Il coronavirus fa bene al mercato dei wearable: +14% nel secondo trimestre, ma il merito è degli "hearables" (foto)

Roberto Artigiani
Roberto Artigiani
Il coronavirus fa bene al mercato dei wearable: +14% nel secondo trimestre, ma il merito è degli "hearables" (foto)

Strano, ma vero: in un periodo di difficoltà e ristrettezze economiche dovute alla pandemia, il mercato globale dei dispositivi indossabili è cresciuto addirittura in doppia cifra nel giro di soli tre mesi. Nel periodo aprile-giugno infatti i dati raccolti da IDC sulle spedizioni dei vari gadget che ricadono nella categoria "wearable" hanno fatto registrare un netto +14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno raggiungendo le 86,2 milioni di unità.

C'è da dire però che i vari segmenti non sono andati bene nello stesso modo, anzi. I dispositivi audio (in inglese "hearable") sono cresciuti ben del 32,6% arrivando a rappresentare il 60% di tutte le spedizioni nel periodo. Apple ha guidato la carica, ma in generale a godere del momento sono soprattutto i produttori di smartphone che sono avvantaggiati rispetto agli altri dalle possibilità in più garantite dall'abbinamento di auricolari e cuffie col telefono.

Al contrario smartwatch e smart band hanno sofferto e soprattutto i dispositivi più economici hanno visto un forte calo della domanda, mentre quelli di fascia alta hanno continuato ad essere il vero traino del segmento.

Le spedizioni sono calate del 4,4% (33,7 milioni di unità) e i venditori top rimangono Apple, Huawei e Xiaomi. Tra le smart band invece Fitbit ha visto una buona crescita grazie soprattutto all'introduzione di funzioni per il distanziamento fisico, una caratteristica purtroppo molto richiesta in questo periodo.

Infine anche tutti gli altri tipi di dispositivi hanno risentito del momento e si sono più che dimezzati nel corso dell'anno (-58,7%). L'unica fiammella di speranza nel settore è stata rappresentata da Oura che recentemente ha lanciato un gadget pensato proprio per monitorare la salute durante la pandemia (ed è stata sponsorizzata dall'NBA). Di seguito trovate i grafici e le tabelle con i dati di dettaglio.

Fonte: IDC