
Per la prima volta un wearable aiuta un dottore a salvare una vita
Il primato per il wearable che per primo ha aiutato un dottore a prendere una decisione su una questione di vita o di morte è di Fitbit. La smartband, capace di leggere il battito cardiaco, ha infatti fornito preziosi dati per portare alla decisione di sottoporre un paziente ad un trattamento con defibrillatore.
Il paziente, un 42enne, arrivato al pronto soccorso in stato fibrillazione atriale, un ritmo anormale del battito cardiaco che può degenerare in infarti o ictus, indossava infatti un Fitbit Charge HR.
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I dati raccolti dall'indossabile hanno permesso di valutare l'effettiva non cronicità del disturbo, che avrebbe potuto determinare un rischio di embolia, legato invece ad una convulsione e di proseguire con il trattamento di "reset" del cuore.
Il tutto è stato ampiamente documentato da uno studio scientifico che segna un importante traguardo per la tecnologia degli indossabili, ossia quello di aver aiutato dei dottori nel prendere importanti decisioni per la salute e la vita di un paziente.
Quello riportato nello studio è certamente un caso particolare ed è probabile che i dottori sarebbero riusciti a giungere alla stessa conclusione anche senza i dati del Fitbit, tuttavia non è neanche da sottovalutare l'utilità di un sensore di battito cardiaco, evidentemente interessante non solo per chi pratica sport.