V Rising: dovreste seriamente provarlo, anche se forse non online!
Se non avete ancora sentito parlare di V Rising non c'è niente di male. Di fatto si tratta di un Accesso Anticipato disponibile al momento solo su PC. Come ulteriore ostacolo, è anche del tutto assente la localizzazione italiana, portandolo quindi lontano dai radar di parte dell'utenza gaming. E allora perché vi stiamo suggerendo di prenderlo in considerazione? In questi ultimi giorni lo abbiamo provato per svariate ore su Lenovo Legion 5 Pro, uno dei portatili gaming di riferimento degli ultimi mesi. I requisiti non sono così esosi, ma per giocarlo al massimo e magari non in full HD, l'hardware di cui dispone il Legion 5 Pro ci è stato di aiuto. Ma vediamo appunto di cosa si tratta V Rising e del perché è stato acquistato da più di un milione e mezzo di giocatori su Steam.
Novelli Dracula
In V Rising il giocatore interpreta un vampiro.
Dalle prime immagini e dai filmati di gioco si potrebbe essere portati a pensare di trovarsi di fronte ad una sorta di Diablo in cui appunto ci si cala nei panni di un novello Dracula, ma non è esattamente così. V Rising sfrutta dinamiche tipiche dei survival, degli open world, dei gestionali e, più che altro, dei sandbox. Muovendo i primi passi nel gioco sviluppato da Stunlock Studios ci si rende conto di come il nostro vampiro sia tutt'altro che un immortale dotato di immensi poteri. Il potere, le abilità tipiche dei vampiri e soprattutto il rispetto delle creature viventi che si aggirano nel mondo di gioco aperto andranno guadagnate con il tempo, con sudore e tanta fatica. Per farlo si dovrà raccogliere risorse, costruire un insediamento che piano piano diverrà un castello, andare a caccia di prede sempre più ambite, migliorare il proprio equipaggiamento e, via via, anche soggiogare le menti degli umani per creare nuovi e fedeli servitori.
Ci sono però altri possibili, grossi ostacoli che si aggiungono all'assenza della localizzazione italiana e al suo essere in accesso anticipato. V Rising richiede molto tempo e soprattutto molta, moltissima pazienza. E in tutto ciò il gioco sarebbe strutturato per dare il meglio di sé in multi-giocatore. Ci sono server ufficiali, con un limite di 40 giocatori, e server creati ad-hoc dai giocatori, che possono essere strutturati per avere dinamiche PVE o PVP. Il problema è che nessuno dei due scenari risulta essere amichevole per i neo-giocatori. C'è chi se ne lamenta anche nelle recensioni di Steam, e ci sentiamo di dargli ragione in pieno. Se entrate in un server non ufficiale, è molto probabile che venga abbandonato o addirittura chiuso entro breve. Se entrate in uno di quelli ufficiali, è possibile che li troviate già pieni di costruzioni o che, in caso di server PVP, ci siano giocatori appostati con il solo scopo di rendervi la vita un inferno.
Tutte caratteristiche che non si sposano bene con il requisito di tempo del gioco e con la pazienza che serve per poter portare avanti il proprio vampiro.
Ricapitolando quindi, vi abbiamo detto che V Rising non è tradotto in italiano, è un Accesso Anticipato che potrebbe mutare nel tempo e ha una componente multi-giocatore instabile e che potrebbe potenzialmente farvi perdere la pazienza in tempo zero. Sorge nuovamente la stessa domanda di prima: e perché diavolo ve lo stiamo suggerendo allora? Perché tolte queste caratteristiche, V Rising sa essere affascinante e diverso dal solito. Sulla componente online è tranquillamente possibile creare un server privato in cui giocare da soli, apprendere le dinamiche e magari applicarle in futuro su server online. A tal proposito la cosa migliore sarebbe addirittura quella di trovare uno o due amici e giocarci in server ad-hoc, collaborando attivamente anche grazie ad abilità specifiche che servono proprio a rendere il gioco di gruppo ancora più immersivo (come ad esempio mostrare il collo per donare il proprio sangue).
Mettendo da parte anche l'aspetto online, ciò che rimane è un vero e proprio "simulatore di vampiro". Da buona creatura della notte, dovremo quindi assicurarci di avere sempre una buona scorta di sangue succhiandolo dalle nostre vittime al momento giusto. Non tutto il sangue è uguale però: a seconda della creatura di cui vi nutrirete, e a seconda della purezza del suo sangue, potrete sbloccare potenziamenti e miglioramenti temporali. Il sangue poi viene usato per curarsi, e di conseguenza quello più prezioso di cui vi siete riusciti a nutrire ha comunque una data di scadenza. Ovviamente essendo vampiri dovrete fuggire dalla luce del Sole. Si innescano quindi delle meccaniche di movimento attraverso le ambientazioni di gioco che tengono di conto delle ombre, attraverso cui è sicuro muoversi, degli edifici al chiuso e persino dell'orientamento del Sole, che potrebbe portarvi a morte certa se rimanete fermi in un punto che prima era in ombra.
Piano piano il nostro vampiro imparerà ad utilizzare nuovi poteri legati a determinate sfere di influenza, come può essere l'Ombra, il Sangue, il Ghiaccio o simili. Dando la caccia a prede specifiche si imparerà anche a tramutarsi in animali, come lupi, orsi e pipistrelli, diventando via via sempre più versatili (e sfrontati).
Il nostro potere non cresce però grazie all'acquisizione di particolari oggetti o tramite l'esperienza accumulata con l'uccisione di avversari. Da questo punto di vista V Rising è molto poco Action RPG e molto survival. Gli oggetti che portiamo, quasi tutti ad essere precisi, sono realizzati con le nostre stesse mani. Se possiamo creare qualcosa è perché lo abbiamo imparato progredendo tramite le meccaniche di gioco. Se impariamo abilità e ricette specifiche è perché riusciamo a sconfiggere determinati nemici padroneggiando gli strumenti a nostra disposizione (talvolta limitati), e non "farmando" mostri deboli o accumulando oggetti grazie a ritrovamenti fortuiti.
È a tutti gli effetti un Survival quindi, e come tale sa anche essere crudele.
In tutto ciò ci sono anche le meccaniche relative alla costruzione del proprio castello. Da bravo vampiro che si rispetti, anche quello da noi creato ha bisogno di un rifugio e di un giaciglio sicuro. La dinamica di costruzione e la sua evoluzione è gestita in modo superbo: l'editor non è affatto frustrante, cosa non scontata in questo genere di titoli, e tirare su una struttura che non risulti elementare e abbozzata è alla portata di tutti. A patto di dedicarci un bel po' di tempo, non tanto nella fase appunto di editing, quanto più in quella di accumulo dei materiali. Quando credete di essere arrivati a buon punto spunteranno nuove ricette, nuovi materiali e nuovi obiettivi da eliminare per entrare in possesso di conoscenze chiave. Il gioco si autoalimenta, facendo sì che nessuna attività risulti davvero noiosa.
Man mano che avanzate con la costruzione del castello sbloccherete anche la possibilità di stregare gli umani e farli diventare vostri devoti servitori. Proseguendo ulteriormente avrete la possibilità di comandarli dal trono del vostro castello, e così via verso meccaniche sempre inedite e sempre più immersive. Davvero interessante anche il combat system, che, come accennato, non si basa su oggetti e abilità potentissime ma che richiede anche una discreta dose di abilità da parte del giocatore. Risulta essere tutto molto fisico, con lo sfruttamento degli ambienti, con lo scansare manualmente gli attacchi in arrivo e con il calcolo del tempo esatto per portare attacchi che non portino poi a ricevere più danni di quanti se ne porta. Sembra quasi di parlare di un souls-like! Un sistema di combattimento del genere si presta bene anche per i giocatori appassionati di PVP: contano sì l'equipaggiamento e i poteri sbloccati, ma anche l'abilità del giocatore è un fattore determinante per la vittoria in determinati contesti.
A livello grafico V Rising sa essere sorprendente, con ambientazioni ricche di dettagli e anche particolarmente interattive, visto che di fatto un sacco di oggetti possono essere distrutti per ricavare materiale. Non male anche i modelli tridimensionali di personaggi e nemici, che vantano uno stile particolare e a suo modo originale. L'unico punto su cui si potrebbe avere da ridire è l'animazione del proprio vampiro, che segue il cursore del mouse in modo un po' innaturale, ma si tratta di un fattore che potrebbe essere anche corretto da qui alla pubblicazione della versione stabile del gioco. Tornando sugli altri due difetti, per quanto riguarda l'assenza della lingua italiana si può anche soprassedere. I nomi degli oggetti sono in inglese, ma non è un gioco che si basa sui dialoghi o su lunghi testi da leggere. Per quanto riguarda invece la componente online, vi abbiamo già dato diversi consigli a riguardo.
Le alternative sono iniziare da un server privato in solitaria, in modo da sviluppare con tutta calma il proprio castello senza rischi di saccheggi o eliminazione del server, o farlo in compagnia di persone fidate, in modo da evitare eventuali comportamenti tossici di gente che non ha niente di meglio da fare durante la giornata.
Un qualcosa di diverso dal solito
Vi abbiamo intrigato un minimo? Ricapitolando, V Rising vi offre la possibilità di simulare la crescita di un vampiro con meccaniche legate alla costruzione del proprio castello, un gameplay survival che vi offre vantaggi e svantaggi dell'essere appunto un succhiasangue, e la possibilità di affrontare il tutto in compagnia (magari in un server controllato). Il tutto è immerso in un contesto tridimensionale che saprà mettervi in difficoltà ma anche regalarvi tante soddisfazioni, considerato che quanto riuscirete ad accumulare sarà dipeso unicamente dalla vostra abilità. E ancora non conoscete il dettaglio più importante: in quanto accesso anticipato costa davvero poco, solo 19,99€.
C'è chi lo ha paragonato ad un incrocio tra Valheim, Rust e Diablo, e in effetti non è difficile dargli tutti i torti. La speranza è che non cada nel dimenticatoio in fretta, perché davvero non se lo merita. Se non riuscite a credere alle nostre parole date un'occhiata alle quasi 30.000 recensioni positive su Steam!