a 6) |
SingStar è una serie storica per il mondo PlayStation, e l'occasione di realizzare un titolo che unisse i due mondi (quello di SingStar e di PlayLink) è stato colto al volo. In realtà il SingStar gratuito già da tempo disponibile sul PlayStation Store era proprio un primo passo verso la direzione intrapresa dalla gamma PlayLink: utilizzare i dispositivi mobili come sostituiti dei microfoni da collegare tramite USB alla console. D'altronde i moderni smartphone sono dotati di microfoni sempre più sensibili, e anche in questo caso sfruttare un dispositivo che sicuramente tutti hanno sempre con sé è una mossa oltremodo furba.
Per giocare a SingStar Celebration basta quindi l'app microfono, reperibile gratuitamente da Play Store e App Store (ma si può comunque usare i vecchi microfoni USB), e si può da subito sfidare amici e parenti in gare canore che, a dirla tutta, non sono poi così semplici. Vediamo di spiegarci meglio.
SingStar Celebration mantiene intatta la struttura della saga: una selezione di brani, in questo caso Pop, e sfide di intonazione e di precisione. Intonazione, badate bene: di fatto non è per forza necessario seguire le parole della canzone, per guadagnare punti basta mantenere l'intonazione corretta ed eseguire note lunghe quanto le barre che scorrono sullo schermo. Vero è che l'obiettivo ultimo del gioco non è certo quello di fare più punti, quanto più quello di divertirsi cantando brani famosi come I Still Haven’t Found What I’m Looking For degli U2, Oops!… I Did It Again di Britney Spears o ancora Wonderwall degli Oasis.
30 in tutto i brani disponibili del gioco con l'acquisto iniziale del costo dei classici 19,99€, più alcuni scaricabili gratuitamente dallo store ufficiale che permette anche di acquistare brani aggiuntivi al prezzo di circa 1,30€ ciascuno.
Anche in questo caso l'esperienza funziona ottimamente, anche se bisogna ammettere che utilizzare i microfoni degli smartphone non garantisce tutta questa gran precisione. Inoltre alcuni dei brani proposti sono davvero tosti, specialmente per chi non mastica molto di canto e di respirazione. Se comunque il gioco vi incuriosisce, qui potete dare un'occhiata all'elenco completo dei brani inclusi.
SingStar Celebration - Screenshot
Planet of the Apes: Last Frontier
Editore | The Imaginarium |
---|---|
Sviluppatore | Imaginati Studios |
Piattaforme | PS4 |
Genere | Drammatico - Party game |
Modalità di gioco | Singolo giocatore, multi giocatore (fino a 4) |
Planet of the Apes: Last Frontier è il titolo della nuova gamma PlayLink che sfortunatamente ci ha maggiormente deluso tra quelli descritti finora. L'idea di fondo è esattamente quella di Hidden Agenda: calarci in una storia interattiva in cui il giocatore o i giocatori sono chiamati a prendere delle decisioni chiave relative alla trama o anche ai semplici dialoghi tra i personaggi coinvolti.
Il gioco è ambientato tra le Montagne Rocciose del Nord America, in un arco temporale compreso tra le pellicole "L'alba del pianeta delle scimmie" e "The War - Il pianeta delle scimmie". Il titolo ci permetterà di pilotare le scelte di un gruppo di scimmie e, allo stesso tempo, di una banda di sopravvissuti umani.
Il problema del gioco non è tanto da ricercarsi nelle ambientazioni o nei personaggi, visto che è anche interessante "vivere" le esperienze dei due gruppi e guidarne appunto le scelte, quanto più nella velocità degli accadimenti e nella più scarsa interattività rispetto appunto allo stesso Hidden Agenda. Quest'ultimo infatti riesce maggiormente a coinvolgere il giocatore, tenendolo incollato allo schermo nel tentativo di non perdere neanche un indizio o un eventuale QTE da compiere. Planet of the Apes: Last Frontier invece si perde spesso in dialoghi prolissi e in scene che durano davvero troppo più del dovuto, tendendo quindi ad annoiare i giocatori.
Inoltre il giocarlo in gruppo non comporta veri e propri benefici, se non appunto quello di discutere sul da farsi in determinate situazioni. Anche in questo caso ci sono scontri a fuoco che possono essere evitati con un voto di maggioranza, ma manca comunque quel brio che caratterizza il già citato Hidden Agenda. Il genere insomma si presta benissimo all'essenza di PlayLink, ma se dobbiamo scegliere tra i due preferiamo di gran lunga il thriller sviluppato da Supermassive Games. Il prezzo è come al solito pari a 19,99€.
Planet of the Apes: Last Frontier - Screenshot
Conclusioni
PlayLink è più di un esperimento: è davvero una nuova gamma di prodotti di intrattenimento che può portare sul mercato anche prodotti innovativi il cui obiettivo è quello di divertire gruppi di persone riunite nello stesso ambiente utilizzando come controller dispositivi oramai posseduti dalla stragrande maggioranza dell'utenza. I prezzi di lancio sono tutto sommato più che commisurati con l'esperienza e la longevità proposte, specialmente nel caso di Sapere è Potere che propone uno stile di gioco praticamente intramontabile.
Hidden Agenda poi si è dimostrato una vera sorpresa, riuscendo grazie anche ad un ritmo di gioco ben più serrato di Planet of the Apes a tenerci incollati allo schermo proponendo anche piani segreti atti a destabilizzare le scelte compiute dal gruppo. Inoltre Sony Interactive Entertainment propone un pacchetto unico, comprensivo dei primi tre titoli descritti in questo articolo più Dimmi chi sei! a 50,98€.