Spintires: MudRunner – Ti avevo detto di mettere le catene! (recensione)

Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
Spintires: MudRunner – Ti avevo detto di mettere le catene! (recensione)

Recensione Spintires: MudRunner – Il concetto di simulazione, all'interno dei videogiochi, prevarica molto spesso sul divertimento. Scrivere la realtà nelle righe di codice significa appagare quella fetta di videogiocatori che esige fedeltà al mondo circostante, lasciando in disparte coloro che cercano un minimo di compromesso. Spintires: MudRunner, invece, si colloca in un mondo a sé. La sua storia coinvolge accessi anticipati, promesse, successi, editori e politiche opinabili, ma quella che vi presentiamo oggi è la versione riveduta e corretta dell'originalissimo simulatore uscito nel 2014, scevra da dicerie, e approdata per la prima volta anche su console. Ecco la nostra recensione.

Editore Focus Home Interactive
Sviluppatore Saber Interactive
Piattaforme PS4, XB1, PC
Genere Simulazione
Modalità di gioco Singolo giocatore, multigiocatore

Una doccia non basterà

L’idea di guidare dei mezzi pesanti ti stuzzica? Superare un piccolo dosso, dopo interi minuti passati a cercare l’angolazione corretta, desta la tua curiosità? Allora sei nel posto giusto, o curioso lettore i cui occhi interessati posano su queste parole.

Spintires: MudRunner vanta una fisica ineguagliabile se paragonata ad altri prodotti dell’industria odierna.

Nel dettaglio, si assumono i panni di un guidatore il cui obiettivo è portare del legname da un punto all'altro della mappa, utilizzando camion e fuori-strada, sotto condizioni estreme che fanno largo uso di strade sterrate. Siamo rimasti stupiti dalla schematizzazione dell'interfaccia e dei controlli – visto che si tratta di un simulatore nato su PC – e dalla facilità della gestione del mezzo, almeno in teoria. Più che di semplicità, infatti, parliamo di chiarezza, attraverso la quale il gioco si spiega al giocatore, tra tutorial e sfide costruite appositamente per presentarsi nel migliore dei modi.

L’accelerazione, il cambio manuale, il freno, la sterzata, insomma, tutte le classiche operazioni di manovrabilità sono affiancate da una cosiddetta modalità avanzata, una serie di opzioni, condensate in un menù, mediante il quale è possibile cambiare mezzo al volo tra quelli nelle vicinanze, staccare o riattaccare il rimorchio, e persino lanciare un verricello da attaccare agli alberi, una manna dal cielo nelle situazioni più drastiche.

Ciò che rende Spintires: MudRunner unico nella sua specie, però, è il motore che gestisce la deformazione del terreno, poiché il fango si modella a seconda del peso del mezzo controllato. I pezzi di terra si incastrano tra le ruote, e il modello di guida si adatta di conseguenza, a seconda delle tantissime variabili di cui dispone, dal tipo di terreno percorso, dai rilievi, dalla profondità di una buca, o persino dall'acqua, altro ostacolo pericoloso, che può però “pulire” le ruote e salvarvi la vita in determinati casi, in una giocabilità più strategica di quello che potete pensare.

Si può impostare la difficoltà, tra occasionale e simulazione, e la prima conta un buon numero di facilitazioni: tra queste spiccano il consumo di carburante minore, la possibilità di saltare la notte (un nemico da non sottovalutare), e una minore incidenza del deterioramento del camion. La struttura, eventualmente, si plasma nei riguardi del giocatore, ma ribadiamo che si tratta pur sempre di un videogioco di stampo simulativo, dal ritmo blando e assolutamente inadatto a chi non porta pazienza.

Badate bene che il concept di base è semplice, ma sono proprio le citate variabili a conferire all'esperienza una profondità encomiabile, che richiede di sicuro dedizione e attenzione. Bisogna sempre raggiungere un punto della mappa scegliendo la strada più sicura, monitorando benzina e le condizioni del veicolo: eppure una consegna non è mai identica all'altra, e l’immensa gratificazione derivante anche dal superamento di un avvallamento è tangibile. L’offerta contenutistica offre poi sei ambientazioni sulle quali scorrazzare allegramente, con una ventina di veicoli da studiare fino all’ultimo ingranaggio, attraverso modalità sia in singolo giocatore, che online: la cooperativa fino a quattro partecipanti è uno spasso, soprattutto con gli amici giusti.

Purtroppo la telecamera risulta essere uno degli aspetti peggio riusciti di questo Spintires: MudRunner. Per esigenze sia ludiche che soprattutto di spettacolarità, la visuale cerca di focalizzarsi sulle ruote, cosa che porta spesso confusione. L’inquadratura si rivela il più delle volte incapace di dare al giocatore quella giusta angolazione, tale da permettere un campo visivo totale, sebbene si possa effettivamente gestire a trecentosessanta gradi: il punto focale attorno al quale gira la telecamera semplicemente non è dei più comodi, e l’utente può solo conviverci.

Dal lato visivo, possiamo dire che la grafica è funzionale al videogioco: la palette di colori è spenta, apposta per simulare la sporcizia, e la modellazione poligonale non è sempre al passo con i tempi, ma il modo in cui le ruote deformano il terreno e calpestano le rocce, o i rami caduti dagli alberi, è il reale punto di forza del pacchetto. La fluidità si attesta sui sessanta fotogrammi al secondo su PS4 Pro, con dei visibili cali sparsi qua e là, nulla che possa pregiudicare la godibilità in modo netto. Il suono dei motori fa il suo mestiere, e riesce a trasmettere la fatica del mezzo nelle fasi più dure.

Giudizio Finale

Recensione Spintires: MudRunner  Giudizio Finale – Spintires: MudRunner propone un’esperienza fuori-strada che non troverete in nessun altro prodotto lì fuori, che trasforma letteralmente il giocatore in un mezzo pesante. Se nei giochi a mondo aperto passare da un punto A ad un punto B è solo un pretesto per iniziare poi una missione, qui diventa il motore dell’intera impalcatura ludica: una collinetta innocente può essere un mostro, e una buca persino un insormontabile boss di fine livello.

La telecamera scalfisce l'aspetto simulativo, potrebbe far perdere la pazienza a più riprese, e il suo ritmo lento e dilatato non lo fa di certo un titolo per tutti: eppure, a prescindere dal discorso dei pro e dei contro, siamo dinanzi ad un gioco che si distingue dalla massa e sa il fatto suo.

PRO CONTRO
  • Il motore fisico non è secondo a nessuno
  • Un'esperienza assolutamente singolare
  • Meccaniche ben illustrate
  • Sorprendentemente gratificante
  • Telecamera fastidiosa e a tratti infernale
  • Qualche singhiozzo nella fluidità
  • Il ritmo blando potrebbe annoiare anche i più tolleranti

Recensione Spintires: MudRunner – Trailer

Recensione Spintires: MudRunner – Screenshot