Witching Tower VR – Spade e magia in realtà virtuale (recensione VR)
Recensione Witching Tower VR – Undici sono i mesi che abbiamo atteso prima che Witching Tower VR approdasse anche su PlayStation VR. Si è rivelato all'altezza delle aspettative? Ecco la nostra recensione di questa nuova avventura in realtà virtuale.
Editore | Daily Magic Productions |
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Sviluppatore | Daily Magic Productions |
Piattaforme | PSVR, PCVR |
Genere | Avventura |
Modalità di gioco | Singolo giocatore |
Lingua | Inglese |
Prezzo e acquisto | 19,99€ (PSVR) | 16,79€ (Steam) |
Il principe ha fatto ritardo
Lontano dal mondo c’è una torre, e dentro quella torre c’è Anna, imprigionata ormai da tempo immemore. È la regina dei non morti a volerla in catene, ossessionata dall'idea che quella ragazza possa mettere fine al suo dominio secolare. A quanto pare, Anna, di cui ovviamente vestirete i panni, è dotata di incredibili poteri magici dei quali lei stessa sa poco.
Bisognerà quindi fuggire dal castello, contando sull'aiuto della magia e di un teschio fluttuante, uno dei pochi veicoli narrativi che danno contesto ad una trama disorganica e senz'altro di contorno, fatta perlopiù di racconti dei fantasmi del posto. Quel che ne viene fuori è un’avventura dove i protagonisti assoluti sono gli enigmi, tutto sommato intuitivi ma mai banali nella costruzione, soprattutto per quanto riguarda i marchingegni, sui quali il giocatore dovrà intervenire attivamente con la coppia di PlayStation Move per muovere leve e attivare pulsanti, affinché trovi una soluzione.
Di tanto in tanto vi sarà chiesto di recuperare degli oggetti, i quali possono essere conservati nell'inventario, posto sul polso sinistro e richiamabile ogni volta che lo si desidera.
I puzzle, poi, sono incollati tra loro con piccole fasi esplorative in cui è possibile muoversi sia tramite movimento libero che per mezzo dei teletrasporti, a seconda dell’impostazione selezionata. Anche la rotazione è personalizzabile, tra quella a scatti e fluida, a vostra discrezione. Segnaliamo però che Witching Tower VR richiede un po’ di spazio per essere affrontato a dovere, in quanto una manciata di rompicapo chiedono al giocatore di sporgersi, cosa che potrebbe mettere a dura prova l’angolo di visuale della camera, e quindi il tracciamento. Almeno un pulsante per inginocchiarsi sarebbe stato gradito e avrebbe migliorato l’esperienza complessiva.
Malgrado quanto detto, i primi momenti dell’avventura brillano, in virtù di un discreto assortimento di situazioni, molte delle quali incentrate sull'utilizzo di due meccaniche differenti: la vista magica rivela dettagli altrimenti invisibili, utili a risolvere i puzzle, mentre il rampino serve a spostare determinati elementi dello scenario.
Nelle battute finali farà la sua comparsa un terzo e ultimo potere, di cui non vogliamo svelare l’entità per preservare la sorpresa. Insomma, le buone intuizioni nella realizzazione dei puzzle contribuiscono a creare un viaggio dark fantasy gradevole che sa di classico, se non fosse per due enormi problemi che lo scalfiscono.
Anzitutto, i combattimenti lasciano a desiderare, tanto è vero che spesso avremmo preferito che non fossero stati inseriti. Non tanto nelle primissime battute, dove basta sventolare la spada, o scoccare un paio di frecce, per mettere al tappeto scheletri, pipistrelli e cani zombie, quanto nella seconda metà dell’avventura, in cui si palesano i nemici dotati di scudo. In questi casi, il gioco esige che effettuiate delle deviazioni degli attacchi per aprire un varco sul quale inferire. Peccato che le collisioni siano mal calcolate e che le animazioni abbiano un che di legnoso, tali da rendere gli scontri a dir poco noiosi.
È una grana che può essere talvolta arginata utilizzando degli elementi ambientali capaci di eliminare gli avversari senza che dobbiate affrontarli a viso aperto.
L’altro, gargantuesco problema che sporca Witching Tower VR è la durata, poiché esaurisce ciò che c’è da vedere nell'arco di due ore e mezza, un tempo nel quale, sia chiaro, nulla si ripete. L'escursione propone comunque circostanze particolari mai monotone, peraltro caratterizzate da un'atmosfera piuttosto riuscita. Fa un uso intelligente dell'effettistica ambientale per trasmettere inquietudine, insieme ad una direzione artistica gotica un po’ derivativa ma funzionale, coadiuvata da una buona pulizia a schermo, quantomeno su PS4 Pro. Purtroppo vi sono diverse problematiche nel codice: ogni tanto i nemici sconfitti continuano ad emettere suoni, e alle volte ci si incastra negli elementi delle stanze, soprattutto quando si utilizza il movimento libero.
Giudizio Finale
Recensione Witching Tower VR – Giudizio Finale – Witching Tower VR ha dalla sua un buon ritmo e delle belle idee nella costruzione degli enigmi, ma dura davvero troppo poco per esprimere il suo pieno potenziale.
Peccato poi per i combattimenti, dei quali avremmo fatto volentieri a meno per passare più tempo con altri rompicapo.
PRO | CONTRO |
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