PUBG Mobile è davvero impressionante! (recensione)

Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri

Recensione PUBG Mobile – Il genere del battle royale ormai regna incontrastato, e siede sul trono dei videogiochi online più giocati del momento. Uno degli esponenti di maggiore successo, nonché quello che ha dato il via libera alla crescita di questa tipologia di esperienza, è stato PlayerUnknown's Battlegrounds su PC, che, adesso, può finalmente contare su una versione appositamente studiata per smartphone e tablet. Ecco la nostra recensione di PUBG Mobile, che è, praticamente, l’omonimo gioco Bluehole Studio, reso però in formato tascabile. Armatevi di powerbank: ne avrete bisogno.

Editore Tencent Games
Sviluppatore Tencent Games, Bluehole Studio
Piattaforme Android, iOS
Genere Battle Royale
Modalità di gioco Multigiocatore
Lingua Inglese
Prezzo Gratuito

Video Recensione PUBG Mobile

I concetti esposti nei paragrafi a seguire li trovate nel video a seguire, con i filmati tratti dalle nostre sessioni di gioco su Samsung Galaxy S8.

È Hunger Games, senza Jennifer Lawrence

Per quei quattro che non ne avessero mai sentito parlare nemmeno per sbaglio, le regole dei battle royale, e in particolare quelle di PUBG, sono molto semplici: cento giocatori vengono paracadutati su di un’isola nella quale, una volta atterrati, è necessario esplorare ogni angolo della mappa per reperire equipaggiamento, come armi, armature e kit medici, per sopravvivere ed eliminare gli altri concorrenti, finché non ne resterà in vita solo uno, che sarà poi decretato il vincitore.

Durante la battaglia, il gioco spinge i partecipanti costantemente verso l’area di sicurezza, una zona che diminuisce la sua ampiezza col passare del tempo, fuori dalla quale verrete prosciugati della vostra forza vitale, fino a cadere al tappeto. Esiste infine una piccola area rossa da cui bisogna stare alla larga, altrimenti sarete investiti da un bombardamento che uccide in un sol colpo.

Il battle royale ovunque

La primissima volta che si entra in partita, nella versione mobile, si rimane affascinati dal lavoro di porting: questo è davvero PUBG, senza enormi compromessi, senza tagli spietati né ripensamenti di sorta, a parte quelli grafici, s'intende. L'isola di Erangel è la stessa della controparte originale, e vederla sullo schermo del proprio cellulare fa un effetto molto strano, un brivido che testimonia il traguardo tecnico tagliato dai videogiochi per Android e iOS, che poteva solo essere immaginato un po’ di tempo fa.

La giocabilità, che esige un approccio tattico creativo, è stata condensata in un sistema di controllo pregno di pulsanti tattili, ma non per questo poco efficienti: ci si può inginocchiare, passare alla visuale in soggettiva, guidare veicoli e persino attivare o disattivare la chat vocale, in una serie di tasti virtuali ben piazzati e che mutano a seconda della situazione.

Sia chiaro, prendere la mira e allineare il tiro sono due azioni con le quali bisogna entrare in sintonia, e che richiedono un minimo di dedizione prima di poterle adoperare come si deve, ma, in buona parte, questa è anche una limitazione del videogioco su touchscreen.

In ogni caso, c’è qualche gradito automatismo per quanto riguarda la raccolta di alcuni oggetti, visto che il vostro personaggio raccoglierà i kit medici e le munizioni delle armi equipaggiate in maniera istantanea. Il radar poi svolge egregiamente il suo mestiere, segnalando il fuoco nemico, in modo tale da rendere le sparatorie meno confusionarie. Così, ne viene fuori una formula convincente e degnamente adattata, che supera le aspettative e funziona molto meglio di quanto ci aspettassimo. La ballistica delle armi è decente, anche se avremmo preferito un’opzione per lo sparo automatico, mentre la gestione degli spostamenti e dell’inventario non ha eguali in materia di comodità, in una trasposizione che sfodera assi nella manica anche nel comparto tecnico.

Non sarà il titolo più bello a vedersi dal punto di vista prettamente estetico visti i compromessi ai quali deve sottostare, ma le tre opzioni selezionabili garantiscono dei settaggi che cercano di accontentare un po’ tutti, e su Galaxy S8, con l’impostazione “media”, si gioca che è un piacere: eccetto qualche rallentamento giustificabile, la qualità delle texture sorprende insieme alla fluidità, alla distanza dell’orizzonte e ai tempi di caricamento ridotti ai minimi sindacali. Tutto ciò al costo di un consumo esoso di batteria, comunque comprensibile data la complessità del gioco.

Gli sviluppatori di Tencent hanno poi pensato all’implementazione di bot guidati dall'intelligenza artificiale per velocizzare il matchmaking e per rendere meno traumatizzante il primo impatto con il battle royale: basterà poi salire di grado per incontrare più giocatori umani al posto dei bot.

Una scelta azzeccatissima per il contesto delle piattaforme mobili, che avrebbe però beneficiato anche di una mappa aggiuntiva, magari studiata proprio per l’ambiente Android e iOS, con un’area più piccola e meno giocatori, visto che, fisiologicamente, le battaglie tendono a durare abbastanza, tanto da non prestarsi alla partita mordi e fuggi.

Capiamo però che questa idea avrebbe potuto frammentare la comunità, già separata da tre modalità di entrata in gioco, ovvero da soli, con un amico o tramite una squadra da quattro, e le code sono gestibili eventualmente con delle apposite sezioni dedicate alle amicizie e ai clan.

Vedremo in futuro come Tencent gestirà il supporto, che, di fatto, è alimentato da un sistema freemium incredibilmente permissivo: il gioco può essere scaricato gratuitamente e non include né annunci pubblicitari né oggetti capaci di intaccare l’equilibrio della formula. Fanno capolino gli eventi e le missioni giornaliere con cui guadagnare punti e acquistare vestiti di funzione solo estetica. È probabile, e questa è pura ipotesi, che gli acquisti in-app vengano aggiunti in un secondo momento.

Per concludere, a differenza della versione Android e iOS di Fortnite, vi segnaliamo che PUBG Mobile non può puntare sul crossplay con le edizioni console e PC, per questioni legate con ogni probabilità al bilanciamento, oltre che ad un discorso tecnico.

Giudizio Finale

Recensione PUBG Mobile – Giudizio FinalePUBG Mobile prende il battle royale per antonomasia e lo inietta sulle piattaforme mobili in modo esemplare. Sarà pure stretto nella morsa delle limitazioni hardware dei dispositivi tattili, di sicuro i meno indicati per questo tipo di esperienza, ma quella sviluppata da Tencent è una riproduzione incredibilmente ben fatta, che serpeggia tra i compromessi tecnici per confezionare un’incarnazione realizzata con tutti i crismi del caso.

PRO CONTRO
  • Gratuito e permissivo
  • Fedelissimo all'originale
  • Introduzione intelligente dei bot
  • Trasposizione dei controlli miracolosa
  • La realizzazione tecnica stupisce
  • Una mappa più contenuta non avrebbe guastato nella versione mobile
  • Macina batteria come se non ci fosse un domani

Recensione PUBG Mobile – Trailer

Recensione PUBG Mobile – Screenshot