5 motivi sul perché amare Triangle Strategy di Square Enix

Un videogioco che racconta la guerra e come il potere logora
Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
5 motivi sul perché amare Triangle Strategy di Square Enix

Elden Ring è scritto da George R.R. Martin, anche se non si direbbe di primo acchito. La politica, gli intrighi, la morte e i complotti sono ciò che distinguono il tratto della scrittura dell'autore de Il Trono di Spade, elementi che si ritrovano, tutti, in Triangle Strategy, videogioco di strategia per Nintendo Switch che fa da erede al celebre Final Fantasy Tactics. Ve ne parliamo in questo articolo, dopo aver passato con lui innumerevoli ore.

Una storia matura

Triangle Strategy racconta la storia dei tre regni di Nortelia, ciascuno dei quali controlla una risorsa essenziale, cioè il sale per Sabulos, il ferro per Aesglast e i fiumi per Gleenbrook. Dopo anni di guerre sul controllo dei giacimenti, decidono di posare l'ascia per istituire un progetto comune, con cui fornire risorse in egual misura a tutti, in maniera tale da entrare in un periodo di pace. Il problema? Be', dietro questo accordo ci sono interessi ben più sanguinosi e loschi.

Non trovate che il tutto non sia poi così lontano dalla attuale situazione socio-politica? Come recitava un famoso videogioco, la guerra non cambia mai: è la storia che ce lo insegna, ed è sempre la storia ad avere molte delle risposte che cerchiamo.

La storia di Triangle Strategy è matura, scritta con attenzione, attenta alla realtà. Parla di scenate, di pretesti per attaccare ed insediarsi come governi fantocci, di tradimenti e bugie, di sanzioni a chi è venuto meno agli accordi. La si vive in una maniera un po' atipica, cioè seguendo gli eventi principali e, volendo, anche quelli secondari, punti di vista di altri personaggi fuori dal regno, per capire le loro azioni e motivazioni. Cede in alcuni problemi di ritmo, fortissimi nelle prime ore, lente ad ingranare, con dialoghi che alle volte si protraggono fin troppo e che avrebbero beneficiato di una asciugatura: tuttavia, una volta entrati nei meccanismi, la storia riesce a rapire, ed è ormai sempre più raro godersi una trama di questo tipo, di questo spessore, in un videogioco.

Il compromesso

L'elemento innovativo nella narrazione di Triangle Strategy ribolle nella Bilancia Risolutrice, un sistema di votazione che chiederà a tutti i membri principali del gruppo di prendere una decisione su specifiche situazioni, dal scegliere se sacrificare un alleato per il bene comune o se favorire una nazione piuttosto che un'altra. Dopo averli consultati, sarà vostra premura scegliere se convincerli a cambiare idea o meno, in base alle informazioni reperite durante le fasi esplorative.

Non c'è una scelta migliore o una peggiore, molte delle decisioni ipotizzate tendono al buono (ma di allineamenti diversi, legale, neutrale o caotico) e al compromesso, anche perché il protagonista di cui vestirete i panni, Serenoa di Gleenbrook, è un lord mosso dalla saggezza, in procinto di sposare Frederica di Aesglast, altrettanto saggia e moderata: un'alleanza che avrebbe dovuto portare gioia e letizia, se solo le cose fossero andate per il meglio.

Le irresistibili battaglie

Il sistema di combattimento deve tanto, anzi, deve tutto a Final Fantasy Tactics, ma l'esperienza risulta più smart: l'intefaccia è più snella, gli esiti di certe mosse vengono già predetti e il gioco vi suggerisce in automatico i bersagli degli incantesimi (per dire, quello di cura bersaglierà direttamente l'alleato più danneggiato).

Si possono pure velocizzare dialoghi e azioni con la semplice pressione di un pulsante dorsale.

Scendendo nel dettaglio, si tratta di scontri a turni dove ci si muove su una plancia divisa in caselle, con regole molto precise e ben spiegate: le altezze aumentano i danni, un colpo dato alle spalle causa un colpo critico, attaccare un nemico quando un alleato è nella casella opposta provocherà un colpo combinato. Tre regole per dei combattimenti al cardiopalma, che funzionano alla grande, nei quali fanno capolino delle sfumature ulteriori di profondità, come le magie che sfruttano l'ambiente (ad esempio, le pozzanghere reagiscono ai fulmini, causando ingenti danni) e l'assenza di punti magia sostituiti dai ben più comodi punti tecnica, che si ricaricano ad ogni turno di un punto.

Pulito, immediato, ma la profondità?

È tutto ben schematizzato, pulito, immediato e giocabile, anche se il sistema di personalizzazione dei personaggi lascia un pelino di amaro in bocca, specie se siete stati ghiotti di Final Fantasy Tactics come il sottoscritto.

Il motivo è dovuto ad uno sviluppo delle classi lineare: ciò significa non solo che ogni eroe ha una classe predeterminata, che però evolve spendendo i giusti reagenti, ma non è nemmeno possibile equipaggiare armi o armature, potenziabili solo con specifiche risorse. Gli unici oggetti di equipaggiamento sono gli accessori, i quali consentono almeno di avere un minimo di controllo sulle statistiche.

Di personaggi però ce ne sono tanti, alcuni legati alle scelte che si compiono in gioco. Questo aumenta la varietà insieme alle mappe, spinte da un design che si diverte a proporre situazioni sempre diverse, tra alture, aree strette, campi di battaglie e scenari in cui è necessario rispettare certe condizioni per vincere (scorte, attivare leve, raggiungere punti, cose così).

Stile da vendere

Lo stile HD-2D brevettato da Octopath Traveler dipinge anche Triangle Strategy con altrettanta maestria. A parte qualche singhiozzo dell'Unreal Engine nelle situazioni più concitate (il fuoco lo mette in difficoltà), la grafica si mantiene su livelli di prim'ordine, reinterpretando in chiave moderna l'amata estetica a 16 bit.

Triangle Strategy è insomma una nuova perla per Nintendo Switch. Colpisce a fondo una certa nicchia, quella che ha amato gli strategici a là Final Fantasy Tactics, e stimola l'interesse di chi non resiste al fascino dei giochi di ruolo alla giapponese. Non è per tutti, questo è certo. Il ritmo della narrazione allontanerà chi cerca più azione che altro, ma coloro che sapranno digerirlo lo ameranno alla follia: date una chance alla versione dimostrativa disponibile sul Nintendo eShop. Non dimentichiamoci di questo genere perché ha ancora molto, moltissimo da dire.

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