
Skyworld – Il miglior strategico sulla realtà virtuale? (recensione VR)
Recensione Skyworld – Uno strategico costruito appositamente sulla realtà virtuale. Così si presenta Skyworld, l’ultima fatica di Vertigo Games, alla quale dobbiamo Arizona Sunshine. Vediamo di che pasta è fatto.
Editore | Vertigo Games |
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Sviluppatore | Vertigo Games, Wolfdog Interactive |
Piattaforme | PSVR, Oculus Rift, HTC Vive |
Genere | Strategia |
Modalità di gioco | Singolo giocatore, Multigiocatore |
Lingua | Completamente in italiano |
Prezzo e acquisto | 29,99€ |
Video Recensione Skyworld
I concetti espressi nei paragrafi di questo articolo sono racchiusi nel video a seguire, che include spezzoni tratti dalle nostre sessioni di gioco su PSVR e PS4 Pro.

Serve del legname
Skyworld si distingue anzitutto per la sua natura ibrida. Si tratta infatti di uno strategico a turni che, tuttavia, esibisce battaglie in tempo reale. Prende vita su una plancia circolare, a caselle esagonali, sulla quale è possibile edificare strutture e muovere al più un paio di pedine: infatti, nella fase a turni, sposterete solamente i generali delle armate. Quando questi si incontrano, l'azione si sposterà su un campo di battaglia dove ogni giocatore potrà evocare le sue unità, in un botta e risposta non lontano da quanto visto fare da Clash Royale.
Sebbene il Dualshock compaia tra i metodi di controllo supportati, gli sviluppatori stessi consigliano i PlayStation Move, visto che l’esperienza è stata cucita attorno ai controller di movimento.
In effetti il gamepad di PS4 risulta macchinoso, mentre i Move svolgono bene il loro mestiere, con le interfacce di costruzione e gestione posizionabili a proprio piacimento. Tuttavia, avremmo preferito se fosse stato possibile zoomare e scalare il mondo come in altri esponenti del genere.

Il tutto si dipana lungo una campagna strutturata in otto missioni che insegnano le regole egregiamente, e stimolano la curiosità con novità ricorrenti in una formula che abbraccia l’accumulo di risorse, insieme alla gestione delle tasse e delle razioni di cibo, in un'ottica semplice e veloce. I lavoratori collocati negli edifici producono elementi come ferro, pietra ed energia magica con cui è possibile potenziare strutture, o ricercare e migliorare le unità e gli incantesimi. Per quanto riguarda invece le battaglie, queste si consumano su un’altra plancia, divisa in tre corsie: l’azione è regolata da un indicatore che si ricarica nel tempo, e ogni milizia ne consuma una porzione variabile.
Una volta posizionate, le truppe cammineranno automaticamente verso il forte nemico, protetto da apposite torrette che attaccano a vista. Vi è però un elemento che aggiunge un pizzico di profondità in più: al centro delle corsie compaiono dei punti di controllo che, se conquistati, fanno apparire dei dirigibili che assicurano della potenza di fuoco aerea costante contro le costruzioni nemiche.
La ricetta funziona, diverte e soprattutto emana freschezza: contrappone la velocità delle guerre sul campo all'amministrazione delle risorse con una rifinitura invidiabile di ogni aspetto che denota una grande cura riposta nel progetto. Dalle unità racchiuse all'interno di carte ad effetto tridimensionale, al cambio di menù attraverso una comoda leva, fino ad arrivare all'ottimo doppiaggio in italiano che conferisce una deliziosa atmosfera fantasy al gioco (la pessima voce del protagonista di Arizona Sunshine è solo un lontano ricordo): insomma, c'è tutta una serie di chicche gradevoli che elevano Skyworld ben al di sopra della media del catalogo offerto dalla realtà virtuale.
Avremmo però apprezzato un pelino di pulizia in più nell'immagine su PS4 Pro, eppure la grafica è molto piacevole e segue uno stile che strizza l'occhio alle figure in legno dei giochi da tavolo. Interessante come ad ogni turno la stagione cambi, cosa che si riflette sull'estetica delle mappe. Belli poi i motivetti musicali che accompagnano le partite, così come i suoni, ben diversificati e mai invasivi.

Ciò detto, Skyworld chiede espansione e profondità: brama battaglie su larga scala, con plance più grandi, spaziose e verticali, e vorrebbe abbracciare lotte tra più giocatori, visto che ne supporta un massimo di due. Non che i contenuti manchino, non fraintendete: la campagna richiede circa sette ore per essere completata e l'offerta mostra anche un pizzico di rigiocabilità grazie alla modalità Scontro, che consente di giocare su qualsiasi mappa, a qualsiasi difficoltà (quattro in tutto), vestendo i panni degli umani o persino dei demoni se lo si desidera: peccato siano praticamente la versione speculare dei primi.
Nonostante le tante unità del grimorio, si sente l'esigenza di popoli aggiuntivi, capaci di ampliare la profondità strategica di un titolo che non sacrifica la vena competitiva. C’è infatti anche un lato online, con stanze private e pubbliche, che, purtroppo, risulta carente di giocatori. Vertigo Games e Wolfdog Interactive, tuttavia, hanno intuito le grandi potenzialità della formula, confluendo una parte della ricetta nello spin-off Kingdom Brawl, che si concentra purtroppo solamente sulle battaglie in tempo reale. Per ora, però, è disponibile solo su PC.
Giudizio Finale
Recensione Skyworld – Giudizio Finale – Skyworld coniuga la frenesia delle lotte in tempo reale con la gestione oculata delle risorse prima di mettere piede sul campo di battaglia. Le due anime riescono, insieme, a confezionare uno strategico competente e solidissimo per la realtà virtuale, senz'altro uno dei più completi, che chiede solamente di essere coltivato e approfondito per un'incarnazione successiva. Le potenzialità di crescita per il genere sono enormi e potete già saggiarle a partire da ora in quello che, di fatto, è il miglior videogioco di strategia sul visore di Sony.
PRO | CONTRO |
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Trailer

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